29/11/15

Colora che ti passa

LA TERAPIA DEL COLORE
Ci siamo passati probabilmente tutti nell'infanzia, ci sono passati o ci stanno passando i nostri figli e pure i nostri nipoti...la stagione degli album da colorare accomuna davvero tutte le generazioni, perchè quei libriccini di vario formato, con le pagine in carta spessa riempite da disegni al tratto, rappresentano un must nel percorso formativo di ogni bambino.

Hanno quasi sempre poche pagine (i piccoli artisti non brillano per costanza!) e riproducono il più delle volte scene di fiabe classiche o di cartoni animati ben noti così che i personaggi possano essere riconosciuti e colorati nel modo appropriato...

Ma se siete frequentatori abituali di librerie, tanto in sede fissa che online, vi sarete accorti che sugli scaffali -reali o virtuali- dedicati al crafting è comparsa una nuova tipologia di album da colorare, con un numero maggiore di pagine, carta più pregiata e disegni più complessi...sono i libri da colorare per adulti!



Sappiamo che gli album da colorare sono utili nell'infazia perchè aiutano a sviluppare il coordinamento che è necessario per restare entro i contorni del disegno e stimolano la capacità di accostare correttamente i colori...Ma nel caso degli adulti quali possono essere le motivazioni?
Ebbene sembrerebbe appurato un terapeutico effetto antistress di questa mansione che, costringendo il soggetto a concentrarsi sulla colorazione, libererebbe la mente dai pensieri negativi....



C'è addirittura chi pensa che tale attività possa rientrare tra le discipline che contribuiscono all'Arteterapia...quanto ci sia di scientificamente provato non è dato sapere quindi ci conviene prendere questi disegni da colorare per quello che sono, ovvero un nuovo divertente svago divenuto di moda! ;-)



E che si tratti di un fenomeno di tendenza lo dimostra anche l'impegno con cui l'editoria di settore si è dedicata all'argomento: oltre ai libri, già menzionati, esistono persino delle raccolte a fascicoli che prevedono un considerevole numero di uscite...



Fatti due conti, chi avesse la costanza di completare l'opera si troverebbe a spendere una somma non indifferente (oltre 500 €!) ma è innegabile che, partendo dal presupposto dell'effetto terapeutico, qualche seduta di psicanalisi costerebbe di più! :-)
Scherzi a parte, mi sembra un peccato sprecare ingenti risorse, che potrebbero essere investite in materiali più utili ;-) per acquistare qualcosa di cui in pratica disponiamo già a costo zero...sto parlando dei nostri scarabocchi, altrimenti detti doodles che già vi avevo suggerito in passato come occupazione per il relax!

E se invece la voglia di colorare prende il sopravvento, ricordatevi che oltre ai nostri possiamo usare anche i disegni altrui stampandoli dalla Rete (fate clic sull'immagine per aprire ciascuna galleria):





In ogni caso è importante non infrangere, se presente, il copyright...ma se usate i disegni solo per vostro diletto, sono certa che nessuno avrà da ridire! ;-)



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22/11/15

Card sotto...coperta

EFFETTO PLAID AD ACQUERELLO
In Italia lo definiamo scozzese, negli USA lo chiamano plaid e nel Regno Unito tartan ma si tratta sempre della stessa cosa: quel tessuto, generalmente di lana, caratterizzato dalla trama in fili di colore diverso che s'intrecciano regolarmente a formare righe e quadri...sono certa che l'avete ben presente...chi di noi non ha mai avuto nel proprio armadio qualcosa di scozzese?!

Oltre che simbolo e fattore distintivo della Scozia, il paese in cui è nato, il disegno tartan è tipico della stagione invernale e lo troviamo spesso associato al Natale, soprattutto nelle varianti di colore che coinvolgono il rosso ed il verde.



In molte collezioni di carte da scrapbooking, natalizie o meno, ci sono sicuramente delle fantasie adatte allo scopo perchè il disegno tartan è molto decorativo ed anche piuttosto versatile.


Che ne dite allora di utilizzarlo come sfondo delle cards che stiamo preparando per la festa più coinvolgente dell'anno?
Invece delle carte già pronte potremmo però realizzare noi stessi, con gli acquerelli, gli sfondi effetto plaid per i nostri biglietti d'auguri, sarebbe certamente più gratificante, non vi pare? ;-)
Se vi sorge il il dubbio che sia troppo complicato, non preoccupatevi, è una tecnica facilissima che può mettere in pratica anche chi di pittura non se ne intende, state a vedere:



Visto? L'effetto plaid è davvero semplice da realizzare...è richiesto solo un minimo d'esercizio per evitare di tirare linee storte, ma con l'aiuto di un righello o, meglio ancora, con dei post-it allineati a far da guida, non avremo nessun problema! E poi che soddisfazione sarà rimirarsi il lavoro finito! ;-)

L'effetto plaid ha anche il vantaggio essere adatto a progetti molto diversi tra loro, scegliendo infatti le tonalità di colore appropriate potremo sfruttarlo in molteplici occasioni: per le cards natalizie preferiremo, come già detto, i toni del rosso e del verde, per un mini album baby potremo optare per rosa o azzurro abbinati ad altre tinte pastello come giallino e verde chiaro, per un progetto al maschile ci orienteremo sui toni del marrone o del grigio...insomma le potenzialità d'utilizzo sono innumerevoli!

