27/01/13

Quando l'adesivo è di troppo...

In quasi tutti i lavori di papercraft si rende prima o poi necessario l'uso di un adesivo per tenere insieme le varie parti di un progetto e scegliere l'incollante adatto è uno dei primi passi verso la riuscita dell'opera. Ma cosa può capitare se invece si scieglie la colla sbagliata o, se pure fosse quella giusta, se la si applica nel modo sbagliato?

Nel primo caso è probabile che i pezzi incollati dopo qualche tempo si stacchino, lasciando tracce di adesivo sulla carta, nel secondo caso la colla potrebbe debordare oltre la sagoma incollata rimanendo a vista e sporcando il lavoro. In entrambe le situazioni si rende quindi necessaria un'azione di pulitura dei residui di adesivo...come fare?

Un metodo vecchissimo ma ancora efficace è quello dello scotch: si taglia un pezzetto di scotch e lo si applica sulla macchia di adesivo premendolo bene, poi lo si solleva via con uno strappo e si ripete l'operazione sino a quando tutto l'adesivo è stato eliminato.
Questo sistema funziona bene solo sulle carte liscie e resistenti, su quelle porose o leggere lo scotch si attacca tenacemente e strappandolo via rischieremmo di rompere la carta!

Per fortuna le aziende produttrici di articoli per il crafting riescono sempre a stupirci con nuove trovate risolvi-problema e così EKsuccess ci propone la gomma rimuovi-adesivo:



Devo ammettere che ero un po' scettica sulla sua reale efficacia ma ho dovuto ricredermi: funziona davvero! L'importante è però di non usarla come faremmo con una normale gomma con movimenti avanti-indietro perchè in questo modo l'adesivo si spiaccica -se mi passate il termine!- ancor di più sul foglio. Il metodo giusto è quello di strofinare dal contorno della macchia verso il suo centro: vedrete che a poco a poco i residui di adesivo si spostano e si addensano verso il centro costituendo via via una piccola massa compatta che alla fine si stacca.
E' un sistema efficacie anche su carta molto sottile: l'ho provato sui comuni fogli di carta per fotocopie e si sono ripuliti senza rovinarsi.

Un altro metodo, che ho usato parecchio prima di scoprire la gomma rimuovi-adesivo, lo si mette in pratica con la gomma elettrica, questo aggeggino colorato che funziona a batterie:



Sembra un gadget per bambini, vero?! Eppure anche questo piccolo attrezzo è molto utile: la sua funzione primaria è quella di cancellare i segni a matita e riesce a farlo anche in maniera molto dettagliata grazie alla ridotta superficie d'azione.
Viene utilizzata anche in aerografia dove se ne sfrutta l'azione finemente abrasiva per eliminare tracce di colore.
In più, come detto prima, ha anche la capacità secondaria (non prevista dal produttore!) di rimuovere i residui di adesivo.
Funziona su tutti i tipi di carta ma se la usate su carta sottile abbiate l'accortezza di tenerla ben tesa per evitare che si stropicci a causa dell'azione energica della gomma.

Oltre all'errore vero e proprio nell'incollaggio, credo che una delle situazioni più frequenti in cui capita di avere la necessità di rimuovere residui di adesivo sia quella del "ripensamento": dopo aver incollato un abbellimento su una card o su un layout ci accorgiamo che non ci piace in quella posizione e cerchiamo di toglierlo...il più delle volte l'abbellimento si rompe o si rovina e la carta sottostante resta sporca di colla. :-(

In questi casi sarebbe più opportuno prevenire piuttosto che reprimere: se non siamo sicuri della collocazione di un pezzo forse è meglio tenerlo in posizione provvisoriamente con un adesivo riposizionabile.
Ne troverete in commercio di vari tipi, che esplicano la loro utilità in situazioni diverse: c'è ad esempio la colla stick di Dovecraft che è solo temporaneamente riposizionabile ed è l'ideale nei lavori che richiedono precisione perchè permette di staccare e riattaccare un pezzo più volte permettendoci di collocarlo nella giusta posizione.



Questa colla rimane riposizionabile solo entro un periodo limitato, una manciata di minuti, trascorsi i quali si asciuga e diviene permanente.

