29/12/11

Big Shot, macchina per timbri

Della versatilità della Big Shot avrete sicuramente già sentito parlare ma che essa si possa trasformare in una macchina per fabbricare timbri ve lo aveva mai detto nessuno?

Ebbene ve lo dico io ora! Le persone fortunate che possiedono una Big Shot hanno la possibilità di utilizzarla anche per fabbricarsi in proprio timbri personalizzati, unici ed inimitabili, con i quali decorare i propri lavori!
Per fare ciò avrete bisogno, oltre naturalmente della Big Shot, di qualche fustella ad alto spessore e di un materiale che troverete in vendita in cartoleria, l'Adigraf.
Si tratta di un prodotto che esiste da molti anni...pensate che si usava già quando frequentavo io la scuola elementare (preistoria!) ed è costituito da lastre di materiale gommoso, morbido e di colore verde smeraldo, con una superficie anteriore liscia e la posteriore tramata:





L'Adigraf rappresenta la versione hobbistica delle lastre da incisione in linoleum rispetto alle quali è più morbido e più facile da lavorare, tant'è vero che viene impiegato persino nelle attività didattiche della scuola primaria.
Per inciderlo si utilizzano speciali pennini intercambiabili, disponibili in varie misure, che si montano su un'apposita impugnatura:





Una volta inciso il disegno sulla lastrina di Adigraf si passa all'inchiostratura applicando il colore mediante uno specifico rullo:





La Fila, l'azienda produttrice dell'Adigraf, commercializza inchiostri in tubetto adatti allo scopo ma lo stesso risultato (se non addirittura migliore!) si ottiene con i tamponi per timbri, sia quelli a pigmento come i Pigment Ink di Tsukineko o di Dovecraft, sia quelli idrosolubili come i Distress Ink di Ranger:





...Ma cosa c'entra in tutto ciò la Big Shot? C'entra eccome, e vi spiego il perchè...
Chi ha già provato ad incidere l'Adigraf sa quanto sia facile l'operazione...però, diciamocelo, non tutti siamo abbastanza abili nel disegno a mano libera e comunque, anche quando abbiamo un modello da seguire, il tempo e la pazienza richiesti non si conciliano con la fretta di ottenere il risultato...
E' qui che entra in gioco la Big Shot: utilizzando le fustelle ad alto spessore, come le Originals, le Bigz e le Movers & Shapers, si può intagliare la lastra di Adigraf in modo facile, veloce, preciso e senza possibilità d'errore!
Si ottengono così timbri personalizzati della stessa forma della sagoma fustellata:





Eventualmente si possono aggiungere particolari e rifinire i timbri con l'aiuto dei pennini da incisione:





I timbri così prodotti si usano montandoli su blocchi acrilici come i timbri in gomma unmounted, con l'aiuto del Tack'n Peel o di un po' di colla a nastro riposizionabile.
Si possono inchiostrare su entrambe le superfici e si realizzeranno quindi effetti diversi a seconda che si usi la parte liscia o tramata del materiale:





Se invece applicheremo l'inchiostro sul timbro con tamponi di colori diversi, magari con l'aiuto di una spugnetta a dito o di un cotton-fioc, potremo realizzare stampate multicolore come queste:





Insomma anche nel settore dello stamping la Big Shot si dimostra una preziosa collaboratrice! ;-)




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18/12/11

L'albero di natale

Un biglietto d'auguri tridimensionale per celebrare la più tradizionale delle feste con originalità ed allegria.

In questo periodo dell'anno e già da qualche settimana i siti dedicati al papercraft sono tutto un tripudio di lavori dedicati al Natale: layouts, cards, decorazioni per l'albero, scatoline...ed è difficile trovare qualche idea inedita o insolita in un ambito così sfruttato e tradizionalista.
Però il biglietto d'auguri che vi propongo oggi, pur nella sua semplicità, mi sembra abbastanza originale da permettergli (e da permetterci!) di distinguersi dagli altri.
Guardate il video:





Che ne dite? A me sembra una card piuttosto singolare, pur utilizzando uno dei simboli più tipici del Natale com'è appunto l'albero di pino, inoltre questo progetto si presta ad essere impiegato anche per scopi diversi dal biglietto di auguri: immaginatelo ad esempio di misure ridotte e realizzato con colori diversi della cornice...potrebbe diventare un simpatico segnaposto per la tavola del cenone!
Insomma direi che vale sicuramente la pena di provare a farlo!




