29/12/13

Fuochi d'artificio

E' nota l'usanza di festeggiare la fine dell'anno vecchio e l'arrivo di quello nuovo con mortaretti e fuochi artificiali ma, posto che la conduzione di questi ultimi sia -o dovrebbe essere!- esclusivo appannaggio di personale specializzato, alle persone comuni è lasciata la responsabilità di gestire i famigerati botti, che ogni anno contribuiscono ad incrementare il lavoro del pronto soccorso cittadino.

Oltre che futili e costosi essi sono infatti anche pericolosi, non solo per gli esseri umani ma anche per gli animali domestici, ma purtroppo ce ne rendiamo conto solo dalle notizie di cronaca del giorno dopo...
Vogliamo, almeno per la fine di quest'anno già di per sè difficile, fare a meno di questi inutili e dispendiosi produttori di fumo?



E non è necessario rinunciare ai festeggiamenti: per celebrare la notte di San Silvetro ci sono anche le innocue stelline di scintille e...perchè no, i fuochi artificiali di carta! ;-)



Paziente opera di piegatura, per la quale si può chiedere l'aiuto a tutti i membri della famiglia, essi sono inoffensivi, economici, colorati ed allegri, così che contribuiscono a vivacizzare la festa senza rischiare di rovinarla per un malaugurato incidente pirotecnico.
Vogliamo provarci? Allora guardiamo il video tutorial:


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E c'è anche questa variante:



Certo, sono progetti impegnativi perchè richiedono tempo e costanza ma, se vogliamo davvero bene ai nostri cari e ai nostri amici a quattro zampe, o ci dedichiamo all'origami o scegliamo di rinunciare ai botti di Capodanno...nell'uno o nell'altro caso ci saranno tutti riconoscenti! ;-)



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22/12/13

Mini alberi per Natale

Simbolo internazionalmente riconosciuto di questo periodo di festività, l'albero di Natale è sicuramente l'elemento decorativo che più di tutti gli altri riesce a conferire alle nostre case l'atmosfera natalizia. L'usanza impone, qui da noi, che s'inizi ad allestirlo già dalle prime domeniche dell'Avvento, riservandogli un posto d'onore nel soggiorno o nel salotto di casa..

Non sempre però si ha l'opportunità di rispettare la tradizione: vuoi per mancanza di tempo, vuoi per mancanza di spazio, si finisce a volte col rinunciare a questo gioioso simbolo del Natale. Ma, se non riusciamo a dotarci del classico abete da riempire di palline di vetro, ghirlande metallizzate e lucine colorate, il papercraft ci viene in aiuto offrendoci idee alternative meno appariscenti ma altrettanto significative, come i mini alberelli che vi propongono con i video di oggi. ;-)



Il primo è l'ideale per chi si trova sempre a corto di tempo perchè è davvero velocissimo da preparare e lo si può improvvisare anche con degli avanzi di carte da regalo:



Quest'altra idea piacerà ai cultori del riciclo creativo perchè per realizzare l'albero ci si serve di vecchie riviste:



L'ultimo alberello è molto decorativo ma è un po' più lungo da preparare e richiede una certa dose di pazienza...se avete fretta è meglio lasciar perdere! ;-)



Visto come sono facili da mettere insieme questi alberi di Natale alternativi? Non sono maestosi e spettacolari come il classico abete addobbato ed illuminato ma, come recita un vecchio adagio, quel che conta è il pensiero...
E se invece avete già approntato il tradizionale albero di Natale, non scartate comunque queste idee perchè potrebbero tornarvi utili per decorare la tavola delle feste o per portare un tocco natalizio anche nelle altre stanze della casa!



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15/12/13

Tutti in maschera!

Sì, lo so, la prossima ricorrenza da festeggiare è il Natale e non il Carnevale, ma le maschere che vi propongo sono adatte a qualsiasi evenienza e possono essere impiegate con successo (e con divertimento!) in qualsiasi stagione...

