24/06/12

Tecniche di resistenza

Non preoccupatevi, non ho intenzione di proporvi niente di difficile o faticoso, bensì di suggerirvi alcune tecniche di decorazione della carta ottenute attraverso un metodo di mascheratura che in inglese è chiamato resist, resistenza appunto.

Si tratta di una tecnica semplice da mettere in pratica e molto versatile perchè si presta ad essere interpretata in diversa maniera quindi, anche se l'avevamo già vista in un articolo precedente dove vi segnalavo un video di Jennifer McGuire ricco di spunti, direi che val la pena di tornare sull'argomento per approfondirlo.

La tecnica di resist o, se preferiamo un termine nostrano, di mascheratura si può realizzare in vari modi.
Il più classico ed utilizzato è quello ottenuto con le polveri da embossing:



Visto che risultati accattivanti si possono ottenere con una polverina trasparente ed un tampone per timbri di un solo colore?!

Se poi invece di utilizzare carta in tinta unita per la stampa e l'embossatura provassimo ad impiegare carta fantasia, come quella per scrapbboking, potremmo ricavarne effetti ancora più interessati:



Al posto di Michelle Wedemeyer avrei personalmente utilizzato una carta decorata con disegni minuti, ma naturalmente è solo una questione di gusti. ;-)

Se però non vi piace lavorare con la polvere da embossing o se non l'avete a disposizione sappiate che esiste un altro metodo di mascheratura, un po' più macchinoso ma sicuramente più economico ed altrettanto efficace, che si serve di un pastello a cera:



Non pensatelo però come un semplice ripiego, infatti esso potrebbe diventare la scelta d'elezione nel caso che desiderassimo mascherare una timbrata già colorata, state a vedere:



In questo video è molto carina anche l'idea di utilizzare la fustella di taglio (qui una Nestabilities ma lo si può fare anche con le Framelits) come protezione per salvaguardare dalla colorazione il contorno del pannello centrale.

Che ne dite, vi sono piaciute le tecniche che vi ho segnalato oggi? Allora divertitevi a sperimentarle...io l'ho già fatto! ;-)



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17/06/12

Scegliere la taglierina

Passare dalle forbici alla taglierina rappresenta per tutti i papercrafters un notevole salto di qualità, è dunque importante conoscere le caratteristiche del prodotto per non rischiare di restare delusi se si sceglie quello inadatto alle proprie esigenze.

Di modelli papabili in commercio ne troverete infatti parecchi, ciascuno con pregi e difetti dei quali è bene essere consapevoli per potersi orientare nell'acquisto con sicurezza e, soprattutto, senza lasciarsi influenzare dalle lusinghe della pubblicità o -peggio ancora!- dalla moda del momento.
Oggi, ad esempio, il modello che va per la maggiore è la taglierina a lama rotante:



Credo che buona parte del successo di cui gode sia dovuto alla possibilità di ottenere diverse varietà di tagli, oltre a quello rettilineo comune a tutte le taglierine. Si possono ottenere infatti tagli a zig-zag, a onda, a tratteggio o anche puntinati semplicemente sostituendo di volta in volta la lama:



Per assurdo però con la taglierina a lama rotante può essere più difficile ottenere il semplice taglio rettilineo, non perchè non sia in grado di eseguirlo ma perchè l'impugnatura è piuttosto ingombrante e copre completamente la scanalatura di taglio così che non si riesce a vedere esattamente dove la lama sta incidendo, occorre fidarsi ciecamente (è il caso di dirlo!) degli eventuali indicatori laterali.
Ciò non è un problema se dobbiamo tagliare un foglio in due parti, si va dall'inizio alla fine e l'operazione ci riesce perfettamente, ma se si abbiamo la necessità di tagliare fessure o finestre nella carta (come ad esempio in certi biglietti di auguri) con la lama rotante non abbiamo la possibilità di controllare con precisione la lunghezza del taglio e rischiamo di compromettere il lavoro.

Questo svantaggio non si presenta con la taglierina a lama scorrevole:



Qui la scanalatura di taglio è sempre ben visibile perchè la lama è di piccole dimensioni e gli indicatori di precisione sono più agevoli da posizionare, per contro questo modello esegue solo tagli rettilinei e l'unico gadget addizionale è la lama per cordonatura, un accessorio che non taglia ma che produce sulla carta delle linee embossate che possono essere utilizzate per ottimizzare le piegature:



Altre differenze tra i due tipi di taglierina riguardano la maneggevolezza e l'ingombro: le taglierine a lama rotante sono generalmente più voluminose e pesanti, hanno quasi sempre i bordi rialzati dal piano del tavolo e ciò potrebbe rendere più difficoltoso l'appoggio del foglio.
Le taglierine a lama scorrevole sono invece più leggere e a basso spessore così che il foglio da tagliare è sollevato di poco rispetto al piano di lavoro.

