25/11/12

Piercing per Natale...

...ma la moda non c'entra!
Anche se la parola piercing è di solito adottata per definire quegli orecchini che trafiggono la pelle nei più svariati punti del corpo, essa indica letteralmente l'azione della foratura ed è una tecnica che si può adottare anche sulla carta...e senza rischi di danni biologici permanenti! ;-)

Con un'attrezzatura ridottissima (bastano un tappetino per mouse e un punteruolo, rimpiazzabili anche con mezzi di fortuna come un pezzo di moquette e la punta di un compasso) grazie al metodo del piercing si possono riprodurre su carta raffinatissimi trafori che le fanno assumere l'aspetto di un ricamo a mezzo punto:



Ma anche senza ricorrere a disegni così complicati si possono ottenere risultati eleganti all'insegna della semplicità, come ha fatto la crafter giapponese Kuku in questo video:



Semplicità non ha in questo caso un significato riduttivo, anzi! Grazie all'effetto tono su tono, ottenuto con l'aiuto sia del piercing che dell'embossatura con la polvere hologram, la card risulta oltremodo elegante e raffinata.
Se a ciò si aggiunge che, come avete visto, è estremamente facile da realizzare, si scoprono delle ottime ragioni per provare anche noi a metterla in pratica...e vi prometto che, almeno per quest'anno, è l'ultimo video con fiocchi di neve che vi propongo! ;-)



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18/11/12

I timbri unmounted

L'alta definizione della gomma senza l'ingombro di una pesante montatura: ecco i vantaggi dei timbri unmounted che stanno via via sostituendo i tradizionali timbri montati su legno. All'estero si sono affermati da tempo e rappresentano il metodo di stamping più diffuso, da noi invece sono ancora poco conosciuti e suscitano qualche perplessità in chi non ha mai provato ad usarli.

Me ne sono resa conto durante le dimostrazioni tenute all'ultimo Hobby Show a seguito delle domande del pubblico: anche se buona parte di loro si rendeva conto che si trattava di timbri non aveva tuttavia ben chiaro come si dovessero utilizzare.
Val dunque la pena di spendere qualche parola su questi eccellenti strumenti di stamping...e magari anche chi già li conosce e li usa potrà scoprire qualcosa che ancora non sapeva! ;-)

Prima di tutto vediamo come si presentano una volta estratti dalla loro confezione:



I soggetti da cui è composto il set di timbri si trovano tutti sullo stesso foglio di gomma e quindi vanno separati tra loro ritagliandoli con una forbice:



La gomma dei timbri è morbida quindi l'operazione non presenta nessuna difficoltà, personalmente utilizzo una forbicina da manicure perchè le sue punte ricurve mi consentono di "girare" facilmente intorno al disegno, ma è possibile adoperare qualsiasi forbice che ci sia comoda.
E' comunque importante che il taglio sia effettuato il più vicino possibile al disegno per evitare che la stampata presenti macchie sul contorno.

Dopo aver ritagliato ciascun soggetto si può procedere con l'inchiostratura e la stampa e qui sorge il problema di come maneggiare il timbro perchè, come già detto, la gomma di cui è costituito è morbida e non si può semplicemente prenderlo in mano ed appoggiarlo sulla carta!

Se il timbro è di grandi dimensioni si può ricorrere al sistema della stampa rovesciata: si appoggia il timbro sul piano di lavoro, lo si inchiostra con il tampone e quindi si appoggia su di esso il foglio di carta premendo con le dita sopra tutta la sua superficie.

Se invece il soggetto del timbro è di dimensioni medio-piccole è meglio dotarlo di un'impugnatura per poter effetture la stampa nel modo tradizionale.

Di solito si sfruttano i blocchi in acrilico, gli stessi usati con i clear stamps ma, poichè la gomma non aderisce spontaneamente al blocco dovremo ricorrere ad un incollaggio temporaneo che ci consenta di tenere in posizione il timbro solo al momento dell'utilizzo e di poterlo rimuovere per riporlo.
Abbiamo essenzialmente due possibilità per applicare l'adesivo, o sul blocco acrilico oppure sul retro del timbro: entrambi i metodi sono efficaci e presentano ciascuno pregi e difetti.

Gli adesivi per il blocco acrilico si presentano di solito in fogli, hanno una delle superfici, quella che va applicata al blocco, tenacemente adesiva e l'altra appiccicosa al tatto sulla quale prenderà posizione il timbro in gomma. Il prodotto più noto di questa categoria è il Tack'n Peel:



Il vantaggio di questo metodo è che sul blocco acrilico potremo attaccare qualsiasi timbro unmounted, purchè di una misura che si adatti a quella del blocco, mentre gli svantaggi sono che il blocco non potrà più essere usato con i clear stamps (se non dalla superficie opposta al Tack'n Peel, impugnandolo dalla parte appiccicosa) e i timbri unmounted saranno più difficili da archiviare in quanto non possono aderire su nessuna superficie.

Esistono poi gli adesivi da posizionare sul retro del timbro e i più pratici sono quelli in versione spray:



Basta una spruzzata sul retro del timbro per permettergli di aderire al blocco acrilico e, una volta finito di usarlo, per riporlo e archiviarlo. A tale scopo io utilizzo le custodie per CD-Rom ma ci sono molti altri metodi di stoccaggio, dei quali vi avevo già detto in un precedente articolo.