Con il sussidio dei tamponi per timbri o degli inchiostri spray esse ci permettono infatti di creare decorazioni di vario tipo, più o meno complesse, sulla carta:



Sto parlando delle maschere in acetato che negli ultimi anni sono salite alla ribalta del papercraft soprattutto grazie all'opera di Tim Holtz, un vero maestro nel genere, del quale Advantus ha commercializzato un'intera serie di disegni per maschere:



In pratica le maschere servono, come dice il loro nome, a mascherare ovvero a proteggere la carta in modo che passandovi sopra l'inchiostro le aree sottostanti non si colorino. Il disegno viene così ottenuto per delimitazione del contorno con una tinta in contrasto col fondo...più semplice a farsi che a spiegarsi, ecco perchè vi conviene guardare il video seguente dove il mitico Tim -sì, proprio lui!- ci illustra le modalità e le possibilità d'impiego delle maschere:



Da non confondere le maschere con gli stencils, questi ultimi infatti funzionano in modo esattamente opposto perchè ottengono il decoro colorandolo al suo interno ed è una caratteristica che ne limita molto la versatilità perchè obbliga a scomporre il disegno in porzioni più piccole, tanto più numerose quando più complesso è il decoro:



Le maschere firmate da Tim Hotz per Advantus sono in acetato sottile, autoadesivo e riposizionabile, che aderisce saldamente alla carta garantendo un risultato molto ben definito, ma esistono anche altri tipi di maschere, come queste disegnate da Dyan Reaveley per Ranger:



Esse sono prodotte im materiale plastico più robusto, opaco e non adesivo perchè sono destinate all'impiego nell'art journal, dove la cura dei dettagli e la precisione del tratto non sono determinanti.

Caratteristica comune a tutte queste maschere è la possibilità di essere lavate e riutilizzate più volte senza rovinarsi così che, dato anche il loro costo contenuto, possono essere tenute in considerazione come alternativa allo stamping per la decorazione di tags, cards e layouts.

Qualche esempio? Eccovi alcune ATC (Artist Trading Cards) realizzate con le maschere di Tim Holtz:



Per finire in bellezza e dato l'incombere del Natale, possiamo seguire questo foto-tutorial sul blog del Maestro Tim Holtz, che ci illustra tutti i passaggi per realizzare una tag natalizia. ;-)



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08/12/13

Alberello shabby chic

Colori chiari e neutri, con predominanza del bianco, caratterizzano il romantico stile Shabby Chic che ormai da una ventina d'anni si è imposto nel settore dell'interior design, ispirando la produzione di mobili e complementi d'arredo, di biancheria per la casa, ma anche di abbigliamento ed accessori personali...

Perchè allora non lasciarsi contagiare dalla passione per questo stile dalle rilassanti tonalità pastello riversandolo anche nei nostri lavori di papercraft?
E' quello che deve aver pensato anche Shari Carroll nel realizzare questa card natalizia:



L'aspetto minimalista della card non vi tragga in inganno perchè nasconde un lungo e paziente lavoro di preparazione, state a vedere:



Vi avevo già mostrato in passato qualche esempio di come si possano personalizzare i bottoni trasparenti con l'aiuto della colla Glossy Accent ma in questo caso il risultato è particolarmente raffinato!
L'uso di strass e mezze perle contribuisce poi a rendere la card ancora più elegante e preziosa: se vorremo provare a realizzarla la destineremo solo a persone che se la meritino davvero! ;-)



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01/12/13

Spettacoli in 3D

Non è solo il cinema che ci può stupire con gli effetti speciali, quando si parla di 3D anche lo scrapbooking può dire la sua!
Vi ho già segnalato, in diverse occasioni, istruzioni e tutorials per realizzare biglietti d'auguri pop-up con effetto tridimensionale e, se seguite questa guida da un po' di tempo, mi auguro di essere riuscita a convincervi a provarne, almeno di qualcuno, la messa in opera. ;-)

Ma sapevate che, oltre al card making, esiste anche lo scrapbooking tridimensionale? E non intendo solo le pagine decorate con chipboards e spessori adesivi ma degli interi album che prendono vita e si animano grazie ad un ben studiato progetto d'ingegneria cartacea!
Guardate questo ad esempio, essenziale ma delizioso:



E che dire di questo mini album a tema Halloween? La pagina tridimensionale è una sola ma vale per l'intero volume!