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11/12/11

I biadesivi con effetto 3D

Si applicano come i normali biadesivi ma, grazie al loro maggior spessore, aggiungono ai progetti di papercraft una qualità in più: l'effetto tridimensionale.

Per dare l'illusione ottica della tridimensionalità ai biglietti di auguri o alle pagine di scrapbooking si usano spesso decorazioni e carte disposte in strati sovrapposti, se però tra questi strati s'interpongono degli spessori l'aumento di volume non è illusorio ma reale: i componenti spessorati si staccano dal fondo e assumono miglior evidenza conferendo maggior movimento a tutto il progetto.


Poichè gli spessori inseriti sotto l'elemento da far risaltare restano nascosti, si potrebbe utilizzare allo scopo anche del cartone tagliato a pezzetti ed incollato con colla in stick o roller.
Era il sistema che si usava anni fa, prima che Internet ci aprisse gli occhi sulle infinite possibilità già pronte all'uso e certi prodotti li scopriva solo chi aveva occasione di fare un viaggio all'estero.
Per fortuna oggi i biadesivi spessorati sono facilmente reperibili anche da noi, agevolandoci di molto il lavoro!
Essi sono disponibili in una grande varietà di forme, spessori e misure così che potremo scegliere di volta in volta quello più adatto al progetto che stiamo sviluppando:


I biadesivi spessorati più comuni sono costituiti da un materiale bianco e morbido al tatto (in inglese si definisce foam=schiuma) rivestito su entrambe le superfici di colla, a sua volta coperta da un velo di carta protettiva.
Il formato più comune è quello in nastro che si trova di solito nei centri di bricolage, mentre nei negozi specializzati in materiali per scrapbooking potremo trovare anche i fogli di biadesivo prefustellati in tondini, quadratini e strisce, costituiti da materiale privo di acidi in modo da poter essere impiegato anche sulle fotografie.


Lo spessore può variare da 1 a 3-4 millimetri e se al momento dell'acquisto siamo indecisi su quale scegliere, ci conviene optare per quelli più sottili perchè potremo eventualmente usarli uno sopra l'altro in caso di bisogno.


Esistono poi anche biadesivi spessorati trasparenti che rappresentano una via di mezzo tra i classici biadesivi in nastro sottili e gli adesivi spessorati:





Infatti il loro spessore generalmente è di solo 1 millimetro e sono costituiti da un materiale adesivo trasparente così che ci possono essere utili in quei casi in cui l'elemento spessorato dovrà essere guardato da varie angolazioni (si pensi ad un biglietto d'auguri che passa di mano in mano) e il biadesivo in schiuma, bianco e voluminoso, sarebbe subito notato.




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04/12/11

Angoli suggestivi

Gli appassionati di scrapbooking conoscono probabilmente tutti gli accorgimenti per dare risalto alle fotografie ed ambientarle al meglio nella pagina di un album e sono consapevoli che il risultato finale e complessivo del lavoro è tanto più riuscito quanto più si mette cura nella scelta dei dettagli che lo compongono, anche i più minuti.

Sicuramente quindi avranno già utilizzato gli angoli fermafotografia, ovvero quei triangolini di carta adesivizzati sul retro che, posti ai quattro angoli di una fotografia, hanno il duplice scopo di mantenerla in posizione e di decorarla in modo discreto...


Forse un po' troppo discreto.


Eh sì, perchè gli angolini fermafoto reperibili in commercio sono tutti molto simili tra loro, si trovano in una gamma limitata di colori e di forme che spesso non si accompagnano allo stile dei nostri layouts.
Sembra incredibile che in un settore hobbistico, nel quale vengono proposti quasi quotidianamente dalle aziende specializzate nuovi prodotti, la scelta di questi piccoli particolari possa essere così limitata...eppure è così!
E allora che fare? Dovremmo rassegnarci ad usare ciò che troviamo nei negozi o, peggio, rinunciare del tutto a questi dettagli? Niente affatto! Se non riusciamo a trovare angolini già pronti che si adattino alla nostra pagina di scrapbooking possiamo crearceli da soli!


