18/04/10

Il biglietto tutto in uno

Se facessimo un sondaggio fra gli appassionati del cardmaking per capire qual'è la fase del lavoro che più spesso trascurano, cosa scopriremmo secondo voi?

Io sono pronta a scommettere che per la maggior parte di loro l'elemento meno appetibile da realizzare resti sempre la busta.
Un po' perchè il meglio dell'energia creativa viene profusa nella produzione del biglietto e un po' perchè -lo sappiamo tutti!- il tempo è tiranno e non sempre ne abbiamo a sufficienza per corredare di una busta coordinata la card che abbiamo realizzato all'ultimo minuto per il compleanno di un'amica o per il matrimonio di una collega.

E va a finire che il nostro sudato progetto viene consegnato così com'è, senza incartarlo, o -peggio!- viene mortificato chiudendolo in una busta commerciale bianca che più-anonima-di-così-non-si-potrebbe!


Non disperate, amiche frettolose e superimpegnate, perchè il simpatico biglietto d'auguri che vi mostro oggi risolve i nostri problemi, infatti richiudendosi diventa....la busta di sè stesso e faremo bella figura in metà tempo! ;-)


Ecco quello che ho realizzato io per gli auguri ad un neo-laureato, lo vedete prima chiuso e poi parzialmente aperto:





Ecco come si mostra quando è aperto del tutto:





Ed infine i particolari: le tags (dove va scritto il nome del "dottore") e il simpatico timbro acquarellato:





Come si realizza il biglietto? Io ho seguito il video-tutorial sottostante, ma se cercate su Youtube ne troverete molti altri similari.



Ah, quasi dimenticavo: tutti i materiali impiegati mi sono stati forniti, come sempre, da Think Pastel ;-)



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05/04/10

Quei pastrocchi chiamati arte...

Il piacere di raccontarsi, di parlare di sè stessi e delle proprie esperienze, è insito nella natura umana. Le signorine del secolo scorso affidavano i loro pensieri ad un diario segreto e lo arricchivano con ricordi materici come fiori secchi, ciocche di capelli, pizzi e nastri.

I viaggiatori dell'Ottocento, non potendo contare sul supporto fotografico, riempivano tacquini di viaggio di informazioni e schizzi dei luoghi visitati...e, ai tempi nostri, che cos'è in fondo un blog se non un diario in digitale per l'espressione e la condivisione del proprio vissuto quotidiano?
Eppure, ancor oggi, la voglia di fermare sulla carta pensieri ed emozioni non è passata, tutt'altro!

Provate a digitare in un motore di ricerca le parole chiave art journal e vi si aprirà la strada verso un incredibile mondo tutto da scoprire!


I coloratissimi art yournal di Teesha Moore:




Ma che cos'è un art journal? Letteralmente si potrebbe tradurre come "diario artistico" ma non bisogna lasciarsi fuorviare dalle apparenze, in realtà questi lavori ben poco hanno a che fare con l'arte, intesa nella sua concezione classica...


Piacciono a tutti: ai ragazzini come agli adulti, agli studenti come ai professionisti, alle donne come agli uomini.
E altrettanto vari sono i materiali e le tecniche impiegati per realizzarli: dagli acquerelli agli inchiostri, dal collage al cucito, dagli scarabocchi a mano libera allo stamping...anzi, si può affermare che gli art journal per eccellenza sono proprio quelli che mettono insieme, nella stessa pagina, tutti questi mezzi espressivi, ovvero la cosiddetta tecnica mixed media.






Girovagando su Youtube, ne troviamo molti di questi video-tutorials e possiamo assistere alla realizzazione filmata, al work in progress, di queste opere, vediamo così il sovrapporsi di strati su strati (chiamati layers) di costituenti diversi: una passata di gesso acrilico, poi il primo colore di fondo, poi una mascheratura con nastro adesivo, poi un altro colore, poi l'asportazione del nastro adesivo, poi un terzo colore, poi gli schiribizzi a penna o a pastello, subito bagnati con acqua perchè si sfumino, poi l'incollaggio di figure ritagliate dai giornali, poi le scritte a pennarello, poi ancora colore, colore, colore.......insomma degli incredibili guazzabugli dei quali, una volta terminati, non è più possibile risalire alla tecnica con cui sono stati fatti!





Però guardateli questi "pastrocchi", cercateli ed esaminateli con cura.....e per quanti ne potrete trovare scoprirete che non ce n'è uno uguale all'altro...

E in questo sta il loro fascino. ;-)


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