Entrambi i modelli, sopratturro quelli di dimensioni maggiori, possono essere dotati di un braccio estensibile che facilita la misurazione del foglio:



Per quanto concerne le misure, troverete per entrambi i modelli taglierine con luce di taglio di 22 o di 32 cm. e naturalmente la scelta dell'una o dell'altra dipenderà dall'uso che intendete farne: se realizzate prevalentemente cards o ATC vi basterà la taglierina più piccola, meno costosa e più maneggevole, se invece vi dedicate preferibilmente allo scrapbooking vi sarà più utile la taglierina grande perchè vi permetterà di tagliare anche le carte nel formato classico 30,5x30,5.

Per completare la panoramica sulle taglierine è doveroso menzionare anche la taglierina a ghigliottina, dove la lunga lama è fissa e montata su un braccio azionabile manualmente:



Esse rappresentano la soluzione ideale per ottenere lunghi tagli rettilinei in modo facile, preciso e veloce. Inoltre sono estremamente potenti e permettono di tagliare più fogli di carta per volta, qualità che le fa preferire in tutte quelle situazioni in cui si ha necessità di produrre tanto in poco tempo (pensiamo ad esempio a chi deve realizzare spesso partecipazioni ed inviti).
Inoltre non ci sono limiti alle dimensioni del foglio da tagliare perchè basta farlo scorrere man mano in avanti per prolungare quanto si vuole il taglio (ciò è molto utile se ha l'abitudine di comprare cartoncini di grandi dimensioni e poi sezionarli al momento del bisogno).
Il rovescio della medaglia è che le taglierine a ghigliottina sono molto costose, più del doppio rispetto alle altre taglierine manuali, e non sono molto versatili perchè eseguono solo tagli netti e lineari, senza grande controllo sulla lunghezza del taglio, vista la potenza della lama!
E a questo proposito attenzione alla sicurezza: quasi tutte le taglierine a ghigliottina sono dotate di un accessorio di protezione che dovrebbe impedire alle dita di finire sotto la lama:



Esso però è ingombrante e rende scomodo l'uso così che quasi sempre si finisce per smontarlo e lasciarlo da parte. In tali condizioni occorre fare quindi molta attenzione durante l'impiego della taglierina e, se avete per casa bambini, grandi o piccoli che siano, forse è meglio lasciar perdere! ;-)



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10/06/12

Vogliamo esagerare?!

Vi piacciono le cards multitasche, quelle in cui introdurre tags, segnalibri, biglietti d'auguri, cartamoneta, sagome fustellate e quant'altro la fantasia vi suggerisce? Naturalmente queste cose non si possono inserire tutte insieme nella stessa card.....o forse sì?

I biglietti d'auguri realizzati piegando la carta in modo da ottenere taschine da riempire in vario modo sono utili, ne abbiamo già convenuto, in molte occasioni: la più comune è sicuramente quella in cui ci si trova a dover accompagnare un regalo in denaro, perchè mettere in mano i soldi agli interessati è considerato poco elegante e racchiuderli in una semplice busta sembra un po' banale.
E poi ci sono tutte quelle situazioni in cui si sente la necessità di esprimere auguri più articolati, fatti di tante frasi in sequenza o, al contrario, non si sa bene cosa scrivere e allora arricchire il biglietto con decorazioni che spuntano qua e là aiuta a farlo sentire meno scarno e sintetico.

Insomma le possibilità d'impiego di una card come quella che vi segnalo oggi sono davvero infinite....così come sembrano infinite le taschine da riempire (io ne ho contate 13!).
Godetevi il video tenendo presente che l'autrice ha inspiegabilmente bloccato l'incorporamento del codice in altri siti, così che dovrete fare per forza un salto su Youtube per visionarlo:



Questo progetto è adattissimo anche per realizzare cards destinate ai bambini -che di solito snobbano il biglietto d'accompagnamento per concentrarsi sul regalo!- perchè si divertiranno a scoprire cosa contiene ogni taschina e, se su ciascuna delle sagome fustellate scriverete un frammento di frase, potranno alla fine ricostruire la frase intera come in un gioco enigmistico.
Oppure potrete promettere per ogni tag estratta una caramella o un giochino o una figurina della loro raccolta preferita e il biglietto d'auguri si trasformerà in un'allegra caccia al tesoro.