Non è difficile, ce lo dimostrano i due video che vi segnalo oggi: il primo ci spiega come realizzare angolini molto simili a quelli prodotti industrialmente ma con il vantaggio che potremo scegliere il colore e la fantasia della carta per abbinarli al nostro lavoro:





Nel secondo video ci viene mostrato come ottenere dei fermafotografia a fascia, più spettacolari:





Essi potranno diventare ancor più interessanti e decorativi se intaglieremo il margine della fascetta di carta con un perforatore per bordi.


Naturalmente entrambe le tecniche possono essere impiegate, oltre che per abbellire gli agoli delle fotografie, anche per decorare in maniera insolita qualsiasì rettangolo di carta, come potrebbe essere ad esempio il pannello centrale di una card.


In conclusione: questi video ci illustrano due accorgimenti molto semplici da mettere in pratica per ottenere angolini personalizzati e quindi perfettamente abbinabili al resto dell'opera, teniamoli presenti per tutte quelle occasioni in cui ci capiterà di voler dare risalto ad un elemento del progetto senza fatica e con poca spesa.



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27/11/11

Capolavori in miniatura

Piccole opere realizzate con grande pazienza, così si potrebbero definire le inchies, minuscole cards che mettono alla prova abilità manuale e...acutezza visiva!

Il termine inchy deriva da inch=pollice, che è l'unità per esprimere le lunghezze nel sistema di misura anglosassone: 1 pollice corrisponde a 2,54 cm. e le inchies sono appunto cards che misurano 1x1 pollici, ovvero circa 2,5x2,5 cm.

Esse possono venir realizzate impiegando tecniche e materiali diversi su una comune base in cartoncino poichè è la dimensione la caratteristica distintiva che le accomuna tutte.


So di persone che preferiscono dedicarsi alla produzione di cards e mini albums perchè temono sia troppo impegnativo affrontare una pagina di scrapbooking nella tipica misura 30x30 cm. - Non saprei come riempirla..._ si giustificano...

Con le inchies il problema è opposto ma non meno impegnativo: è difficile riuscire a far stare tutto ciò che si vorrebbe in uno spazio così limitato! ;-)
Un'inchy non è solo una dimostrazione di creatività ma anche di agilità manuale e di buona vista.

Osservate ad esempio questa inchy:





Ammettiamolo: quante di noi riuscirebbero ad eseguire un lavoro a maglia con due stuzzicadenti al posto degli aghi?!

E queste altre:





Immaginate che pazienza e che inventiva ci sono volute per realizzare oltre 40 inchies simili fra loro ma con dettagli e finiture diversi...

E che mi dite di questa:





Ci vuole una buona dose di creatività per trasformare un cruciverba in un lavoro artistico!


E si potrebbe continuare ancora per molto perchè di opere gradevoli in Rete se ne trovano tante...ma lascio a voi il piacere della scoperta, potrete partire dalle gallery che vi segnalo più oltre e, navigando da link in link, approfondire la conoscenza di un settore affascinante e particolarissimo del papercraft.

A quelli fra voi che non si accontentano di produrre qualcosa che sia semplicemente piacevole da vedere e da collezionare e che sono scettici sulle possibilità di applicazione di questa intrigante forma d'arte, segnalo infine un sito dove le inchies sono impiegate per realizzare cards ed altre opere "utili" come questa:





Combinando fra loro in vario modo questi quadratini di carta si possono ottenere un'infinità di cards diverse, alcune eleganti e raffinate come quella qui sopra, altre più semplici ed allegre ma tutte interessanti ed originali...che ne dite, non vale la pena di provarci anche noi?!




GALLERY


Art by the inch


Inchy by inch


All in an inch


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20/11/11

Tante idee da copiare

Mi capita spesso di trovare in Rete dei video-tutorials che illustrano passo a passo l'esecuzione di una card o di un layout. Solitamente non mi entusiasmano perchè credo che clonare l'opera di qualcun altro vanifichi la motivazione principale di chi si dedica al papercraft ovvero creare qualcosa di personalizzato.

Vi propongo infatti solo i progetti che illustrino tecniche particolari o che contengano spunti originali da mettere a frutto nei nostri lavori. Ecco perchè apprezzo molto i video di Jennifer McGuire: sono una fonte inesauribile di idee da sviluppare e da adattare ai nostri bisogni.


La card che è illustrata nel video seguente è sicuramente gradevole ma più che il risultato finale direi che sono interessanti i singoli passaggi, vediamoli insieme:





Molto decorativo e facile da realizzare è lo sfondo simil-acquerello della tag, ottenuto con tamponi di inchiostro Distress diluiti con acqua su una timbrata embossata con la povere trasparente.