Ecco invece un album creato da una mamma per la figlia già adulta...la tenerezza materna non conosce limitì d'età! :-)



In questo video invece ci sono progetti diversi, tutti davvero spettacolari, peccato solo per la scarsa qualità delle immagini:



E come si può parlare di papercraft tridimensionale senza menzionare Robert Sabuda, l'illustratore di libri per l'infanzia? I suoi lavori sono conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo!



Di lui vi avevo già riferito in un precedente articolo e dovrei ormai essere preparata alle meraviglie che produce, eppure ogni suo nuovo libro riesce ancora a stupirmi e a meravigliarmi, guardate ad esempio la sua versione della Sirenetta:



In questa guida vi ho proposto alternativamente sia lavori semplici e veloci che altri un po' più lunghi e macchinosi ma mai veramente difficili perchè parto dal presupposto che, come me, anche voi vi dedichiate al papercraft per svago, per riempire piacevolmente i ritagli di tempo e non certo per impazzire in un progetto complicato ed interminabile.....Però questi album erano troppo belli per non mostrarveli!
Per non smentire la filosofia che anima queste pagine non vi proporrò di realizzarli ma...chissà, magari ci potrà capitare prima o poi di avere abbastanza tempo e pazienza a disposizione per intraprendere un progetto più impegnativo del solito ed allora questi piccoli capolavori potranno esserci d'ispirazione.

Per ora limitiamoci ad ammirarli ed eventualmente a tenere presenti i libri di Sabuda come strenna natalizia....no, no, non per qualche bimbo della famiglia ma per noi stessi. I bambini d'oggi sono ormai così elettronico-dipendenti che probabilmente non li apprezzerebbero nemmeno! ;-)



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24/11/13

Semplicità per Natale

Non è detto che per realizzare qualcosa di gradevole sia necessario ricorrere a progetti elaborati: la semplicità d'esecuzione, purchè non si cada nella banalità, non pregiudica il risultato finale...e garantisce la riuscita del lavoro anche alle mani meno esperte!

La ricorrenza del Natale poi è uno di quegli eventi che coinvolgono tutta la famiglia ed è molto probabile che anche figli o nipotini si offrano di collaborare alla preparazione di biglietti d'auguri e tags chiudipacco. Per non deluderli ma, al tempo stesso, per non rischiare di sprecare tempo e materiali nel vano tentativo di riprodurre una card tecnicamente ricercata meglio affidarsi a progetti semplici e dall'esito assicurato.

Se fate un giro sul blog di Think Pastel, nella sezione Samples dedicata al Natale troverete alcuni progetti realizzati durante i corsi e pensati proprio per semplificare il lavoro e permettere di ottenere in breve tempo un notevole quantitativo di gradevoli decori per pacchetti, cards e chiudipacco:



Cercando in Rete la scelta è ancora più varia, osservate ad esempio questa card di Catherine Pooler:



Potrete usare una punch, come ha fatto lei, oppure una Framelits della Big Shot ed in pochi minuti otterrete una decorazione tridimensionale grazie ai quadratini di adesivo spessorato.

Sempre tridimensionale è l'effetto ottenuto da Elena Roche su tag e biglietto d'auguri nel video seguente, dove il soggetto è un alberello di Natale creato con pochi e semplici piegature:



Naturalmente, in mancanza della Framelits a cerchio smerlato, potrete impiegare una punch, che di solito ha però diametro inferiore, oppure disegnare il cerchio con il compasso e ritagliarlo con una forbice creativa a lame sagomate.

Per finire...un progetto senza fine! Guardate infatti quanti lavori riesce a realizzare Vicki McCarthy utilizzando solo due punches, qualche timbrino e la colla glitterata:



Anche questo progetto è adattissimo ad essere realizzato insieme ai più piccoli di casa, anzi probabilmente la loro fantasia riuscirà a trovare molte più combinazioni nell'assemblaggio dei vari pezzi!