L'idea di partenza per questa card davvero non è male e, a mio avviso, possiamo muoverle una sola critica: l'aspetto dell'insieme è un po' confuso e forse sarebbe stato meglio non usare carte decorate per tutte le componenti, credo che se provassimo a realizzare la card in tinta unita e le tags in carta fantasia (o viceversa) probabilmente il risultato finale ne guadagnerebbe.
Per il resto niente da dire: qui ne abbiamo da sbizzarrirci per riempire tutte le tasche...eh sì, questa volta possiamo proprio esagerare! ;-)


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03/06/12

Colle speciali

Abbiamo già ampiamente trattato delle più comuni varietà di colla che vengono impiegate nei progetti di papercrafting ma non dimentichiamo che ne esistono altre, meno conosciute e meno usate, che sono tuttavia insostituibili quando si lavora con determinati materiali.

Chi, ad esempio, utilizza spesso la carta da lucido o vellum, avrà già scoperto a sue spese quanto sia difficile riuscire a nascondere le tracce di colla su questo materiale semitrasparente ed avrà probabilmente rimediato al problema mascherando con qualche altra decorazione i punti d'incollaggio. Non che sia un cattivo espediente ma sicuramente esso ci costringe a disattendere il progetto originale che avevamo in mente...
Meglio allora usare una colla specifica studiata appositamente per la carta da lucido, come l'Invisi Dots for Vellum di Glue Dots:



Essa è costituita da un foglio di acetato sul quale è distribuito l'adesivo, in forma di minuscoli puntini, protetto da un foglio di carta bianca. Per applicare la colla basta appoggiare il foglio trasparente con la parte adesiva contro il vellum, strofinare e sollevare: i micropunti di adesivo si trasferiscono sulla carta da lucido che può essere quindi incollata nella posizione voluta, come del resto faremmo con qualsiasi altra colla. La differenza sta nel fatto che l'adesivo speciale per vellum non mostra traccia della sua presenza, come potete osservare nelle immagini sottostanti dove sono stati messi a confronto vari metodi d'incollaggio:



Un altro tipo di colla molto utile in determinate situazioni è la colla per fustelle, la Double Sided Punch Tape, sempre di Glue Dots, l'azienda inglese specializzata nella produzione di adesivi per il papercraft:



Si tratta in pratica di un biadesivo in fogli che va applicato a carta o cartoncino prima di tagliarli con una puncher o con una macchina fustellatrice.
L'impiego è molto semplice: si taglia una porzione del foglio biadesivo di misura adeguata alla sagoma da fustellare, si leva la pellicola protettiva e si incolla il foglio sulla carta da tagliare.
Passato il foglio di carta nella Big Shot o nella puncher e ottenuta la sagoma desiderata, basterà togliere la seconda pellicola protettiva ed incollare la sagoma dove previsto.
Il vantaggio di questo sistema, oltre alla facilità d'uso, è che ci permette d'incollare perfettamente anche le sagome più elaborate o di piccole dimensioni, sulle quali è difficoltoso stendere la colla normale. E se vi coglie il dubbio che l'adesivo possa compromettere il taglio delle vostre fustelle, non temete perchè è formulato in modo da non lasciare tracce sul metallo.

Per ultimo ma non ultimo e dedicato alle decomaliache conclamate, è doveroso un cenno alla cosiddetta colla in film, ovvero un biadesivo sottilissimo ma di ampia superficie che è confezionato in bobine e che necessita di un'apposita macchinetta, la Creative Station di Xyron, per essere applicato:



Esso è l'ideale in tutte le occasioni in cui sia necessario incollare aree estese di carta in progetti che saranno soggetti a notevole maneggiamento, come ad esempio gli album di scrapbooking senza page protectors, che sono destinati a venir sfogliati ripetutamente con il rischio che la carta usata per lo sfondo si stacchi dalla struttura dell'album.
La Creative Station e le sue cartucce di ricambio hanno un prezzo apparentemente molto più alto di un qualsiasi altro biadesivo ma, se teniamo conto della maggior superficie d'incollaggio e delle potenzialità aggiuntive offerte dalle cartucce per laminare e magnetizzare, dobbiamo riconoscere che il costo è giustificato e si ammortizzerà con l'uso...io mi sono chiesta: quante confezioni di colla roller mi servirebbero per rivestire completamente, senza lasciare spazi, il retro di un foglio di carta da scrapbooking?...e così l'ho comprata.
Se farete il calcolo anche voi mi darete ragione! ;-)



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