Gli inconvenienti di questo metodo sono che, pur essendo l'adesivo riposizionabile, col tempo perde efficacia e occorre rispruzzarlo sul timbro, inoltre se lo usiamo in dosi eccessive potrebbero restare residui di colla anche sul blocco acrilico, che andrà quindi ripulito prima di usarlo con i clear stamps.

Esiste poi un altro metodo di fissaggio per i timbri unmounted, più macchinoso ma risolutivo, che si serve della mounting foam, un foglio di materiale morbido che incollato sul timbro gli permette di aderire temporaneamente al blocco acrilico. Ecco spiegato in questo video come funziona:



Il timbro così trattato si trasforma in un kling stamp e non richiederà più nessun altro accorgimento per essere usato in futuro. Per contro la mounting foam è abbastanza costosa e non tanto facile da rifilare con precisione così che vale la pena di impiegarla solo per i timbri di grandi dimensioni e che si adoperano molto spesso.

In conclusione: i timbri unmounted hanno ottima definizione del tratto, occupano poco spazio e, cosa che non guasta, sono meno costosi dei timbri montati su legno. Inoltre, come abbiamo visto, i metodi per utilizzarli non mancano, quindi direi che è il caso di mettere da parte la diffidenza e di accoglierli nella nostra attrezzatura da stamping!



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11/11/12

Ancora fiocchi di neve!

Tecniche diverse ma stesso soggetto, per un simbolo dell'inverno e del Natale, che ci permette di realizzare cards a tema molto gradevoli ma al tempo stesso poco impegnative.

Sono piaciuti i fiocchi di neve che vi ho proposto in un precedente articolo e mi è stato richiesto di segnalarvene altri, in effetti il fiocco di neve ben si accompagna a qualsiasi biglietto d'auguri che voglia celebrare le festività invernali quindi usiamolo senza parsimonia nei nostri progetti e, affinchè le cards che realizziamo non sembrino tutte uguali, proviamo a cambiare colori e dimensioni per mantenendo inalterato il tema.

Ho scelto per oggi altri due lavori di Shari Carroll, nel primo video i colori dei fiocchi di neve rispettano la tradizione, così che bianco e blu la fanno da padrone, e la tecnica principale è quella dello stamping:



Nel secondo video invece Shari ha osato tonalità inconsuete, più autunnali che invernali, e i fiocchi di neve sono ottenuti con la fustellatura:



Seppure molto diversi fra loro i due procedimenti conduco entrambi ad un risultato molto gradevole e raffinato, sicuramente da tenere presente per le nostre prossime cards natalizie...quindi direi di metterci subito all'opera perchè a Natale manca poco più di un mese! ;-)



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04/11/12

Polveri di stelle

Brillanti, iridescenti, perlate, cangianti...le polveri pigmentate arricchiscono qualunque progetto di papercraft, conferendogli luminosità e raffinatezza. Ma attenzione: chi le prova una volta non riesce più a farne a meno e il rischio è quello di diventarne irrimediabilmente dipendenti!

Eh sì, perchè la loro versatilità e le loro possibilità d'impiego sono tali e tante che si finisce per ricorrervi sempre più spesso, del resto si prestano all'utilizzo in svariate occasioni: non ci sono layout o cards che non possano essere rifiniti e migliorati da un pizzico di queste impalpabili polveri di stelle....ne dubitate? Allora guardate i video che vi propongo oggi, dove Jennifer McGuire ci illustra alcuni progetti realizzati con le Perfect Pearls, le polveri pigmentate per antonomasia di Ranger Ink!

Nel primo video Jennifer ci mostra l'uso a secco delle polveri e ci propone un suggerimento per non sprecare neppure un grammo di prodotto, riutilizzando le polveri finite sul piano di lavoro per creare background:



In quest'altro video invece Jennifer ci illustra le possibilità d'impiego delle Perfect Pearls miscelate con acqua, sia per dipingere che per realizzare sfondi irridescenti ed imprevedibili:



Nell'ultimo video vediamo infine una serie di idee per realizzare con le Perfect Pearls un'intera pagina di scrapbooking:



Le polveri Perfect Pearls sono vendute in confezioni da 4 barattoli, complete di medium e di un paio di pennelli a setole morbide per applicare il prodotto e sono disponibili in 8 combinazioni di colore differenti, così che c'è solo l'imbarazzo della scelta!



L'industria del papercraft continua a proporci, quasi giornalmente, nuovi prodotti: alcuni sono molto utili e ci facilitano il lavoro, altri sono meno utili se non addirittura superflui e spesso, dopo averli sperimentati occasionlmente, li dimentichiamo in un cassetto senza sentirne la mancanza.
Le polveri pigmentate dovrebbero teoricamente far parte della categoria dei prodotti superflui, potremmo continuare sulla via del papercraft senza nemmeno conoscerle...però ci priveremmo sicuramente di una considerevole fonte di gratificazione creativa!
Io direi che vale davvero la pena di provarle...ne sono così convinta che sono disposta a dimostrarvelo di persona: venite a trovarmi dal 9 all'11 Novembre all'Hobby Show di Milano, presso lo stand di Think Pastel (Padiglione 12 Stand G42) e vi convincerete delle potenzialità del prodotto: se riesce a farlo rendere una inguaribile decomaliaca pasticciona come la sottoscritta, pensate a come potrete utilizzarlo voi! ;-)



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