E se avete ancora qualche perplessità perchè temete di non riuscire ad inventarvi da soli la trama del vostro plaid, non disperate: in Rete si trovano decine e decine di esempi già pronti tutti da copiare:



Che aspettate allora? Correte a mettere le vostre card sotto...coperta! :-)



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17/11/15

Cancellare o timbrare?

LO STAMPING CON LE GOMME
Anche le comuni gomme per cancellare, che si acquistano in cartoleria e che usiamo di solito per rimediare agli errori o ai ripensamenti nei disegni a matita, possono diventare attrezzi da stamping se trattate nel dovuto modo...

Ho avuto già occasione in passato di segnalarvi come ottenere un timbro improvvisato con il gommino di una matita: un metodo semplice ed efficace per realizzare decorazioni originali con un oggetto che tutti abbiamo già in casa!
Da quell'esperienza abbiamo quindi dedotto che il materiale utilizzato, la gomma per cancellatura, è dotata di una superficie adatta all'inchiostratura e alla stampa...allora perchè non spingerci oltre e provare con le gomme un po' più grandi?!



Anch'esse, come abbiamo visto per il gommino della matita, possono essere usate così come sono per realizzare la timbrata di rettangoli colorati più o meno grandi, corrispondenti alle varie facce dalle quali è composto il parallelepipedo della gomma:



Oppure possono essere ritagliate con un cutter per ricavarne altre forme geometriche elementari, adatte alla realizzazione di sfondi:



Ma la loro superficie si presta anche ad essere intagliata con i pennini da incisione che solitamente servono a lavorare le lastre di Adigraf:



Basta montarli sull'apposito manichetto per incidere sulla gomma veri e propri disegni, da quelli più semplici, com'è il caso di questa piccola tag...



...A quelli un po' più elaborati, come questi fiori:



Semplice però non significa banale, basta saper accostare forme e colori per ottenere gradevoli motivi di decorazione o riempimento:



E si può addirittura timbrare un'intera città:



Ma anche questa bustina non è niente male:



Insomma da semplici gomme per cancellare pensate quanti timbri si possono ottenere! Allora che ne dite, ci proviamo anche noi?! ;-)



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08/11/15

Riscaldiamoci con un bel...Gelatos!

PASTELLI FABER CASTELL GELATOS
L'inverno è alle porte e per vincere la scarsa luminosità dei prossimi mesi cosa c'è di meglio che riempire di caldi e vividi colori i nostri progetti di papercraft?!
A disposizione abbiamo molti materiali diversi ed oggi voglio proporvene uno nuovo: i pastelli Gelatos della Faber Castell...

Sì, lo so che non si tratta di un argomento inedito e che probabilmente ne avete già sentito parlare ma, come sapete, la mia ben nota affinità con il proverbiale San Tommaso m'impedisce di segnalare un prodotto se prima non l'ho testato personalmente! ;-)
In effetti era già da un po' che avevo nel cassetto un set di questi pastelli a cera acquarellabili ma non mi decidevo ad usarli, in parte per mancanza di tempo e in parte per diffidenza...sono sincera: mi sembravano una versione in veste più raffinata dei comuni pastelli per l'infanzia!



Dopo averli finalmente provati devo ammettere che con i colori che usano i nostri bimbi hanno qualcosa in comune: sono pratici, poco sporchevoli, facili da usare e...le somiglianze si fermano qui! :-)
E se proverete a gironzolare in Rete alla ricerca di notizie sui Gelatos vi si aprirà un mondo...andiamo a scoprirlo insieme!

Prima tappa, obbligatoria, sul canale YouTube della casa produttrice dove una Donna Downey, attempata e appesantita ma sempre al top della forma creativa, ce ne illustra le varie possibilità d'impiego.
Ecco ad esempio come si possono utilizzare per realizzare uno sfondo con la cosiddetta dry technique o tecnica a secco:



Come abbiamo visto, si applicano nè più nè meno come normali pastelli a cera ma, al contrario di questi ultimi, si possono sfumare per uniformare il tratto e conferire al disegno un aspetto "setoso". Donna Downey usa le dita per sfumare ma, se non vi piace sporcarvi le mani, potrete ricorrere a un pennello asciutto o ad un ritaglio di Scottex.