Un'altra idea molto carina è quella di personalizzare i fiori di carta colorandone i bordi con i tamponi d'inchiostro o addirittura stampandoci sopra con un timbro, in questo caso si tratta di una scritta ma credo si possa ottenere un buon risultato anche con qualsiasi timbro a disegni minuti.


Trovo poi semplicemente geniale la trasformazione dei bottoni trasparenti: qui Jennifer usa la pagina di un dizionario ma immaginate lo stesso lavoro eseguito con le carte da scrapbooking...potremo ottenere bottoni coordinati per decorare i nostri layouts!


E che dire infine della trovata di tagliare i petali dei fiori per ottenere delle foglie? Sicuramente ci può tornare utile per utilizzare anche i fiori con colori innaturali come verde e marrone, che spesso si trovano nelle confezioni di fiori a tinte assortite.


Insomma di idee da copiare in questo video ce ne sono tante, facciamone tesoro per i nostri prossimi lavori! ;-)




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13/11/11

I biadesivi per il papercraft

Versatili e facili da usare i biadesi ci sono d'aiuto in molte situazioni...ma come scegliere quello più adatto al nostro progetto?

Quando si parla di nastro adesivo non occorre dare molte spiegazioni perchè la sua presenza ed il suo impiego sono così comuni nella nostra quotidianità che tutti sappiamo bene com'è fatto: si tratta di un nastro di materiale plastico o cartaceo sul quale è applicato uno strato di colla.
Esso è stato inventato nel 1930 da un tecnico della 3M e, commercializzato con il marchio Scotch, è diventato in breve così popolare che il suo nome è stato adottato come sinonimo di nastro adesivo.


Dalla sua evoluzione è nato il nastro biadesivo nel quale la colla è applicata su entrambe le superfici del nastro in modo che esso possa essere interposto tra i due strati di materiale da incollare risultando invisibile a lavoro ultimato.

Da questa idea iniziale è poi derivata tutta una serie di collanti che, pur conservando il principio di base, si differenziano nell'aspetto e nelle modalità d'applicazione così che appare inverosimile che appartengano tutti alla stessa categoria di colle!

Oggi prenderemo in esame i biadesivi sottili, in una prossima occasione conosceremo invece i biadesivi spessorati.


Il nastro biadesivo sottile si può presentare in vari formati:



Oltre a questo classico rotolo ad altezza variabile venduto nei centri di bricolage, il biadesivo a nastro è disponibile in un pratico dispenser a chiocciola reperibile in cartoleria e nei nuovi formati alti pochi millimetri che sono prerogativa dei negozi di hobbistica.



Il nastro biadesivo tradizionale, con altezza di 1-2 cm. ed oltre, ha una presa immediata e tenace che ci può tornare utile in tutti i casi in cui sia necessario incollare velocemente materiali relativamente pesanti come bottoni, grosse gemme, brads ed altri abbellimenti metallici o anche per tenere in posizione fogli di cartoncino di consistenza diversa, ad esempio per incollare su cartoncino liscio un foglio di cartone ondulato, che è molto decorativo ma ha l'antipatica tendenza ad arrotolarsi su sè stesso.



Il biadesivo in dispenser si presenta all'apparenza come una comune chiocciola di scotch, ha un'altezza di circa un centimetro ed è molto comodo da applicare. Oltre che per la carta, è molto utile per incollare i nastri di media altezza, la lamina metallica, i fiori e tutte gli abbellimenti di spessore sottile e peso poco consistente.






Il biadesivo extra-fine, alto solo 3 millimetri, può esserci d'aiuto in tutte quelle situazioni in cui i materiali da incollare sono sottili e diffici da maneggiare: striscioline di carta, nastrini, filati e cordicelle...etc. Essendo stato pensato principalmente per il crafting esso di solito è anche acid free.





D'invenzione più recente sono i biadesivi roller, nei quali il rotolo di adesivo è racchiuso in una custodia di materiale plastico trasparente e l'applicazione avviene facendo scorrere l'estremità del roller sulla superficie da incollare:



Gli adesivi in roller sono quanto di più pratico ci abbia fornito l'industria dei collanti negli ultimi anni: sono facili da applicare, non sporcano e non sono soggetti a sprechi; se a ciò si aggiunge che sono anche molto versatili si capisce come possano esserci utili nei nostri lavori di papercraft!