E' interessante notare che le tre crafters che abbiamo appena visto all'opera provengono da tre continenti diversi, eppure quando si tratta d'interpretare il Natale lavorano all'unisono, sebbene le tradizioni delle loro rispettivi nazioni siano differenti...non c'è che dire: nel papercraft tutto il mondo è paese! ;-)



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17/11/13

Tagliare senza rischi

Le forbici, il cutter, le rivettatrici, la punta del compasso, le perforatrici roller...a chi lavora con la carta capita sicuramente di utilizzare spesso uno o più di questi attrezzi -se non addirittura tutti!- e la possibilità che lo strumento sfugga di mano andando a tagliare dove non dovrebbe è sempre da temere.

Come fare allora per proteggere il piano di lavoro dai rischi legati alle attività di taglio? Una soluzione c'è e si chiama tappetino da taglio o cutting mat: è una tavoletta in plastica, rigida ma al tempo stesso elastica, realizzata in materiale cosiddetto autorigenerante perchè assorbe il taglio senza rovinarsi, consentendo il perfetto scorrimento della lama che si mantiene anche dopo uso intenso.



I tappetini da taglio sono disponibili in varie misure, anche se i formati più comuni per il papercrafting sono l'A4 e l'A3. Alcune aziende produttrici di articoli per lo scrapbooking hanno a catalogo anche basi di taglio nel formato quadrato 35x35 cm. mentre i tappeti extra large sono quasi esclusivamente riservati ai tavoli da sartoria per l'impiego con il rotary cutter.



Ma perchè acquistare un tappetino da taglio? Non basta proteggere il tavolo con del cartone da imballaggio o ricorrendo a riviste ad alto spessore?
Effettivamente sì, anche in questo modo il piano di lavoro è protetto...ma che mi dite della lama dello strumento che state utilizzando? Nella plastica autorigenerante la lama affonda leggermente senza trovare resistenza e rimane affilata ed efficiente più a lungo, senza contare che l'operazione di taglio risulta sicuramente agevolata...mi sembrano ragioni valide per prendere in considerazione l'opportunità d'investire in questo attrezzo, anche tenuto conto del costo più che abbordabile: un buon tappetino di taglio in formato A3 si trova oggi a meno di 20 Euro ed ha durata praticamente illimitata.



Un altro pregio secondario che accomuna i tappetini da taglio, di qualsiasi marca o formato siano, è la griglia serigrafata sulla loro superficie, che offre un punto di riferimento preciso per l'esecuzione del taglio...non è una caratteristica di fondamentale importanza ma vi posso assicurare che è molto utile e che per certi lavori ci evita l'uso di righello e squadra!



Un tipo un po' particolare di tappetino da taglio è quello prodotto appositamente per le rivettatrici, delle quali vi avevo già parlato in un precedente articolo:



Esso è formato solitamente da due livelli: al materiale autorigenerante in superficie è accoppiato uno strato di base più resistente, in modo che venga conservata la duplice funzione protettiva, sia sulla lama che sul piano di lavoro, non dimentichiamoci infatti che al possibile effetto lesivo del taglio va ad aggiungersi qui anche la notevole forza con il quale esso viene effettuato, o con la molla della rivettatrice o con il martelletto.

Per concludere: abbiamo davvero bisogno di un tappetino da taglio?
Probabilmente no, buona parte di noi si arrangia comunque senza ma...la vita, (anche quella di una papercrafter!) non è fatta solo di cose strettamente indispensabili!
Il tappetino da taglio ci può essere di certo utile e considerando anche il suo accessibile costo vale la pena di farci un pensierino... ;-)



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10/11/13

Una cascata di carta

Più semplice da realizzare di quanto non sembri, con un aspetto scenografico dal successo garantito, la card a cascata o, come la chiamano all'estero, waterfall card è ormai un classico tra i biglietti pop-up e nessun papercrafter può esimersi dal conoscerla. Mi sono invece accorta che non ne ho mai parlato su questa guida...

Probabilmente ero convinta di averlo già fatto! Non è così e quindi rimedio oggi alla lacuna proponendovi il tutorial per creare questo grazioso biglietto (clic sull'immagine per aprire il link)



Ma se il biglietto in fotografia appare carino è solo quando lo si osserva in movimento che diventa davvero particolare, come ci dimostrano i vari esempi in questo video:



Simpatica la card che imita la pellicola fotografica, non trovate?

