30/01/11

Big Shot, il pezzo grosso delle fustellatrici

Rappresenta il sogno proibito di molte scrappers questa macchina fustellatrice della Sizzix il cui nome, tradotto letteralmente dall'inglese, significa appunto colpo grosso o anche, in senso figurato, pezzo grosso.
In effetti ha un aspetto imponente: grossa, pesante, carrozzata di nero, incute una certa reverenza, nonostante i tentativi d'ingentilirla con le finiture rosa delle maniglie e qualche strass applicato qua e là.







Anche il prezzo, che si aggira sul centinaio di Euro, contribuisce a renderla una presenza importante nell'attrezzatura di qualsiasi hobbista, soprattutto se si tiene conto che, che per funzionare, necessita di una serie di accessori acquistabili a parte che ne fanno lievitare notevolmente i costi...ecco perchè, per molte di noi, la Big Shot continua ad essere un sogno proibito!




Ma è davvero utile? A cosa serve, in pratica, e come funziona? Vediamo di conoscerla meglio e di valutare se vale la pena di far diventare il sogno realtà!

Prima di tutto: a cosa serve? La Big Shot si usa per ritagliare sagome di varia forma e dimensione per i nostri lavori di scrapbooking e cardmaking...scommetto che state già pensando: -Tutto qui?! E' la stessa funzione delle punches!- Vero, ma rispetto alle punches la Big Shot ha una dote in più, la potenza, che le permette non solo di ottenere forme molto più grandi di quelle prodotte con le tradizionali fustellatrici a pulsante o a leva, ma anche di tagliare materiali "difficili" o ad alto spessore come stoffa, cartone compresso, lamina metallica, sughero, gomma crepla, feltro, materiali che le normali punches non riescono nemmeno a scalfire.




Un'altra caratteristica della Big Shot che, a mio avviso, non viene adeguatamente messa in risalto, è la capacità di embossare carta, cartoncino e lamina metallica sia con le Textures specifiche che persino con materiali improvvisati come spille, graffette, monete...per una come me, pioniera dell'embossing made in Italy ;-) è una possibilità esaltante che basterebbe da sola a giustificare l'acquisto della macchina: in una passata di pochi secondi si ottiene infatti lo stesso risultato che con lo stilo da rilievo o con l'attrezzo per textures della Fiskars richiederebbe parecchi minuti e un notevole impegno manuale!






Ora che sappiamo a cosa serve, vediamo come funziona la Big Shot. Il principio è lo stesso delle fustelle industriali: il materiale da tagliare o embossare viene appoggiato su apposite mascherine e fatto passare, girando la manovella della macchina, sotto un rullo d'acciaio che lo comprime contro la mascherina ottenendo il taglio o la texture...e poichè un'immagine vale più di mille parole, guardate questo video per aver chiaro il movimento:







L'esperienza c'insegna che non esiste l'attrezzo perfetto che abbia solo pregi e nessun difetto e la Big Shot naturalmente non fa eccezione, tuttavia l'unico difetto concreto che si riesce a trovarle non è legato alla funzionalità ma...ai costi di mantenimento! Essa viene infatti venduta in una confezione che comprende solo la macchina e la piattaforma di taglio, per renderla operativa occorre acquistare almeno qualche fustella e, volendo, anche i Textures Plates...d'altra parte comprereste un'automobile per poi lasciarla senza benzina?!
Così l'investimento iniziale per dotarsi di questa prestigiosa compagna di lavoro diviene considerevole e scoraggia la maggior parte delle hobbiste normali ad affrontarlo.....le hobbiste normali, certo...ma le decomaliache come noi? Possiamo fare a meno di un simile attrezzo? Naturalmente no.
E' così che mi sono impegnata in un ingegnoso piano di sfinimento psicologico nei confronti degli altri membri della famiglia finchè a Natale sono crollati e me l'hanno regalata! ;-) Prossimamente su questa Guida il resoconto delle sperimentazioni con la Big Shot...

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07/01/11

Il cartone compresso

Quando si parla di cartone si intende genericamente quel materiale cartaceo con grammatura superiore ai 220 gr/mq che, grazie alla sua robustezza, economicità e maneggevolezza è prevalentemente impiegato nell'industria dell'imballaggio:




La notevole consistenza ne rende poco agevole il taglio e la piegatura manuale, tuttavia è un materiale molto usato nel papercraft che ne sfrutta la solidità per creare strutture di base e l'alto spessore per dare volume ai progetti.
Dal punto di vista classificativo esistono vari tipi di cartone ma quelli che vale la pena di menzionare ai fini del nostro hobby sono due: il cartone compresso, che vediamo ora, ed il cartone ondulato, del quale parleremo in un prossimo articolo.

Il cartone compresso è ottenuto dalla macinatura di materiale cartaceo riciclato alla quale viene aggiunto un composto chimico con effetto legante: il risultato è un cartone di spessore variabile e di colore avana o grigio che ha molteplici impieghi, sia in campo artistico che artigianale.

E'utilizzato nel cartonaggio come base strutturale e nello scrapbooking per la realizzazione di elementi decorativi, le ben note Chipboards:


Il cartone compresso è disponibile allo stato grezzo, come negli esempi precedenti, e può essere decorato a piacere oppure lo si trova già rivestito, su una o entrambe le superfici, di uno strato di carta bianca o colorata:



Oltre agli abbellimenti di forma varia esistono in commercio anche molti mini album sagomati da decorare con le tecniche di scrapbooking:



I colori più adatti da usare sul cartone compresso sono quelli asciutti, come pastelli a cera e matite colorate, oppure densi e pastosi, come gli acrilici in tubetto, meglio se usati non diluiti perchè questo materiale si comporta come una spugna che assorbe l'umidità del colore alterandone la resa. Per i pennarelli non c'è una regola sicura, meglio fare delle prove su una piccola porzione: generalmente i markers sono quelli che tengono meglio senza sbavare.
Per quanto riguarda gli adesivi, visto il peso e la consistenza del cartone compresso, sono indicate le colle dense e tenaci tipo Bostik oppure il biadesivo.

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