Con i biadesivi in roller possiamo infatti incollare carta e cartoncino, stoffa e nastro, fiori ed altre decorazioni leggere...insomma tutto ciò che ha peso e spessore contenuti.

In commercio esisto oggi anche biadesivi roller in cui il collante è privo di acidi, come questi della Dovecraft disponibili nella duplice versione con colla permanente o riposizionabile:




Essi possono essere impiegati quindi anche per incollare le fotografie senza rovinarle, sono perciò utilissimi per tutti i progetti di scrapbooking.


Per finire la carrellata sui biadesivi sottili non possiamo dimendicarci di menzionare i biadesivi a goccia, ovvero le colle rese famose dal marchio Glue Dots e disponibili su nastro di carta o in dispenser:




Si tratta, come s'intuisce dal nome, di tondini di colla a diametro variabile da 3 a 10 millimetri che servono per applicare tutte quegli abbellimenti di piccole dimensioni per i quali gli altri biadesivi sono troppo voluminosi: fiorellini, gemme, lustrini, fiocchetti e altre minuterie simili che altrimenti dovrebbero essere incollate con le colle liquide, allungando però i tempi di attesa per la finitura del lavoro.


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06/11/11

La card con il pizzo

Niente paura, nessuno vi chiederà di pagare una tangente per poter visionare questo articolo! Il "pizzo" in questione è quello di un centrino per dolci...

Quasi sicuramente vi sarà già capitato di utilizzare i centrini di carta, nati allo scopo di servire le torte, per realizzare qualche progetto di papercraft.
Essi sono infatti molto decorativi e possono riuscire, anche da soli, a risolvere il problema di come riempire lo sfondo di un lavoro; per di più sono facili da reperire in commercio, poco costosi e indubbiamente atossici, visto che vengono solitamente impiegati in campo alimentare.


Personalmente me ne sono fatta, nel corso del tempo, una bella scorta, di varie forme, colori e dimensoni e devo ammettere che mi hanno aiutata spesso a completare efficacemente qualche progetto di scrapbooking o cardmaking.


Ecco perchè quando mi sono imbattuta in questo video ne sono rimasta letteralmente affascinata: guardate infatti come, in pochi passaggi e con un modesto impiego di materiali, Ku-Ku riesce ad ottenere una card raffinata ed elegante:





Il progetto si presta ad essere utilizzato in molte occasioni ed in particolare lo vedo adattissimo alle partecipazioni di nozze o anche alla celebrazione di Cresime e Comunioni perchè la facilità di realizzazione ed il costo contenuto dei materiali sono gli ideali per una produzione in serie.





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30/10/11

Parola d'ordine: organizzazione!

E' bello poter disporre di grandi quantità di materiali diversi per dar sfogo al proprio estro creativo ma per esserci davvero d'aiuto essi devono essere organizzati al meglio

Eh sì, perchè altrimenti rischiamo di non trovare ciò che ci serve in un passaggio critico del lavoro o -peggio ancora!- ad opera completata ci accorgiamo che in quel progetto ci sarebbe stato meglio una decorazione che era finita sotto tutte le altre e che ci eravamo dimenticati di aver acquistato!


Ovviamente il problema è tanto più sentito da chi pratica da lungo tempo il proprio hobby ed ha avuto modo di accumulare prodotti, così se all'inizio poteva bastare una scatola o un cassetto per riporre attrezzi e materiali, con l'evolversi della passione aumentano le pulsioni di "shopping creativo" e lo spazio a disposizione appare sempre più ridotto.


Ciò è tanto più vero nell'ambito del papercraft, un settore in continua espansione nel quale si assiste alla comparsa di nuovi articoli con periodicità quasi giornaliera: rinnovate fantasie di carte, abbellimenti inediti ed imprevedibili, colori con effetti speciali, timbri, nastri, colle, attrezzi sempre più sofisticati...come si fa a resistere alla tentazione di acquistarli?!


Così la casa si riempie...e il borsellino si svuota (ma questa è un'altra storia!) ;-)


Nasce di conseguenza la preoccupazione di dove sistemare tutta questa roba e, soprattutto, di come sistemarla perchè, l'abbiamo già detto, se un materiale non lo troviamo al momento giusto è come non averlo!