Oltre che per una card però il meccanismo a cascata può essere utilizzato anche per ottenere un mini album di scrapbooking, eccolo in versione orizzontale:



Ma naturalmente lo possiamo sfruttare anche in verticale, come nel video seguente, dove sono dettagliate chiaramente le misure dei vari pezzi, cosa che ci faciliterà il lavoro ;-)



Nei tutorials che vi ho proposto oggi e, in generale, nelle istruzioni provenienti da oltreoceano e che spesso vi segnalo, le misure sono indicate in pollici o inches, quindi va tenuto presente che 1 pollice corrisponde a 2,54 centimetri...oppure si può ricorrere ad un pratico righello di conversione:



Come abbiamo visto la struttura a cascata è complicata solo in apparenza, in realtà basta eseguire con un minimo di precisione le piegature per ottenere un risultato spettacolare che stupirà gli osservatori, ignari dei retroscena del progetto.
Personalmente l'ho già sperimentata in varie occasioni e sempre con soddisfazione, quindi ora vi pongo la domanda di rito: volete provarci anche voi? ;-)



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03/11/13

L'ABC dello stamping...

Ovvero come abbinare divertimento e cultura recuperando vecchi testi scolastici con l'aiuto di timbri, tamponi d'inchiostro e fantasia!

Gli scolari d'oggi sono fortunati: hanno a disposizione libri bellissimi, di grande formato, ricchi d'illustrazioni a colori e con le pagine lisce e sottili...è quasi un peccato non avere voglia di studiare! ;-)
Quando andavo a scuola io (taaaanti anni fa) i libri erano di dimensioni più compatte, le illustrazioni, quasi sempre in bianco-e-nero, erano ridotte al minimo e le pagine erano ruvide, spesse e grigiastre...
Eppure anche questi volumi demodè, troppo recenti per avere valore antiquariale e troppo vecchi per il mercato dell'usato, possono essere recuperati in maniera creativa dagli appassionati di papercraft.

L'idea di base è quella di decorarli con lo stamping, utilizzando preferibilmente timbri che richiamino i contenuti del testo...cosa non sempre facile!
Probabilmente è questo il motivo per cui il volume che più spesso troviamo oggetto di riciclo è il vocabolario: con le tante parole che contiene (tutte in realtà!) avremo sicuramente un timbro adatto per illustrarne qualcuna!

Uno dei dizionari più ricchi, per quantità di decorazioni e per assiduità di pubblicazione, è sicuramente quello di Mathilda, dateci un occhio se siete in cerca d'ispirazione.



Qui trionfano lo stamping e le colorazioni semitrasparenti che permettono il mantenimento della funzione propria del libro, la lettura, ma vi sono altre interpretazioni dell'altered dictionary che privilegiano la decorazione coprente, come questa di Annie realizzata con il collage



Naturalmente il dizionario è solo uno dei tanti volumi che si possono alterare con lo stamping, pensate ad esempio alle vecchie antologie scolastiche, dove poesie e brani scelti potrebbero rappresentare un notevole stimolo artistico per la nostra creatività!
E poi ci sono i romanzi...Qui sì che ci sarebbe da sbizzarrirsi: gli accadimenti, le situazioni, i personaggi...basteranno i timbri della nostra collezione per descriverli tutti?!

Insomma la decorazione dei libri può aprirci le porte di un mondo ricco di pungoli e di gratificazioni, senza contare l'effetto culturale...eh sì, perchè per scegliere il disegno adatto con cui decorare le pagine dovremo essere a conoscenza del loro contenuto, quindi dovremo leggere il libro! ;-)

E' fondamentale che s'intervenga su libri usati? No, ovviamente lo stesso lavoro lo si può attuare anche con volumi di pubblicazione recente, tuttavia il recupero del libro di vecchia data (che sia nostro o passato in consegna da un genitore o dal nonno) ha sempre un fascino intrinseco che i nuovi oggetti non hanno.
E poi, come si diceva in apertura, i vecchi libri sono fatti di carta più consistente, che meglio si presta ad essere trattata con tamponi, inchiostri ed altri tipi di media...già, ma quali sono i colori più idonei per alterare un libro? Molto dipende dall'effetto finale che si desidera ottenere: volete che il libro sia ancora leggibile? Allora optate per lo stamping con tamponi ad asciugatura rapida, come il Versafine di Tsukineko, e colorate con tratti leggeri di matite e pastelli.



