Continuiamo l'elenco dei materiali impiegati nel papercrafting parlando di uno di quelli più comunemente usati, il cartoncino. In questa definizione rientrano vari tipi di carta, accomunati dalla maggior consistenza rispetto alla carta comune e dalla possibilità di tramatura (cartoncino ruvido o texturizzato). La pesantezza varia dai 170 ai 230 gr/mq come per la carta da disegno pesante, rispetto alla quale però il cartoncino è più economico ed è disponibile in fogli di grande formato (fino a 70x100 cm) che possono essere ritagliati secondo il bisogno; lo si trova in vari colori e di solito ha una superficie più ruvida da un lato e più liscia dall'altro:
E' comunque disponibile anche confezionato in album a fogli mobili di diverso colore, che, sebbene più costosi, sono molto comodi per i lavori di cardmaking:
Per l'impiego sul cartoncino di colori e di colle vale quanto già detto sulla carta da disegno, ovvero lo si può decorare con matite colorate, pastelli, penne, pennarelli, inchiostri ed acrilici.
In quanto alle colle si possono usare nastro biadesivo, colla in stick, Vinavil, colla liquida, Coccoina.
Il cartoncino si presta ottimamente al taglio con le punches di medie e grandi dimensioni, poco indicate invece le fustelle più piccole.
Un tipo particolare di cartoncino è il cosiddetto Bristol (dal nome della città inglese nella quale viene prodotto):
Si tratta di un cartoncino dalla superficie particolarmente liscia e poco assorbente che, nel settore grafico, viene ritenuta l'ideale per disegnare con le penne a china. Nei lavori di papercraft non sono apprezzabili differenze rispetto al comune cartoncino di produzione nostrana.