28/04/13

Lo scrigno mascherato

Un cassettino segreto per custodire gioielli, memorabilia ed altre piccole cose...e perchè nessuno lo trovi basterà nasconderlo in un pacco di vecchia corrispondenza!

Ecco una simpatica idea, da tenere sulla scrivania o da utilizzare come confezione regalo, che, sfruttando delle semplici buste colorate e ritagli di cartone da imballaggio, ci porta a realizzare un oggetto originale, apparentemente un pacchetto di lettere sgualcite, che nasconde al suo interno un vano in cui raccogliere oggetti di piccole dimensioni.

E' un progetto di Michelle Wedermayer, che ce lo spiega in un video diviso in tre parti.
Ecco la prima parte:



La seconda parte:



Ed infine la terza parte:



Come avete visto i passaggi sono molto semplici ma il risultato finale è davvero bello: le buste sovrapposte non farebbero mai sospettare il loro contenuto!

E' un'idea da sfruttare per nascondere articoli da regalo di formato ridotto, pensate ad esempio alle confezioni di oreficeria: in genere il pacchetto tradisce la provenienza e fa già immaginare il contenuto, quindi perchè non mascherarlo per pregustare la sorpresa di chi lo riceverà?
E se in questi tempi di crisi è meno consueto regalare gioielli, è tuttavia innegabile che una presentazione di questo genere rivaluterà anche il più umile dei manufatti di bigiotteria!

Se poi l'oggetto da nascondere è di maggiori dimensioni si può sempre ricorrere a buste di formato più grande...insomma, direi che vale la pena di annotarsi l'idea in vista di un prossimo utilizzo! ;-)



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21/04/13

Pop up fioriti

Sono la moda del momento: biglietti che aprendosi fanno emergere un mazzo di fiori colorati. In Rete ne troverete vari esempi: è come se le crafters di tutto il mondo si fossero passate parola per collaborare fra loro a realizzare un virtuale giardino di carta colorata!

Qualche tempo fa vi avevo già segnalato un tutorial per realizzare questi biglietti di auguri e girovagando su Internet ne incontrerete molti altri.
Ecco, ad esempio, le varie interpretazioni di questo modello che ho trovato nel blog Extreme Cards:



Anche se l'aspetto di ciascuna card è diverso, la struttura di base è sempre la stessa e la realizzazione è molto più semplice di quanto non sembri.
Non ne siete convinti? Sono pronta a dimostrarvelo: il prossimo 4 Maggio terrò un corso sull'argomento presso Think Pastel, il negozio di Scrapbooking e Card Making di Rho (MI) e vi rimando a loro per informazioni ed iscrizioni.
Realizzeremo pop up fioriti di vari colori e formati, pronti da regalare per la successiva Festa della Mamma o da tenere in serbo per il compleanno di una persona cara. Ecco il video di esempio:



Mi piacerebbe pensare che possiate partecipare tutti voi che seguite la mia Guida...ma poichè i posti disponibili sono limitati so che potrò vedere solo quelli che saranno rapidi a prenotare! ;-)



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14/04/13

Rilegare in casa...

...con anelli e spirali, ovvero con i sistemi di rilegatura privilegiati dallo scrapbooking che mira ad un risultato che sia, oltre che pratico e comodo, anche e soprattutto di gradevole effetto decorativo.

Abbiamo già visto in un precedente articolo come sia possibile rilegare in casa pagine di varie dimensioni con la tecnica delle cuciture, un procedimento che si presta alla creazione di libri con pagine dal formato fra loro uniforme, da impiegare come art journals, glue books o mini album.
Quando però l'esigenza è quella di tenere unite pagine di formato differente o con spessore elevato (ad esempio in cartone compresso) è necessario ricorrere ad altri metodi di rilegatura, meno discreti ma più versatili.

Il sistema più facile da mettere in pratica, sia per l'esecuzione che per il reperimento dei materiali necessari, è sicuramente quello degli anelli apribili:



Essi si aprono e si chiudono con la semplice pressione delle dita e tutto ciò che dobbiamo fare è solo predisporre dei fori adeguati sulle pagine da rilegare insieme:



La semplicità della realizzazione è però penalizzata da un risultato finale poco pratico: le pagine faticano un po' ad essere girate e spesso "inciampano" nella cerniera dell'anello metallico. E' un sistema che può essere impiegato con successo quasi esclusivamente per pagine di piccolo formato che possano essere tenute insieme da uno o due anelli. Se il progetto è più complesso meglio rivolgersi ad altri metodi.