La situazione è tanto comune che esistono aziende specializzate nella produzione di articoli per lo stoccaggio e addirittura, girando in Rete, ho trovato un sito, Crafty Storage, che è interamente dedicato a consigli e suggerimenti per organizzare al meglio il proprio spazio creativo.


Naturalmente sarebbe il sogno di tutte avere a disposizione una craft room, una stanza della casa da dedicare esclusivamente al proprio hobby, ma solo poche fortunate se la possono permettere, le altre devono accontentarsi di un angolo del salotto, di una scrivania, del tavolo della cucina (da sgomberare in fretta al momento di preparare la cena!) tuttavia una panoramica su questi "paradisi creativi" ci torna comunque utile per individuare le migliori soluzioni salvaspazio o le idee più pratiche per archiviare in maniera funzionale il nostro corredo da scrapper.

Fate un giro sul sito, sono certa che troverete qualche suggerimento utile anche per voi!




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23/10/11

Nodi perfetti

Il trucco c'è ma non si vede: ecco come ottenere nodi e fiocchi decorativi senza fatica e con ottimo risultato

Un nastrino annodato o un fiocchetto possono completare in modo gradevole qualsiasi progetto di scrapbooking o cardmaking...purchè il nodo o il fiocco siano eseguiti alla perfezione!

Se vi piace utilizzare i nastri nei vostri lavori avrete sicuramente già provato la frustrante esperienza di trovarvi con i due capi del nastro uscenti dal nodo che, quasi dotati di volontà propria, si rifiutano di stare elegantemente distesi ma si ergono imbizzarriti nella direzione sbagliata...

Oppure vi sarà capitato, soprattutto con i nastri più larghi, di realizzare un fiocco dove il nodo è più voluminoso ed appariscente del fiocco stesso...

Che fare? Inutile irritarsi, meglio seguire l'esempio di chi prima di noi ha già avuto lo stesso problema, si è impegnato per risolverlo e...ci ha fatto sopra un video! ;-)


Il primo filmato che vi propongo ci suggerisce una brillante idea per realizzare nodi perfetti. E' un po' vecchiotto perchè risale a due anni fa ma, visto che l'industria tessile nel frattempo non ha prodotto nastri magici che si annodino da soli, è tutt'ora valido:





Visto com'è facile?!

Nel secondo video invece ci viene mostrato come risolvere il problema del nodo troppo voluminoso e ottenere un fiocco perfetto con i nastri larghi:





Dopo aver scoperto questi "trucchetti" la mia produzione di lavori infiocchettati è decisamente aumentata, spero possa essere così anche per voi! :-)



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16/10/11

Big Shot: le nuove fustelle Framelits

Ultime nate in casa Sizzix ecco le fustelle metalliche che fanno il verso alle Nestabilities ma con qualcosa in più...

In una produzione così vasta come quella degli accessori per Big Shot si sentiva la mancanza di fustelle basic per ritagliare ed eventualmente embossare forme geometriche di dimensioni scalari come fanno le Nestabilities di Spellbinders, che infatti erano ampiamente utilizzate anche con la Big Shot.

Oggi questa lacuna è stata colmata con il lancio delle nuove fustelle Framelits:





Nell'aspetto sono molto simili alle Nestabilities rispetto alle quali si distinguono per il colore argentato e per la conformazione della fascia piatta che si sviluppa solo all'esterno della fustella e non all'interno:





Questa differenza, apparentemente di poco conto, è invece fondamentale nel condizionare il risultato, infatti con le Framelits si riesce a produrre un taglio più preciso e ad ottenere l'embossatura non solo della sagoma fustellata ma anche del bordo esterno ad essa, sulla carta così da realizzare finestre pass-partou con i contorni embossati:





Un'altra possibilità è quella di realizzare cornici grazie all'uso di due fustelle Framelits di dimensioni crescenti:





Le fustelle Framelits si usano come le Nestabilities, ovvero dovremo disporre nell'ordine (dal basso verso l'alto):


- Piattaforma multifunzione con entrambi i Tabs chiusi

- Primo tappetino di taglio trasparente

- Carta o cartoncino con il fronte verso l'alto

- Fustella Framelits con la cordonatura in rilievo rivolta verso la carta (quindi rivolta in basso)