In contrapposizione alla dry technique esiste naturalmente anche la wet technique, ovvero la tecnica "bagnata" che sfrutta l'idrosolubilità dei Gelatos per trasformarli in colori ad acquerello...
Immagino vi stiate chiedendo che convenienza ci sia nel dotarsi di pastelli per poi usarli come acquerelli. ;-)
E' presto detto: il vantaggio è che si può trasformare una semplice timbrata in un dipinto ad acquerello! State a vedere:



La pittura ad acquerello è una delle più difficili tra le tecniche di decorazione ed occorre aver un certo talento per ottenere risultati soddisfacenti...Invece con il metodo che abbiamo appena visto tutti potremo realizzare piccoli capolavori con dei comuni timbri! ;-)

Un'altra possibilità d'impiego è nell'art journal: se questo argomento vi affascina e vi piacerebbe scoprire nuove tecniche da utilizzare sulle vostre pagine, osservate l'interessante effetto di colatura che si può ottenere con la tecnica dripping (o drippage nella traduzione del video) applicata ai Gelatos:



Avete visto? Persino il sale da cucina può diventare un attrezzo di lavoro per una crafter con una buona dose di fantasia! ;-)

Ma se preferite strumenti più tradizionali allora guardate cosa si può fare con i Gelatos e qualche stencils:



Ho voluto segnalarvi solo alcuni dei metodi di utilizzo dei Gelatos, ovvero quelli che mi sembravano oltre che interessanti anche molto facili da mettere in pratica, ma non vorrei avervi indotto a pensare che essi non siano adatti ad applicazioni più impegnative...

Se così fosse, rimedio subito! I pastelli Gelatos sono a tutti gli effetti degli strumenti di colorazione completi e se avete dei dubbi v'invito ad osservare questo delizioso ritratto opera di Enyka Lien:



Allora cosa ne dite: in barba al freddo che arriva, ce lo prendiamo un Gelatos per scaldare le pagine dei nostri progetti?! ;-)



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01/11/15

Etichette...speciali!

USARE LE TAGS
In inglese il termine tag significa semplicemente etichetta e viene utilizzato per indicare indifferentemente l'etichetta che si mette su libri e quaderni, il talloncino del prezzo sui vestiti, la piastrina sul collare del cane, la sigla su un documento, la targhetta sul citofono, il cartellino sulla valigia e genericamente tutto ciò che può servire ad etichettare, catalogare, individuare...ovvero, come si usa dire appunto su Internet, a taggare qualcuno o qualcosa.

Ma l'inglese, si sa, è una lingua povera (è il segreto del suo successo!) Per noi italiani invece, che abbiamo un termine preciso per indicare tutte le cose che vi ho elencato sopra, la parola tag ha una sola univoca ed indubbia interpretazione: è quel cartoncino sagomato e forato che ci aiuta a completare i nostri progetti di papercraft! ;-)



Un cartoncino che utilizziamo così com'è o decorandolo in vari modi; che ci serve da abbellimento, da rifinitura o anche come spazio per il journaling; che possiamo usare singolarmente o in serie.
Le sue misure possono variare ma non la sua inconfondibile forma, che eventualmente possiamo arricchire con un cordoncino fatto passare attraverso il foro...
Inutile dilungarsi: sapete tutti cos'è una tag! Piuttosto facciamo un giro su Internet alla ricerca di nuove fonti d'ispirazione per impiegare al meglio questo piccolo ma impagabile elemento! ;-)

Iniziamo nientedimeno che con Dina Wakley, nota soprattutto per i suoi lavori di art journaling, che ci propone sei modi diversi per sfruttare le tags nello scrapbooking (fate clic sull'immagine per aprire la pagina con gli esempi).



Se l'art journaling vi sembra troppo impegnativo potrete divertirvi a sperimentarlo in piccole dosi proprio decorando qualche tags, come ha fatto l'autrice del video seguente che, usando gesso liquido e qualche stencils (materiale e attrezzature tipici dell'art journal) ha realizzato dei chiudipacco natalizi:



Vi è più congeniale l'attività di stamping? Allora date un'occhiata a questa tag-segnalibro decorata con un timbro Gorjuss:



Sono certa che con la coloritura ve la caverete meglio voi, perchè l'autrice del video non ha curato molto l'ombreggiatura*, ma l'idea è carina e val la pena di tenerla presente come alternativa al classico biglietto d'auguri al femminile...per bambine di qualsiasi età! :-)

Se invece preferite lavori più raffinati ed eleganti, apprezzerete sicuramente la carrellata di tags shabby chic che sfila nel video qui sotto:



In questo caso non sono illustrate le fasi di realizzazione ma occorre notare che la bellezza di simili tags è ottenuta sprattutto grazie all'accostamento indovinato delle numerose decorazioni, quindi la riuscita dipende essenzialmente dal materiale che abbiamo a disposizione.


In definitiva dobbiamo ammettere che le piccole tags possono interpretare un grande ruolo nei nostri lavori, quindi non sottovalutiamole e approfittiamo invece dei ritagli di tempo che intercorrono tra progetti più impegnativi per prepararne qualcuna che ci tornerà utile in svariate occasioni! ;-)



*Sì, lo so: a volte vi faccio notare le pecche nei lavori che segnalo...non temete, non è che abbia la pretesa di poter fare meglio degli altri ma, dopo anni d'esperienza, si sviluppa un certo senso critico! ;-)



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