15/02/09

Pop-up card

Volendo tradurre letteralmente ogni singola parola:
Pop = scoppio, botto
Up = su, in alto
Card = cartolina, biglietto augurale

Pop-up card si potrebbe allora tradurre come un biglietto che scoppia in alto?! Beh, non laciamoci prendere troppo la mano dalle traduzioni letterali!

Le pop-up cards sono quei biglietti che, aprendoli, fanno emergere una figura tridimensionale creata attraverso un sapiente lavoro d'intaglio e piegatura della carta.


Ve ne sono alcuni molto semplici, come questi:






Il primo può servire da base per l'incollaggio di elementi successivi, mentre il secondo, disegnandoci attorno, può raffigurare il becco di un pulcino, oppure la bocca di una ranocchia o, ancora, il muso di un orsetto (come è appunto suggerito nel sito da cui è tratta la figura).

Ma vi sono pop-up anche più complessi, come questi:







E che mi dite di questi libri?





Troviamo tutti i pop-up qui illustrati (e per molti anche le spiegazioni per realizzarli) sul sito del loro autore, Robert Sabuda e, una volta capito il meccanismo, l'architettura (di carta) non avrà più confini per noi! ;-)


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Papercraft

Un glossario? Ma perchè un glossario? Devo imparare nuovi termini per potermi dedicare al papercraft?!

Niente panico, non occorre impararsi a memoria nuovi termini, diciamo piuttosto che sarebbe utile conoscerne il significato, tanto per non restare spiazzati quando li si incontra sul percorso..
Sappiamo tutti che l'inglese è l'esperanto del XXI secolo, in parte per ragioni socio-politiche e in parte per la sua intrinseca natura che ne facilita l'apprendimento.
E' infatti una lingua povera: uno stesso termine può essere usato in svariate occasioni e a scopi diversi semplicemente modificando il contesto (quindi meno vocaboli da sapere).

Ha una struttura grammaticale ridotta all'osso: poche regole con rare eccezioni (qualsiasi scolaro italiano, alle prese con i tempi e i modi delle declinazioni verbali, sa bene cosa intendo!)

E' in grado di esprimere interi concetti in maniera sintetica: prendiamo, ad esempio, la parola papercraft. Essa è composta dai due termini inglesi paper (carta) e craft (mestiere, lavoro) si può tradurre quindi in italiano come lavoro realizzato con la carta: è necessaria un'intera frase per tradurre una sola parola!
Così, per adeguarci alla signora inglese che dice I'm papercrafting noi dovremmo dire ci stiamo dedicando alla realizzazione di un lavoro con la carta......insomma quando noi avremo finito la frase lei avrà già finito il suo lavoro! :-)

Ma non basta, oltre l'indubbia praticità, l'inglese ha un altro punto a suo favore: è la lingua ufficiale di Internet, quell'inesauribile fonte d'informazioni, quel negozio sempre-aperto-24-ore-al-giorno, quella comunità variegata e disponibile che ha cambiato molte delle nostre abitudini quotidiane.

E poi, ammettiamolo, ogni tanto fa bene tirarsela un po' facendo credere a tutti che si conoscono le lingue straniere...volete mettere la differenza tra dire semplicemente sto decorando un album di fotografie e poter dichiarare invece sto facendo scrapbooking? Via, non c'è paragone!
Magari, all'inizio, non saranno in molti a capirvi ma basterà fargli notare che è un nuovo hobby importato dall'America e vi guarderanno tutti con maggior considerazione!

Naturalmente non è del tutto vero che sia un hobby importato, questo è ciò che vogliono farci credere i commercianti di carte per giustificare i prezzi e i guru della creatività per dar più lustro alle loro competenze. Tuttalpiù agli americani, con la loro solita mania di grandezza, va riconosciuto il merito di averci costruito sopra un business! ;-)

A tal proposito voglio raccontarvi di un episodio al quale ho assistito durante un ritrovo crop (altro termine da mettere nel glossario!): c'era una ragazza molto abile con forbici, colla e fotografie, al punto che l'organizzatrice dell'evento le ha chiesto:
-Da quanto tempo ti dedichi allo scrapbooking?-
e la candida risposta è stata:
-Da un paio d'anni.....ma non sapevo che fosse scrapbooking...-

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Guardatevi da tutte le imprese...

Guardatevi da tutte le imprese per le quali occorrono abiti nuovi... L'ha detto Henry Thoreau ed è una frase che ho l'abitudine di citare spesso, soprattutto quando mi capita d'imbattermi in certe persone, sicuramente decomaliache conclamate, che, in procinto di dedicarsi ad un nuovo hobby, fanno incetta di quanti più attrezzi e materiali offra loro il mercato.
Spendono un capitale, non riescono mai ad utilizzare tutto (talvolta non riescono nemmeno a capire come utilizzare tutto!) si sentono frustrate, litigano con il marito, sgridano i figli e danno la colpa del loro malumore ad uno squilibrio ormonale (di quale ormone non si sa, ma è così vittimisticamente femminile poterlo dire!).

Per abbracciare l'hobby del papercraft servono pochi materiali (carta e colla) un solo attrezzo (le forbici) e un miscuglio di pazienza-fantasia-curiosità in minime dosi.
Tutto qui?
E allora quelle coloratissime fustelle per tagliare le formine nella carta, che ci costano più della paghetta dei figli, sono inutili?
E quelle sfiziosissime forbici per sagomare, seghettare, smerlare la carta non servono a niente?
E gli attrezzini per embossare?
E le basette per le textures?
E i timbrini?
Tutto inutile, tutto superfluo? Ebbene sì, ribadiamolo, per iniziare a giocherellare con il papercraft la lista del materiale occorrente è quella che vi ho dato qui sopra. Nulla di più.

Il guaio -soprattutto per il vostro portafoglio- è che, una volta iniziato, ci prenderete gusto e questi pochi utensili non vi basteranno più, vorrete provare a fare cose diverse in modo diverso, vi guarderete attorno e vi accorgerete che dalle vetrine online occhieggiano tanti appetitosi attrezzini, vi strizzano l'occhio e sembra che dicano provami! provami!.......come si può resistere?!

Così si fa il primo ordine di assaggio su un sito americano, si aspetta con infinita pazienza che trascorrano i canonici 2-3 mesi prima che la merce arrivi, ci si rassegna al fatto che la dogana costi più dei prodotti acquistati e, naturalmente si riordina subito qualcos'altro, prima ancora di aver provato gli attrezzi, visto che i tempi sono così lunghi.
Poi.........si sa, l'appetito vien mangiando!

Eh sì, amiche decomaliache sulla strada del papercraft, lo sappiamo tutte che andrà a finire così...per il papercraft bastano carta, forbici e colla? Ma certo, per il papercraft.....ma non per noi!
E allora perchè prenderci in giro vicendevolmente? Ammettiamo una volta per tutte la nostra colpa, bando alle tristezze e, tanto per non perdere l'allenamento, facciamo una nuova lista degli attrezzini che vorremmo comprare! ;-)



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