- Secondo tappetino di taglio


In questo modo otterremo il taglio della sagoma prescelta, per realizzare anche l'embossatura dovremo, appena dopo aver eseguito il taglio e senza staccarlo dalla Framelits, capovolgere il foglio di carta ed appoggiarlo sul tappetino di taglio trasparente in modo che la cordonatura della mascherina sia rivolta in alto, quindi metteremo nell'ordine:


- Piattaforma multifunzione con il solo Tab 1 chiuso

- Il tappetino di taglio trasparente con la Framelits e la carta disposte come già spiegato

- Il tappetino morbido Silicon Rubber

- Il tappetino rigido Impression Pad


Dopo il passaggio nella Big Shot avremo ottenuto una sagoma embossata ed una finestra sagomata ed embossata, a questo punto se volessimo realizzare una cornice ci basterà ritagliare la carta ai bordi della finestra con una Framelits leggermente più grande.




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09/10/11

Le colle liquide per il papercraft

In questa categoria si possono far rientrare molti adesivi che, pur diversi fra loro per composizione chimica ed aspetto, sono accomunati dalla consistenza liquida e dalle modalità d'applicazione.

Sulla natura chimica possiamo evitare di soffermarci in quanto esula dai nostri interessi di hobbysti, mentre dell'aspetto possiamo servirci per operare una prima sommaria distinzione fra colle liquide bianche e colle liquide trasparenti.


Le colle liquide bianche, chiamate anche colle viniliche, sono le più collaudate dall'uso, pensate che il loro esponente più noto, il Vinavil, è prodotto da oltre sessant'anni! Se ne trovano in commercio di varie marche e diversi formati:





Accanto a queste colle tradizionali, adatte soprattutto per il cardmaking e per il cartonaggio, se ne sono aggiunte in tempi più recenti alcune completamente prive di acidi che possono quindi essere impiegate senza problemi anche nello scrapbooking, come questa della linea Mahè di Toga:





Tutte le colle bianche hanno una consistenza abbastanza densa così che possono essere applicate senza sgocciolare per mezzo del tappo-erogatore di cui è solitamente dotato il loro flacone


Un'altra carattertistica comune a tutte le colle bianche è l'apparenza lattescente che però scompare con l'asciugatura così che a lavoro ultimato la colla risulta quasi invisibile.


Del tutto invisibili già al momento dell'applicazione sono invece le colle liquide trasparenti, che generalmente hanno anche una densità minore rispetto alle colle bianche così che per essere applicate sono dotate di un erogatore a pennello o a spugnetta:





Esistono poi colle liquide con caratteristiche particolari, come il Glossy Accent della linea Inkssentials di Ranger, che rappresenta una via di mezzo tra una colla liquida trasparente ed una vernice di finitura, infatti quando asciuga assume una limpidezza cristallina che "lucida" in maniera decorativa i pezzi incollati.





Le colle liquide, sia quelle bianche che quelle trasparenti, possono essere usate per incollare carta, legno, stoffa, sughero e in generale tutti i materiali a superficie abbastanza assorbente.

Hanno tempi d'asciugatura relativamente lunghi e di ciò va tenuto conto nell'uso: i pezzi incollati non possono essere maneggiati subito e spesso devono essere tenuti in posizione con qualche artificio (clips, mollette, etc.)


Una colla liquida trasparente che merita un discorso a parte è il Super Attak, il potente adesivo ad effetto istantaneo disponibile nel classico flaconcino con erogatore a punta conica oppure nella nuova confezione con pennellino:





Esso non è indicato per incollare carta e cartone ed ha un costo piuttosto elevato, quindi il suo uso sarà da circoscrivere solo a quei casi in cui occorra incollare tra loro materiali insoliti per il papercraft come plastica o gomma.


Infine potremmo far rientrare nel gruppo delle colle liquide anche tutti gli adesivi in forma di gel trasparente o semitrasparente confezionati in tubetto:





Anch'essi richiedono parecchie ore per l'asciugatura ed hanno l'antipatica propensione a fare "fili" però hanno un buon effetto adesivo su carta e possono essere usati per incollare su di essa alcuni abbellimenti in feltro, plastica o lamina metallica se sono particolarmente voluminosi o pesanti. Infatti il gel anche quando è completamente asciutto mantiene un certo spessore che aiuta ad inglobare e trattenere in posizione l'elemento decorativo.


