, per chi, pur ammirando i layouts altrui non si sente in grado di realizzarne di propri per svariate ragioni: dalla scarsa fiducia nelle proprie capacità alla mancanza di tempo, dalla immotivata convinzione che sia troppo difficile alla pigrizia di affrontare qualcosa di nuovo...
Ditemi se anche voi non conoscete qualcuno di questi dummies...o se addirittura non vi sentite uno di loro!
Ebbene oggi un rimedio c'è e si chiama Project Life, è una tecnica di raccolta di immagini e ricordi, facilitata dall'uso di appositi page protectors, suddivisi in molteplici taschine, all'interno delle quali possono trovare posto varie fotografie ed anche piccole schede per la raccolta dei dati:
Nulla a che vedere con le tradizionali pagine di scrapbooking che solitamente occupano ciascuna per intero il page protector, possono ospitare un numero molto limitato di fotografie e vanno completate con l'aggiunta delle decorazioni:
Le differenze tra i due risultati saltano all'occhio ma, prima di storcere il naso sull'apparente povertà del Project Life v'invito a riflettere sul ben diverso impegno richiesto per il compimento di ciascun progetto...
Chi decida infatti di affrontare il Project Life avrà come unico onere quello di scegliere le fotografie, dopo di che non dovrà far altro che infilarle nelle taschine già pronte, alternandole alle schede del journaling, anch'esse già pronte per essere compilate e confezionate in set dalle combinazioni di colore già pronte e coordinate.
Tutto qui...quanto tempo potrebbe richiedere il completamento di un paio di pagine?
Ipotizziamo, stando larghi, una mezz'oretta...
Le pagine di scrapbooking viste prima hanno richiesto un paio d'ore per la loro realizzazione...ve lo dico per certo perchè le ho fatte io! ;-) Prima ho dovuto scegliere le carte più adatte, poi le decorazioni, quindi ho provato a collocare i vari elementi sino a trovare la disposizione che mi piaceva di più ed infine ho incollato il tutto...d'altra parte lo scrapbooking, come del resto qualsiasi altro hobby, è fatto per passare piacevolmente il proprio tempo libero, dunque che fretta c'è?! ;-)
Un'altro dei vantaggi del Project Life sottolineato dalla sua creatrice, Becky Higgins, un'americana intraprendente con il pallino per gli affari, è che la possibilità d'infilare numerose fotografie nella stessa pagina permette d'impiegare anche quegli scatti non proprio riusciti che si lascerebbero da parte...in realtà questo è un falso vantaggio, infatti sappiamo che, con l'avvento della fotografia digitale, gli scatti imperfetti si possono eliminare o comunque non stampare mentre per le vecchie foto stampate dal rullino può essere addirittura più stimolante recuperare quelle sfuocate o fuori inquadratura esaltandole in un layout di scrapbooking!
Per concludere: se avete poco tempo o poca voglia da dedicare alla valorizzazione dei ricordi fotografici, se, come prospetta Becky nei suoi video dimostrativi, avete i cassetti pieni di fotografie abbandonate a sè stesse, se vi sentite più archivisti che creativi, se anche per gli hobbies non potete fare a meno di seguire le mode, allora il Project Life, con la sua rigida impostazione schematica, il suo stile preformattato e l'appoggio (spesso mercenario) di alcune scrapper famose, può fare al caso vostro...Ma vi ricordo che esistono in commercio da parecchi anni dei normali album portafotografie a taschine che costano molto meno! ;-)
Se invece vi dedicate o intendete dedicarvi allo scrapbooking per il puro piacere di farlo, se per voi è più importante valorizzare una sola foto piuttosto che catalogarne cento, se nell'animo vi sentite più Poeta che Ragioniere, direi che potete ignorare la moda del Project Life e continuare a divertirvi con il vostro hobby preferito in assoluta libertà e senza i limiti imposti da chi dice di volerci semplificare la vita ma che in pratica inibisce la nostra fantasia!