26/04/15

Fiori per la mamma

UNA CARD POP-UP A SORPRESA
Fra un paio di settimane sarà la Festa della Mamma e ciascuno di noi la celebrerà nel modo più consono alle abitudini e ai gusti personali. La tradizione imporrebbe l'omaggio floreale ma sappiamo che le mamme sono persone pratiche e come responsabili del bilancio familiare disapprovano gli sprechi, soprattutto in tempi di crisi come questi...

Perchè allora buttare soldi per un mazzo di fiori che nel giro di qualche giorno sarà sfiorito? Se proprio vogliamo attenerci alla consuetudine meglio investire un po' del nostro tempo (più apprezzabile di qualsiasi sfoggio di denaro) per creare un vivace bouquet handmade...



E cosa c'è di più vivace di un coloratissimo pop-up?!



Per realizzarlo basta seguire un video tutorial su YouTube (santo subito!) dove è possibile trovare diverse interpretazioni di questo biglietto d'auguri e, una volta capito come costruire il meccanismo di base, potremo sbizzarrirci a variarne l'aspetto aggiungendo di volta in volta le decorazioni più adatte all'occasione da festeggiare.



Come avete visto la struttura è davvero minimal e la sua realizzazione non dovrebbe crearvi difficoltà, se però preferite partire da misure precise, vi segnalo un altro tutorial dove viene mostrata più in dettaglio la costruzione del pop-up:



Le misure sono in pollici o inches e basta ricordarsi che 1 pollice corrisponde a 2,54 centimetri...Piuttosto però che stare a ricalcolare tutto forse vi conviene munirvi di un righello di conversione o, meglio ancora, basta che teniate a mente che la struttura è composta da 4 rettangoli uguali più una strisciolina che fa da linguetta di fissaggio. ;-)

Se invece possedete già una taglierina a lama scorrevole, osservatela e vi accorgerete che probabilmente è dotata della doppia unità di misura, pollici e centimetri...a questo punto val la pena di considerare l'acquisto della lama per cordonatura, che vi risolverà in un colpo solo il problema di misurare e segnare le linee di piegatura! ;-)

Ora però basta chiacchere, correte a preparare il pop-up per la mamma, che la festa si avvicina! ;-)



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19/04/15

Art o scrap?

E' risaputo: quando un argomento diventa di moda, tutti, consapevolmente o meno, ne subiamo il fascino! Ciò è tanto più vero nell'ambito delle attività creative, dove le novità sono all'ordine del giorno, e contribuiscono a mantenere vivo il nostro interesse e a stimolare la nostra fantasia...non abbiate quindi timore ad ammetterlo se anche voi siete stati contagiati dalla moda dell'art journal! ;-)

E soprattutto non abbiate esitazioni a lanciarvi in questa nuova avventura adducendo motivazioni poco convincenti del tipo non so disegnare, non so dipingere...
Siete in grado di creare una pagina di scrapbooking? Allora potete realizzare anche l'art journal perchè la spinta di partenza è stessa voglia di raccontare qualcosa di sè attraverso le immagini.

E se non siete ancora convinti v'invito ad osservare i lavori degli artisti attualmente più noti...vi accorgerete che fra loro e noi ci sono molti punti in comune!
Prendete ad esempio Dina Wakley: è una delle testimonial di Ranger Ink, che ha commercializzato un'intera linea di prodotti che portano la sua firma, eppure mi sembra evidente che Dina non sappia assolutamente disegnare! I suoi ritratti sembrano infatti abbozzati sul foglio per mezzo di una scure invece che con la matita:



Foglie e fiori potrebbero essere stati delineati dalla mano incerta di un bambino:



Ma quanto sono espressive le sue pagine! Lavorando di spatola, pennello e talvolta anche con le dita, Dina crea numerosi layers sovrapposti, che danno profondità senza appesantire, e persino il testo diventa un elemento decorativo caratterizzando il suo stile inconfondibile.



E che dire di Dyan Reaveley? Di lei vi ho già parlato a proposito degli inchiostri spray Dylusion, dei quali si serve in abbondanza nelle sue aggressive pagine di art journal:



Anche Dyan però ha delle limitazioni, infatti se la cava bene con il doodling, le sue pagine sono suggestive e spesso molto dettagliate:



Così finiamo per non accorgerci che probabilmente non sa dipingere...almeno non a pennello, secondo il significato tradizionale del termine! ;-)

Due personaggi noti, due artiste riconosciute come esponenti di spicco nell'attività dell'art journal, eppure una non sa disegnare e l'altra non sa dipingere...avevo o no ragione quando vi dicevo che hanno qualcosa in comune con noi?! ;-)