Una colla che invece resta sempre riposizionabile, anche a distanza di molto tempo è la colla roller Easy Fix di Dovecraft:



Questo tipo di adesivo è molto utile quando si studia il progetto di una card o di una pagina di scrapbooking: potremo infatti posizionare tutti i vari elementi (anche le fotografie, perchè l'adesivo è acid free) fino a trovare la disposizione che più ci soddisfa, quindi passeremo all'incollaggio definitivo con una colla permanente.

Per concludere l'argomento non posso non citare una vera sfiziosità che piacerà sicuramente alle crafters più raffinate, ;-) le forbici non stick:



Cos'hanno di speciale? Osservate le lame: sono realizzate con un materiale molto simile a quello delle padelle antiaderenti...e infatti la loro utilità sta nel fatto che permettono di tagliare qualsiasi tipo di nastro adesivo senza che esso vi si incolli sopra, come invece farebbe con le forbici comuni...non è una goduria?! ;-))



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20/01/13

Gioielli di carta

Sono economici, facili da realizzare, belli da vedere e riscattano la povertà dei materiali di cui sono costituiti grazie all'innegabile unicità che rende preziose le cose fatte a mano.

Collane, bracciali, orecchini, anelli, spille, pendenti....con un po' di pazienza e con qualche ritaglio di carta, anche di riciclo, potremo crearci in proprio un completo assortimento di bijoux. Ne dubitate? Sono sicura che vi ricrederete dopo aver visionato i progetti di papercaft che vi propongo oggi!

Osservate, ad esempio, queste collane:



Carine, vero? Sono tutte composte da perline di carta, realizzate come viene mostrato in questo video:



Modificando la sagoma delle striscioline di carta si possono poi ottenere perline di forma diversa:



E che ve ne pare di queste piastrine realizzate con delle chipboards e i Perfect Pearls dall'eclettica Dyan Reaveley?



Invece delle chipboards potremmo anche usare delle forme intagliate nel cartone compresso (ad esempio quello ottenuto recuperando il fondo dei block notes) per realizzare con questa tecnica pendenti molto originali!

Non mancano poi, anche in questo campo, i progetti di origami, guardate in questo video come si possono realizzare un paio di orecchini con i post-it colorati:



E c'è anche chi si diverte a creare braccialetti con le carte di caramella:



Insomma il settore dei bijoux di carta è un mondo tutto da scoprire, val la pena di farci un giro se ci piace distinguerci con gioielli originali ma economicissimi!



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13/01/13

L'embossing a caldo

Il termine inglese embossing, come si è già detto, indica genericamente la produzione di uno sbalzo su carta o su altri materiali mediante l'uso di particolari metodiche. In un precedente articolo abbiamo preso in considerazione l'embossing a secco o dry embossing, oggi parliamo invece dell'embossing a caldo o heat embossing ovvero della realizzazione di un rilievo grazie all'impiego di una particolare tecnica di stamping.

I materiali e l'attrezzatura necessari, oltre ai timbri e ai tamponi d'inchiostro che sicuramente già avete, sono essenzialmente due: le poveri da rilievo o embossing powders e l'embosser o heat gun.
Le embossing powders sono polverine che, sottoposte ad una fonte di aria calda, si gonfiano e formano il rilievo. Se ne trovano in commercio di varie marche che presentano caratteristiche differenti sia per gamma di colori disponibili che per finezza di macinatura.



L'embosser è un attrezzo azionato elettricamente che è in grado di produrre aria calda:



Anche se apparentemente funziona come un asciugacapelli, l'embosser se ne differenzia perchè l'aria che ne esce è molto calda ma a bassa velocità così da evitare il rischio di soffiare via la polvere invece di farla gonfiare.