Non vanno bene invece gli inchiostri ad asciugatura lenta, come ad esempio i Distress, perchè bagnano troppo la carta e rischiano di far trasparire il colore anche sul retro della pagina. Per lo stesso motivo è meglio evitare anche gli acquarelli e in genere tutti i media che si allungano con acqua.

Se invece conservare la leggibilità del libro non v'interessa (proprio non vi è piaciuto, eh?!) avrete una scelta più ampia perchè, anche se il retro della pagina dovesse macchiarsi, potrete ricoprirlo con altri colori o con il collage di materiali vari.
Guardate ad esempio questo tutorial di Cynthia Shaffer e ditemi: avreste mai pensato di ricamare sulle pagine di un libro?!



Come abbiamo visto da questi pochi esempi, le possibilità di decorare un libro non mancano e, cercando in Rete, ne troveremo molte altre...quindi armiamoci di spolverino ed andiamo a rovistare in libreria...o in cantina...o in soffitta...o nel box...insomma in tutti quei posti dov'è possibile che siano finiti dei vecchi libri e riportiamoli in vita con lo stamping!



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27/10/13

Boo!

Mancano solo pochi giorni ad Halloween, la festa d'importazione che anche da noi riscuote un discreto successo non tanto per il suo contenuto mistico quanto per quello ricreativo, che ne fa una versione in chiave horror del Carnevale. I soggetti che più apertamente subiscono il fascino di questa celebrazione, per noi tuttora non convenzionale, sono soprattutto i ragazzi ed i bambini in età scolare, così che potrebbe capitare a qualsiasi mamma (o nonna o zia o amica) scrapper di dover improvvisare all'ultimo minuto un biglietto d'auguri per un invito del pargolo ad un party mostruoso.

Per fortuna Internet rappresenta come sempre una miniera d'idee, che in questo caso sono quanto mai numerose visto che buona parte dei tutorials di card making caricati in Rete provengono da paesi nei quali la festa di Halloween ha alle spalle una consolidata tradizione.

Nel video che vi segnalo oggi trovate ben tre modelli diversi di cards a tema:



Sono tutti molto semplici da realizare, anche per le crafters meno esperte, e abbastanza rapidi perchè alcune operazioni si possono all'occorrenza modificare...Ma guardiamo il video:



Per risparmiare tempo si potrà, ad esempio, evitare di colorare e rifinire le lettere chipboard sulla zucca : basterà usare del cartoncino nero anzichè bianco per il banner.
Così come potremo fare a meno di ripassare tutti i contorni con la penna gel...sono piccoli particolari che portano via un sacco di tempo e che non sono fondamentali per la riuscita finale della card.

Nel biglietto seguente gli occhietti del fantasmino, invece di intagliarli con il cutter, li potrete creare al contrario, ovvero ritagliandoli nel cartoncino nero con una forbicina (operazione molto più rapida) o addirittura utilizzare occhietti mobili già pronti.
Per non parlare poi del rivestimento in carta delle lettere che compongono la scritta: un lavoro molto lungo quando invece sarebbe più che sufficiente la copertura con polvere da embossing colorata.

Anche nel terzo modello trovo molto macchinoso il ritaglio della cornice bianca: provate ad usare due cerchi sovrapposti, quello bianco più grande sotto e quello arancio più piccolo sopra, incollato con adesivo spessorato...vedrete che la card sarà ugualmente graziosa senza aver perso tanto tempo!

Insomma, perchè complicarci la vita se possiamo ottenere lo stesso risultato in modo più semplice?! ;-)
E adesso mettiamoci al lavoro, perchè Halloween si sta avvicinando!



