28/06/15

Partire con arte...

I KITS DA VIAGGIO
E' arrivata l'estate e, complice l'usanza delle ferie scaglionate (retaggio di un passato benessere economico che spingeva molte aziende a restare aperte e attive tutto l'anno) molti sono già in procinto di partire per le località di villeggiatura e stanno probabilmente pensando a come distribuire le tappe e a come organizzare i propri bagagli ...

Rispetto al turista medio però noi crafters abbiamo qualcosa in più da far stare in valigia, non siete d'accordo? Infatti come potremmo rinunciare alle nostre attività creative proprio nel periodo dell'anno in cui saremo più rilassati ed avremo a disposizione più tempo per divertirci con i nostri hobbies?!
Senza contare che viaggiando avremo maggiori occasioni di trovare nuove fonti d'ispirazione!



Ecco allora che occorre fare l'elenco delle attrezzature da portare con sè, cercando di eliminare quelle non assolutamente indispensabili e di ridurre quanto più possibile l'ingombro di tutto il resto.
Prendiamo ad esempio i colori: quanti siamo abituati ad usarne? Matite, acquerelli, acrilici, tamponi, pennarelli, gessi, inchiostri...



E' davvero impensabile di poterli portare tutti con sè, occorre quindi effettuare una scelta ragionata: i gessi, ad esempio, li lascerei a casa perchè sono troppo fragili da trasportare, gli inchiostri invece sono troppo rischiosi da mettere in valigia, le matite sono più pratiche ma devono continuamente essere temperate, gli acrilici sono difficoltosi da ripulire, i tamponi sono troppo ingombranti, i pennarelli richiedono un buon numero di tonalità per poterli sfruttare al meglio...

In conclusione credo che i colori migliori da portarsi in viaggio siano gli acquerelli: non sporcano, esigono unicamente l'acqua per la manutenzione, sono miscelabili fra loro quindi ne servono poche tinte, si ripuliscono facilmente, come attrezzatura accessoria richiedono solo un pennello con serbatoio e sono anche poco ingombranti...insomma sono i colori da viaggio ideali!

E ho anche scoperto su Internet che è possibile ridurne ulteriormente l'ingombro con qualche espediente fai-da-te! Guardate ad esempio come si può trasformare una scatolina di caramelle in un kit da viaggio utilizzando il Fimo o qualche altra pasta modellabile:



Con lo stesso sitema qualcuno ha pensato di riutilizzare la scatola di latta della crema per le mani:



E se la scatolina non ci piace così com'è la potremo decorare a piacere, questa, ad esempio, sembra l'ideale per un kit da viaggio:



C'è anche chi ha utilizzato una trousse di ombretti e, dopo averne svuotate le cialdine, le ha riempite con gli acquerelli:



Capita spesso di avere delle confezioni di ombretti consumate parzialmente, perchè magari certi colori non ci piacciono o non ci stanno bene...inutile lasciarle ad invecchiare (e a contaminarsi!) in un cassetto se c'è modo di recuperarle! ;-)

Comunque l'idea che più mi è piaciuta, perchè riciclosamente creativa, è quella proposta da Julie Fei-Fan Balzer che ha riutilizzato il blister di una confezione di confetti di gomma da masticare :



Mi è piaciuta tanto che ho deciso di sperimentarla anch'io e, visto che non ho l'abitudine di masticare chewingum, ho recuperato il per me più usuale contenitore di un farmaco...e il lavoro più arduo è stato quello di eliminare per intero gli antipatici e tenaci residui di pellicola metallica! :-)



Una notazione pratica: come abbiamo visto si sono utilizzati per il riempimento gli acquerelli in tubetto che hanno consistenza cremosa e sono apparentemente simili alle tempere. Se però vengono lasciati all'aria, in modo che la componente acquosa evapori, essi si asciugano e s'induriscono assumendo lo stesso aspetto degli acquerelli in godet, che probabilmente ci sono più familiari, e come questi ultimi si preleveranno strofinandovi la punta di un pennello bagnato.

Che ne dite: vi affascina l'idea dei kits da viaggio? Allora restate sintonizzati sulla Guida perchè torneremo sull'argomento e prenderemo in esame il resto dell'attrezzature da portare in vacanza! ;-)



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21/06/15

Timbri allo specchio!

LO STAMPING SPECULARE
E' statisticamente provato: nonostante i numerosi timbri che abbiamo nel nostro corredo di crafter, ci manca sempre quello giusto per completare un progetto! A volte non abbiamo il soggetto adatto, in altre occasioni il timbro potrebbe essere quello ideale ma è troppo piccolo o troppo grande oppure è orientato nel modo opposto a come richiederebbe il lavoro...Come rimediare?