Ecco, mi sembra già di sentire l'obiezione dei soliti irriducibili disfattisti: - E quelli che non sanno nè dipingere nè disegnare? Per loro non c'è speranza, devono rinunciare all'art journal?-
Niente affatto! Se vi sentite negati per matite e pennelli potete sempre ricorrere a forbici, colla e ritagli di carta, strumenti più congeniali ai papercrafters, e dedicarvi allo scrap-journal, una via di mezzo tra scrapbooking e art-journal, che potremmo considerare come una forma semplificata di art-journal...oppure una forma più elaborata di scrapbooking. ;-)

In Rete si trovano molti esempi di questa tecnica ma se volete un punto di riferimento in quanto ad abbondaza di materiale (anche due video-tutorials a settimana!) e facilità di realizzazione visitate il canale YouTube di Vicky Papaioannu, una dimostratrice di Faber Castell: con la stessa meticolosa precisione di un ragioniere che debba far quadrare il bilancio di un'azienda, Vicky ci guida passo passo alla costruzione delle sue pagine di scrap-journal:



Certo, niente a che vedere con la spontaneità di un vero art journal ma il risultato in fondo, nonostante la povertà dei contenuti, è carino e, se serve a prender confidenza con i mediums di base (gli stessi che si usano nell'art journal) in vista di lavori più impegnativi, direi che può valer la pena di provare!

Ma se invece siete di quelli che non si accontentano, se aspirate a realizzare pagine di art journaling vero e puro, senza le limitazioni dei modelli imposti dalle sponsorizzazioni, allora la musa ispiratrice non può che essere Teesha Moore:



Probabilmente molti di voi non l'hanno mai sentita nominare (se non sulle pagine della mia Guida!) perchè non ha alle spalle una famosa azienda a sostenerla, del resto è comprensibile perchè utilizza per i suoi lavori prevalentemente materiali di recupero o di semplice reperibilità, tutti difficilmente sponsorizzabili:



Queste splendide pagine sono state realizzate da Teesha con ritagli di riviste e giornali, comune cartoncino da disegno, tempere di uso scolastico, pennarelli e markers di cartoleria...confermandoci così che per fare art journal quel che conta è avere qualcosa da esprimere e un po' fantasia. Sono requisiti che sicuramente abbiamo anche noi, non siete d'accordo? ;-)



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12/04/15

Tagliare...ma non troppo!

Chi lavora spesso con una macchina fustellatrice sa bene quali sono i limiti di questo pur versatile attrezzo, primo fra tutti quello di doversi adattare alle forme di taglio reperibili in commercio che, nonostante siano numerosissime e diversissime fra loro, sono comunque modelli standardizzati e finiscono con il frenare le nostre potenzialità d'espressione.

E' probabilmente questa la molla che spinge a prendere in considerazione l'acquisto di uno di quei plotter da taglio pensati per l'uso domestico, molto pubblicizzati ultimamente.



Teoricamente essi dovrebbe consentirci di realizzare sagome di forme e dimensioni a piacere...è opportuno sottolineare il teoricamente perchè l'utilizzo di queste macchine non è intuitivo come per le fustellatrici, per creare ritagli personalizzati occorre infatti avere una certa dimestichezza con i software di grafica, altrimenti si finisce per accontentarsi dei disegni a corredo del plotter ed allora l'attrattiva principale di questo congegno viene meno!

Piuttosto quindi che ipotizzare il prepensionamento della nostra fustellatrice, perchè non cerchiamo invece di sfruttarla al meglio, ricorrendo a qualche espediente che ci permetta di superare i limiti delle fustelle che abbiamo a disposizione creando qualcosa di pìù personalizzato?

Già in passato, in un precedente articolo, vi avevo segnalato la possibilità di allungare ed accorciare a piacere le Framelits ricorrendo alla tecnica del taglio parziale:



Oggi vi propongo di sfruttare la stessa tecnica a scopo decorativo. ;-)
Il principio è sempre lo stesso: occorre tenere a mente che nella fustellatrice il taglio viene prodotto solo dove lo spessore degli strati è sufficiente, in pratica fin dove arriva il tappetino di taglio, come viene mostrato in questo video in cui si realizza una farfalla con le ali sollevate:



Rimanendo in tema di farfalle (un soggetto sempre molto amato e per il quale le fustelle certo non mancano!) ecco un'altro progetto proposto da Jennifer McGuire:



Ma la tecnica del taglio parziale ci può tornare utile anche per trasformare una fustella semplice in una fustella per bordi...ecco come:



L'unica pecca di questo metodo è che lo potremo sfruttare solo per i bordi di una card non più larga dei 15 cm. imposti dal passo di taglio della Big Shot...limite che potrà però essere superato dalla nuova Big Shot Plus con pianale in formato A4: è appena stata lanciata sul mercato ma sta già facendo impazzire crafters e hobbisti in tutto il mondo!



Se ancora non possedete una macchina fustellatrice ma ci state facendo un pensierino, sappiate che nello Shop di Think Pastel in questi giorni c'è il lancio della Big Shot Plus con un'offerta piuttosto appetitosa...vi consiglio di non lasciarvela scappare! ;-)



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