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20/10/13

Retrò-Grunge Mini Album

Da molti copiato ma da nessuno eguagliato: è il mitico Tim Holtz, il Creative Director di Ranger Ink che si è imposto nel mondo del papercraft grazie al suo imprinting stravagante ed innovativo caratterizzato da colorazioni sfumate, effetti di usuramento, particolari grunge accostati ad elementi Steampunk.

Anche se il suo stile è praticamente impossibile da emulare, possiamo tuttavia trarre ispirazione dalle sue opere ed applicare al nostro lavoro le varie tecniche che il Maestro, come viene scherzosamente chiamato dai suoi fans, ci ha insegnato nel corso degli anni.
Ed è appunto ciò che ho fatto io per realizzare il Retrò-Grunge Mini Album che sarà protagonista del prossimo corso di Think Pastel: si tratta di una struttura a più facciate ottenuta con semplice cartoncino da disegno, decorato ed impreziosito con l'uso dei tamponi Distress e delle polveri Perfect Pearls.

Il mini album si presenta esternamente decorato con un grosso fiore (il mio tocco femminile!) ed una borchia metallica per la chiusura (l'omaggio a Tim Holtz):




Ho fatto ampio uso delle colorazioni sfumate con i Distress abbinate alle maschere della collezione Idea-ology disegnata da Tim Holtz per Advantus:




Non mancano i particolari retrò...




...e gli elementi Steampunk:




Il tocco grunge è presente un po' ovunque:




Alcuni particolari sono ottenuti con l'ausilio della Big Shot e degli stencil:




E naturalmente la fanno da padrone le tecniche di stamping, anch'esse incentrate sull'uso dei Distress e dei Perfect Pearls:




Mi è molto piaciuto portare a termine questo progetto perchè, pur essendo basato su tecniche ben precise, lascia ampio spazio alla loro libera interpretazione e so già che alla fine del corso tutti i lavori prodotti saranno molto diversi l'uno dall'altro sebbene realizzati seguendo le stesse procedure. Insomma, sono certa che piacerà anche a voi cimentarvi con inchiostri e polveri iridescenti...l'importante è che non abbiate paura di sporcarvi le mani! ;-)



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13/10/13

Doppio è meglio!

Dell'embossing a caldo avete già ampiamente sentito parlare su questa guida e ormai conoscete tutte le tecniche che lo riguardano...
Tutte? Eh no, direi che una ancora ci manca nel nostro archivio di esperienze...

...E' la tecnica del doppio embossing che ci propone nel video di oggi la simpatica Gina di Stamp TV: si tratta di un embossing prodotto in due tempi che permette di ottenere così la colorazione a rilievo della stampata con due tipi di polverine diverse.
Ecco la card che ha creato per noi Gina:



Ed ecco il video dove vengono mostrate le fasi di realizzazione:



Gina ha utilizzato per prima la polverina color oro e successivamente quella trasparente ottenendo un effetto di tridimensionalità tono su tono molto gradevole. Nulla vieta comunque d'impiegare polveri colorate anche per il secondo passaggio, l'importante è di usare con precisione il pennarello da embossing in modo che la seconda polvere non si sovrapponga alla prima producendo sbavature di colore...che poi è lo stesso principio che occorre seguire ogni volta che si colora una timbrata! ;-)

Nel video viene utilizzato come inchiostro per embossing il VersaMark di Tsukineko:



Esso, rispetto al tradizionale tampone da embossing, ha una caratteristica in più: produce sulla carta un effetto di marcatura opaca che resta indelebile anche asciugandosi. In pratica con il VersaMark è possibile ottenere su carta il cosiddetto effetto filigrana...ovviamente questo optional si paga: il VersaMark è notoriamente più costoso degli altri tamponi per embossing, quindi sta a voi decidere se effettivamente vi può essere utile questo connotato aggiuntivo.

Nel complesso la card è semplice da realizzare, graziosa anche se non originalissima e versatile perchè cambiando il soggetto del timbro la si può adattare a svariate occasioni...direi che la tecnica del doppio embossing è senz'altro da tener presente per occorrenze future!



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