Acquistare un timbro ad hoc (o farselo prestare da un'amica!) è l'unica soluzione nel caso che ci manchi il disegno appropriato, se invece qualcosa di adatto l'abbiamo già e sono solo le dimensioni che non vanno, potremo rimediare facendo una scansione della timbrata e, dopo averla ingrandita o rimpicciolita a piacere, potremo stamparla su cartoncino con una stampante laser (in modo che il tratto non sbavi durante la colorazione).



Teniamo comunque presente che un'eccessiva modifica delle dimensioni fatta al computer potrebbe comportare una deformazione delle linee del contorno, quindi...non ci allarghiamo troppo! ;-)

Se il problema invece è quello di ottenere una timbrata riflessa, che rappresenti cioè l'immagine speculare del timbro che abbiamo in dotazione, la scelta di soluzioni è ancora più ampia: potremo anche in questo caso ricorrere alla scansione e alla modifica attraverso un software di grafica, come abbiamo fatto per il ridimensionamento:



Ma potremo anche ricorrere a metodi di stamping alternativi, come quelli che vi propongo nei video di oggi. :-)
Nel primo vengono utilizzati due timbri: quello che si desidera stampare al contrario e un altro timbro più grande in silicone trasparente che serve al trasferimento dell'immagine sulla carta:



Ne risulta una timbrata molto nitida, l'unico problema è che non sempre si ha a disposizione un timbro abbastanza grande di cui sfruttare il retro!
Ecco allora che ci può tornare utile quest'altro metodo, che usa come supporto di trasferimento la carta da freezer:



Ahimè, questo sistema non l'ho potuto sperimentare personalmente perchè...non ho trovato dove acquistare la carta da freezer! Al supermercato c'era la CARTA FRIGO-Speciale formaggi...ma temo che non sia la stessa cosa. ;-)

Ho invece provato il metodo suggerito da Jennifer McGuire, che impiega per il trasferimento i fogli di acetato, materiale di cui tutti, credo, possiamo disporre in abbondanza e senza acquistarlo apposta perchè si lo può recuperare dalle confezioni di molti prodotti, sia di crafting (pensate alle confezioni delle fustelle Sizzix!) che di altra natura: cosmetici, alimentari, abbigliamento...Tenete sempre a mente il Primo Comandamento del riciclo creativo: mai buttare quello che si può recuperare! ;-)



Rispetto al primo metodo, quello dei due timbri, questo ha il vantaggio di non essere condizionato dalle dimensioni del clear stamp però il tratto della timbrata è meno nitido...lo si nota anche nel video, nonostante l'abilità e l'esperienza di Jennifer McGuire!

Direi comunque che, vista l'estrema facilità, vale la pena di provarle tutte queste tecniche di stamping speculare per stabilire quale sia la più adatta per i nostri usi, in modo da non trovarci impreparati la prossima volta che avremo la necessità di una timbrata specchiata. ;-)



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14/06/15

Capolavori erranti

MAIL ART
Con l'avvento della posta elettronica e della messaggistica istantanea, l'usanza di tenersi in contatto con amici e parenti lontani per mezzo di lettere e cartoline scritte a mano è ormai caduta in disuso...Peccato, perchè anche una semplice busta potrebbe trasformarsi in un'opera d'arte viaggiante se si adottassero i principi della mail art!

E se non sapete ancora cos'è la mail art, vi basterà immettere il termine in un qualsiasi motore di ricerca per entrare in un mondo fantastico, colorato e multiforme, i cui limiti materiali sono segnati dallo spazio di una busta ma i cui confini reali abbracciano l'intero pianeta, anzi si può decisamente affermare che la mail art è un'arte senza confini perchè può arrivare ovunque...o meglio fino a dove ci sarà un portalettere in grado di recapitarla! ;-)




Ma cos'è esattamente la mail art? Il principio iniziale, ormai l'avrete intuito, è quello di alterare artisticamente le buste da lettera...e detto così sembra una cosa molto semplice, ma se considerate che per le buste non sono previsti limiti di formato o di materiale e che si possono impiegare le tecniche di decorazione più disparate, allora capirete quanto si può complicare la faccenda...




Un unico vincolo è previsto affinchè si possa parlare di mail art: occorre che la busta venga ufficializzata dal servizio postale ovvero che venga spedita, timbrata e recapitata. Solo quando sarà nelle mani del destinatario la semplice busta decorata sarà diventata una mail art.




A chi fra voi sta pensando che probabilmente la mail art è una nuova moda importata da Oltreoceano e destinata, come tutte le mode, ad essere presto superata, consiglio di dare un'occhiata alla pagina di Wikipedia sull'argomento: scoprirete che le sue origini sono molto datate e che non solo non si è rivelata un fuoco di paglia ma che sempre nuovi artisti si fanno coinvolgere dal fenomeno e contribuiscono alla sua diffusione.