Le spirali metalliche le conoscono bene tutti quanti e non solo chi si dedica al papercraft, perchè sono uno dei sistemi di rilegatura industriali più comuni: quaderni, agende, calendari, libri, cataloghi...a chi non è mai capitato di averne per le mani qualcuno?!



Se rilegate con le spirali le pagine sono tenute insieme con precisione, girano perfettamente e si aprono addirittura a 360 gradi facilitandoci la scrittura e la lettura del volume. Le spirali possono inoltre acquisire anche funzione decorativa perchè sono disponibili in colori diversi, che si possono adattare al singolo progetto.



L'unico grosso svantaggio di questo sistema è la necessità di dotarsi di appositi attrezzi per la sua realizzazione: ci servirà una macchina per forare con precisione e regolarità le pagine da rilegare e per chiudere su di esse la spirale, ci serviranno attrezzi per tagliare le spirali e naturalmente ci serviranno le spirali stesse...insomma dovremo investire parecchie risorse se vorremo dotarci di tutto ciò che serve per mettere in pratica questo metodo di rilegatura! Però occorre ammettere che i risultati che si possono ottenere sono notevoli e ci ripagheranno dell'impegno profuso.

Chi lavora in uffici particolarmente forniti probabilmente avrà già avuto modo di vedere all'opera macchine rilegatrici come queste:



Sono robuste ed efficienti e possono rilegare anche volumi di un certo spessore nei formati standard A3 e A4, per contro sono piuttosto costose, parecchio ingombranti e, privilegiando la funzionalità del risultato, poco si curano del suo impatto estetico.

Ecco perchè chi si dedica alla rilegatura amatoriale come complemento della propria attività creativa ha accolto con molto favore, già da qualche anno a questa parte, la messa in commercio di macchine rilegatrici pensate appositamente per il crafting, meno costose e più maneggevoli, che, nulla togliendo alla praticità del prodotto finale, ne curano anche i dettagli prettamente decorativi. E' così possibile rilegare fogli di misura non standardizzata con spirali di vario colore e con risultati quanto mai diversificati.

La più famosa tra le macchine rilegatrici per il papercraft è senz'altro la Bind-it-all di Zutter:



Una notorietà dovuta solo in parte al prestigio del marchio e che si è consolidata grazie alle ampie prove di solidità, efficienza e versalità che questa macchina ha mostrato sul campo...vi stuzzica l'idea di conoscerla meglio? Allora non perdetevi i prossimi articoli di questa Guida perchè torneremo sicuramente sull'argomento! ;-)



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07/04/13

Gratta e vinci...una card!

Una simpatica soluzione per riprodurre sulle nostre card l'effetto dei biglietti gratta e vinci della lotteria. In palio però non ci sono soldi ma qualcosa di più prezioso: gli auguri affettuosi che solo le cards fatte a mano possono trasmettere!

I biglietti gratta e vinci li conosciamo bene perchè da molto tempo imperversano in edicole e tabaccherie e probabilmente a tutti noi, prima o poi, è capitato di acquistarne qualcuno...come resistere infatti alla tentazione di sfregare via la patina dorata o argentata -colori scelti apposta per suscitare l'illusione di metalli preziosi!- per scoprire se la sorte ci ha baciato in fronte?

La tecnica che vi segnalo oggi, scoperta grazie ad una favolosa card che mi ha regalato Stella, si propone appunto di ricreare su un biglietto beneaugurale l'avvincente aspettativa suscitata dall'ignorare cos'è celato sotto la velatura e, pur essendo semplice da mettere in pratica, vi regalerà un successo strepitoso presso chiunque riceverà la vostra card!

La mistura "magica" per realizzare il gratta e vinci è formata da due parti di colore acrilico metallizzato e da una parte di comune detersivo per stoviglie, e va stesa in 2-3 passaggi lasciando asciugare tra una mano e l'altra.
Ecco l'interpretazione di Dawn Griffith:



Al posto della pellicola adesiva potrete usare il comune nastro adesivo trasparente con altezza di 4-5 cm.reperibile in cartoleria o in colorificio, il suo scopo è quello di isolare la carta su cui è stampata la scritta formando una protezione laminata sulla quale il colore aderisce ma dalla quale può essere grattato via con lo strofinamento.

Un'altra applicazione molto simpatica è quella sulle fotografie, osservate:



Una bella idea, vero?! Che cosa ne dite, ci proviamo anche noi? ;-)



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