Per realizzare la tecnica dell'embossing a caldo i passi da seguire sono sostanzialmente tre:
- Timbrare la carta con il timbro desiderato
- Cospargere la timbrata con la polverina da embossing, eliminandone l'eccesso (che può comunque essere recuperato rimettendolo nel contenitore)
- Gonfiare la polvere con l'embosser

A titolo esplicativo ho scelto questo video promozionale dell'azienda inglese Docraft perchè è ottimamente inquadrato il terzo e fondamentale passaggio, quello in cui la polvere, sotto l'effetto del calore, cambia aspetto e consistenza, osservate:



Importante per la riuscita delle tecniche di embossing a caldo è la scelta del tampone per timbri, tant'è vero che ne esiste un tipo specifico creato apposta per questa applicazione:



Il tampone per embossing è imbevuto di un inchiostro trasparente (Clear) o leggermente colorato (Tinted) che si comporta come un collante in grado di trattenere sulla carta la polvere da embossing che verrà successivamente gonfiata con l'heat gun.

Al posto del tampone per embossing viene spesso usato il VersaMark, anch'esso imbevuto d'inchiostro trasparente, che è solitamente impiegato nello stamping di filigrane tono-su-tono.



Se l'avete già in casa usatelo pure ma se volete acquistare un tampone per impiegarlo solo nelle tecniche di di embossing vi conviene orientarvi verso un tampone specifico e lasciar perdere il VersaMark che è sicuramente più costoso.

In alternativa a questi due prodotti possono poi essere utilizzati anche i normali tamponi per timbri colorati avendo l'accortezza di scegliere tra quelli ad asciugatura lenta, come ad esempio i Distress di Ranger, o molto umidi e collosi come i Pigment Ink di Dovecraft.



E le polveri? Anche qui le possibilità di scelta sono molto ampie ed un prima distinzione che possiamo fare è tra le polveri trasparenti e quelle colorate.
La polvere trasparente o clear powder può essere utilizzata insieme ad un tampone per timbri ad inchiostro pigmentato per ottenere uno stamping colorato e in rilievo oppure può essere impiegata insieme al tampone da embossing per ottenere un effetto di lucidatura in rilievo. Da notare che la polverina si presenta di colore bianco e diventa trasparente solo dopo che è stata scaldata con l'embosser.



Le polveri colorate possono essere utilizzate sia con il tampone per embossing che con i tamponi colorati indifferentemente perchè sono molto coprenti e di solito nascondono il colore dell'inchiostro, inoltre esse possono produrre un effetto lucido o glossy (il più delle volte) oppure opaco o mat.

Anche l'effetto coprente può essere diverso da polvere a polvere, ad esempio ci sono polveri totalmente coprenti ed altre semicoprenti che danno alla timbrata un effetto simile al gesso:



Infine non dimentichiamo che esistono polveri particolari con effetto glitterato o perlato, polveri ad effetto metallizzato e polveri olografiche con effetto iridescente multicolore.



Come vedete le opportunità di variazione sul tema sono molte ed i risultati che si possono ottenere combinando fra loro inchiostri e polveri sono infinite e meritano sicuramente un ulteriore approfondimento.
Non mancate quindi di seguire questa Guida perchè prossimamente torneremo ancora sull'argomento! ;-)



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06/01/13

Nastri protagonisti

L'impiego dei nastri nei lavori di papercraft è abbastanza comune: essi vengono di solito utilizzati a scopo di decorazione e rifinitura sia nei biglietti di auguri che sulle pagine di scrapbooking perchè possono aggiungere quel tocco in più che mancava al completamento dell'opera.

Ci sono casi però in cui l'uso dei nastri è così intensivo da fa perdere loro il significato di semplice abbellimento aggiuntivo e da farli diventare addirittura i protagonisti di tutto il progetto. E' il caso illustrato nei video che vi propongo oggi dove vengono mostrati due metodi di applicazione dei nastri per ottenere trecce o ghirlande così voluminose e spettacolari da bastare da sole a giustificare la card.

Nel primo video vediamo come si può ottenere una treccia decorativa con un paio di nastri montati su un'anima in cartoncino:



Nel secondo video i nastri vengono intrecciati con una tecnica molto particolare, che li trasforma in strisce ornamentali utilizzabili già così oppure convertendole in ghirlande:



Forse non a tutti piacciono queste decorazioni un po' vistose ed appariscenti però occorre ammettere che hanno un impatto visivo notevole e sono abbastanza originali...e poi ogni tanto bisogna pur concedersi il lusso di esagerare! ;-)



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