E' nata addirittura un'associazione, l'International Union Of Mail-Artist, che raccoglie fra i suoi membri artisti di tutto il mondo, se l'argomento mail art non vi lascia indifferenti vi conviene fare una visita al sito ufficiale, dove troverete molti spunti interessanti.




Così come avviene per le ATC (Artist Trading Cards) anche le mail arts sono considerate segni di reciproco apprezzamento tra artisti e come tali non possono essere vendute ma solo regalate...o meglio spedite gratuitamente con il solo scopo di ricevere in risposta un'altra mail art altrettanto originale e personalizzata.




Come già accennato le tecniche con le quali è possibile creare una mail art sono le più varie: disegno e pittura, doodling e lettering, collage e stamping...ciascuno di noi sceglierà il metodo che gli è più congeniale...





Avete notato che sono passata al noi?
Ebbene sì, lo ammetto, quest'idea mi prende molto e sto pensando di lanciarmi in qualche sperimentazione, complice la consapevolezza che non manca più molto alle prossime ferie: quale migliore periodo per riscoprire l'invio dei nostri saluti scritti dalle località di villeggiatura?




C'è un solo dubbio che ancora mi trattiene: dopo che, con impegno di tempo e di buona volontà, avrò realizzato la mia mail art...chi potrà garantirmi che poi le Poste non se la perderanno, come già succede purtroppo per la comune corrispondenza?! ;-)



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07/06/15

Projects Organizer

CORSO THINK PASTEL
L'arte del riciclo, perchè di vera e propria "arte" si tratta, ha da sempre affascinato artigiani ed artisti di ogni generazione: sia che si tratti di recuperare vecchi mobili scompagnati che d'impiegare suppellettili domestiche nella creazione di sculture è comunque estremamente stimolante poter ridare nuova vita a decrepite carabattole in disuso o interpretare in un modo insolito oggetti del quotidiano fino a trasformarli in qualcosa di assolutamente irriconoscibile o con funzionalità diverse!

Ed è con questo spirito che ho messo mano al Projects Organizer, il progetto per il Corso di scrapbooking che si svolgerà Sabato 20 Giugno 2015 presso Think Pastel: si tratta infatti della radicale rivisitazione di un faldone da ufficio che, come accade per il brutto anatroccolo nell'omonima fiaba, cambia sembianze e si trasforma in un elegante e capiente contenitore multitasche:



Per rimanere fedele alla motivazione di partenza, quella del riciclo creativo, ho cercato d'impiegare per quanto possibile materiale non espressamente creato per lo scrapbooking, come buste commerciali, cartoncini in manilla, utilizzati in origine come separatori forati, fogli di quaderno, tags di recupero...Il tutto ingentilito da particolari molto glamour come solo le gemme adesive sanno essere:



Ho usato naturalmente anche le carte da scrapbooking, con l'accortezza di sceglierle in fantasie delicate e dai toni poco accesi per meglio accompagnare i colori "sabbiosi" dei cartoncini in manilla, il prodotto cartaceo povero e ricicloso per eccellenza! ;-)



Ciascuna delle grosse tasche che costituiscono la struttura interna del Projects Organizer è provvista di una tab decorativa, che ha il duplice scopo di facilitare l'apertura e di catalogare il contenuto:



Ho pensato di raccogliere ed ordinare nel Projects Organizer annotazioni, fotografie, ritagli di riviste...insomma tante idee sparse di lavori da realizzare, ma ovviamente esso può essere utilizzato per altri scopi: come raccoglitore per ricette di cucina, per fatture e ricevute, per esami medici, per memorabilia...e di conseguenza le tabs saranno indicizzate a seconda dell'argomento.

Per facilitare l'individuazione del contenuto, sul dorso esterno del faldone sono predisposte apposite etichette da personalizzare:



Completano la struttura un paio di notes per appunti (anch'essi totalmente handmade!) e una matitina tenuta in sede da una clips colorata:



Sia per rimanere in stile arte povera che per rendere più pratico l'uso del Projects Organizer, anche le decorazioni devono apparire sobrie ed essenziali: qualche bottone...



...Elementi in legno, che fanno tanto shabby chic ma che possono essere frutto di recupero, come questo fiore "reciso" da un anello per tende:



E quella piccola tags marrone con il decoro dorato...avete già capito da dove arriva? ;-)



Che ne dite allora del progetto di questo corso? Vi piace? Spero quindi di vedervi Sabato 20 Giugno 2015 da Think Pastel per realizzarlo insieme!


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