In conclusione: tutte le colle liquide, pur con le caratteristiche distintive appena viste, possono essere impiegate nei lavori di papercrafting perchè hanno buona tenuta su carta, sono facili da applicare e relativamente economiche.
Per contro hanno tempi di asciugatura lunghi che rallentano il progredire del progetto, inoltre vanno impiegati con cautela sulle carte sottili perchè l'umidità in essi contenuta potrebbe essere assorbita dalla carta e farla imbarcare rovinando il lavoro.




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02/10/11

Una card veloce veloce

Una ricorrenza che non avevate previsto? Un invito ricevuto all'ultimo minuto? Non rinunciate al biglietto di auguri personalizzato solo per la mancanza di tempo!

Può capitare a tutte le scrappers di doversi inventare lì per lì una card per far fronte ad un evento inaspettato: la nuova collega che vi dice che domani è il suo compleanno, l'amica che vi telefona in giornata per dirvi che vi vuole a cena per la sera, la vicina di casa che vi racconta che la figlia ha partorito oggi con un mese di anticipo...insomma un qualsiasi avvenimento che di solito celebrate con un mazzo di fiori accompagnato da una card handmade.

Che fare? Rinunciare al fai da te per ripiegare sull'anonimo bigliettino che vi fornirà il fiorista?

Non sia mai, ne andrebbe del vostro orgoglio di scrapper! ;-)


Così ecco che ci vengono in aiuto i progetti come quello di Melissa che vi segnalo oggi:





Il video è alquanto datato e la qualità delle immagini non è ottimale però la card va presa in considerazione perchè ha un formato originale ed è facile e veloce da realizzare e, cambiando la fantasia della carta e gli abbellimenti, si presta ad accompagnare molte occasioni diverse.

Un'ottima idea è quella che ci viene suggerita da Melissa: invece di realizzare la card ogni volta partendo da zero, prepariamoci un modello già pronto da ricalcare sulla carta prescelta al momento del bisogno, così il lavoro sarà ancora più rapido e faremo bella figura anche avendo poco tempo a disposizione!



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25/09/11

Lo stamping con il riciclo

Capita stesso, girando sui siti dedicati al crafting, di trovare idee e suggerimenti per timbri fatti in casa, ottenuti utilizzando materiali di recupero o comunque facilmente reperibili in qualsiasi ambiente domestico: spago arrotolato, patate incise con il coltello, tappi di sughero intagliati...

I timbri così ottenuti sono originalissimi e dal risultato gradevole ma presentano un grosso svantaggio: non sono riutilizzabili nel tempo! Gli stampini di patate si deteriorano nell'arco di poche ore, mentre gli altri, seppure non vanno a male, dopo un certo numero d'inchiostrate perdono di definizione e sono comunque da buttare...è comprensibile che ciò avvenga visto che nessuno di questi materiali improvvisati è stato concepito per lo stamping!

Eccovi allora un'idea di riciclo che vi permetterà di ottenere timbri insoliti e del tutto personali, che potrete riutilizzare all'infinito per ottenere sfondi, textures e motivi decorativi come questi:





I timbri che vi propongo sono fatti recuperando gli scarti di gomma dei timbri unmounted, ovvero quei timbri che vengono venduti senza montatura, realizzati su fogli di gomma che vanno ritagliati con le forbici per isolare ciascun disegno:





Il risultato dell'operazione di ritaglio produce, oltre al timbro vero e proprio, una certa quantità di frammenti di gomma, che possono variare di colore da un timbro all'altro:





Questi frammenti possono essere incollati, così come sono o ritagliandoli in forme a piacere, su pezzi di legno, anch'essi riciclati, che faranno da impugnatura:





Un'altra possibilità è quella d'incollare i frammenti su pezzi di plastica trasparente da fissare successivamente al blocco di acrilicocon il Tack'N Peel:





Anche in questo caso la plastica può essere riciclata...io ho usato quella delle scatoline entro cui sono messe in vendita le fustelle della Big Shot! ;-)

In entrambi i casi, sia che incolliate la gomma sul legno che sulla plastica, scegliete un adesivo adatto; dopo aver fatto un po' di esperimenti io ho optato per il Super Attak, quello nella confezione con pennellino, perchè è facile da applicare e tiene molto bene, però non escludo che anche altri adesivi possano essere altrettanto efficaci.


Questi semplici timbri fai-da-te ci offrono un duplice profitto: ottenere uno stamping originale ed esclusivo recuperando al tempo stesso del materiale che sarebbe altrimenti buttato. Che ne dite, non val la pena di provare?!





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