27/05/12

Il finto coccodrillo

A volte basta davvero poco per rendere interessante ed originale un biglietto d'auguri e, senza l'impiego di materiali costosi, si può comunque ottenere una card...di lusso!

Segno di distinzione e di agiatezza economica la pelle di coccodrillo era molto apprezzata anni fa e, prima che l'evoluzione della moda e le campagne animaliste la facessero cadere in disuso, era molto utilizzata per la produzione di accessori di abbigliamento come borse, scarpe, cinture, portafogli...
Perchè allora non riportarla in auge, perlomeno su una card?
E' quello che deve aver pensato l'autrice del video di oggi, realizzando un biglietto di auguri che pur non avendo niente di raffinato o lussuoso, anzi proprio perchè allegro e scanzonato, potrà rivelarsi utile per celebrare parecchie occasioni.

In particolare mi è piaciuta la tecnica impiegata per ottenere lo sfondo della card, il finto coccodrillo appunto:



Simpatica anche l'idea di utilizzare una puncher smerlata per riprodurre l'impronta di un morso, sebbeno dubiti che un coccodrillo abbia una dentatura così regolare! ;-)


Se poi cambiassimo il colore della carta e dell'inchiostro di finitura, se producessimo linee più o meno irregolari, potremmo ottenere combinazioni diverse ed una molteplice varietà di sfondi...direi che è senz'altro una tecnica da provare!



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20/05/12

Il campionario dei timbri

In un precedente articolo abbiamo preso in considerazione alcune idee che ci potrebbero aiutare a tenere in ordine e ben organizzati i nostri timbri ma, se ricordate, vi avevo già accennato ad un altro problema che potrebbe trovarsi ad affrontare chi di timbri ne ha accumulati un bel po'...

Sarà colpa dell'età che avanza, sarà che di memoria ne ho sempre avuta poca...resta il fatto che ho ben presente il disegno dei timbri che ho acquisito nell'ultimo mese, se faccio uno sforzo magari mi ricordo anche quelli acquistati nel corso dell'ultimo anno ma per il pregresso non ho speranze: alcuni timbri scopro di averli...o meglio riscopro di averli nelle sporadiche giornate di messa in ordine della mia area di lavoro! E saltano fuori così dei soggetti che sarebbero stati adattissimi a rifinire un progetto che ho appena completato...se solo mi fossi ricordata di loro!
Che spreco: che cosa me ne faccio infatti di tanti timbri se poi al momento del potenziale uso non mi ricordo come sono fatti?!

Non so per voi ma per me il problema principale è proprio questo: riuscire a ricordare il disegno esatto dei timbri che possiedo in modo da poter utilizzare il modello giusto nel momento giusto.....avere un timbro e non usarlo è come non averlo! ;-)

Quindi credo che, indipendentemente da dove e come abbiamo organizzato i nostri timbri, sia molto importante disporre di una sorta di schedario completo dei loro disegni da consultare tutte le volte che la memoria ci fa difetto (e a me succede spesso -sigh!-).

La soluzione potrebbe essere quella di conservare in una scatola, in modo da poterle sfogliare all'occorrenza, le illustrazioni d'esempio che accompagnano il timbro nella sua confezione di vendita...ma -ahimè!- non tutti i timbri ne sono provvisti! E allora?
Io il problema l'ho risolto realizzando un campionario di stampate e raccogliendole in un album che posso agevolmente e rapidamente sfogliare al momento del bisogno.

Avevo acquistato tempo fa degli album portafotografie di un formato insolito, Hanno forma squadrata di cm. 20x20 come gli album di scrapbooking:



Aprendoli però si capisce che sono album portafotografie tradizionali, con la taschina per la foto ed uno spazio a margine per le didascalie:



Tra l'altro non credo che siano acid free (non ne viene fatto cenno nella confezione) e le misure della taschina (13x19 cm.) sono un po' troppo limitate per un layout di scrapbooking però mi erano piaciuti per il caldo color tabacco delle pagine e per l'aspetto rustico (in uno di essi ho poi scrappato un libro di ricette).

Mi sono tornati utili anche in questa occasione: ho tagliato a misura della taschina trasparente dei fogli di carta bianca (la comunissima carta da fotocopie) e su ciascuno di essi ho stampato un set di timbrate, completandolo con il nome del timbro e con qualche annotazione:



All'interno della taschina, sotto il foglio timbrato, ho inserito, se disponibili, le illustrazioni d'esempio che accompagnano la confezione di vendita del timbro (tanto per avere un'idea di come verrebbe se colorato).

Adesso, ogni volta che devo realizzare una card o un layout, basta una sfogliata al mio campionario dei timbri: scelgo i disegni che mi sembrano più adatti poi vado a recuperare nei cassettini dove sono riposti i rispettivi timbri e me li tengo a portata di mano durante l'esecuzione del progetto...e posso dire addio agli estratti di fosforo e al succo di mirtilli, che tanto per la mia memoria non hanno mai funzionato! ;-)



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13/05/12

Le buste mascherate

I principi del riciclo ecologico, che negli ultimi decenni hanno cambiato e condizionato le abitudini e lo stile di vita della nostra società, hanno influenzato anche le attività creative così che spesso ci si imbatte in esperimenti di recupero fantasioso di comuni oggetti quotidiani altrimenti destinati alla spazzatura.

E, visto che la carta ed i suoi derivati rappresentano una buona parte dei rifiuti domestici, non possono mancare idee di papercrafting che mirino a riutilizzarli in modo creativo.

I video che vi propongo oggi hanno come protagoniste della trasformazione le buste, le comuni buste di carta che ci arrivano per posta e che contengono estratti conto, pubblicità o bollette da pagare, quelle buste che nemmeno guardiamo, che il più delle volte strappiamo per aprirle e che, una volta estratto il loro contenuto, finiscono immediatamente nel cestino dei rifiuti (quello della raccolta differenziata, si spera).
Se avremo l'accortezza, d'ora in poi, di aprirle con garbo e conservarle, ecco come potremo riutilizzarle...ad opera finita esse saranno così ben mascherate che sarà difficile, per chiunque non abbia assistito alla lavorazione, riuscire ad immaginarne la presenza!

Il primo video ci spiega come realizzare un mini album che nasce come contenitore per tags ma che può essere impiegato anche come portafotografie:



Qui invece vediamo un mini album dalla struttura più articolata del precedente ma anch'esso molto semplice da ottenere:



In quest'altro video infine ci viene mostrato come realizzare una card a scomparti in tre varianti diverse:



Che ne dite, non sono idee simpatiche per salvare un po' di carta dalla spazzatura? Però attenzione: se vi piacciono questi progetti ma non avete a disposizione le buste usate per realizzarli, non cedete alla tentazione di adoperare buste nuove...perchè altrimenti lo scopo del riciclo viene meno! ;-)



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06/05/12

Uno straccio per pennello

Se siete costantemente alla ricerca di stimoli per rinnovare l'aspetto dei vostri layouts o delle vostre cards, la tecnica che vi suggerisco oggi vi piacerà sicuramente...

E per vari motivi: prima di tutto perchè è facile e veloce da eseguire.
In secondo luogo perchè vi permetterà d'ottenere sfondi originali e personalizzati che potrete abbinare ai colori predominanti di foto o abbellimenti.
Infine, cosa che non guasta mai, non richiede un'attrezzatura particolare ma può essere realizzata grazie all'impiego di oggetti comunemente reperibili in tutte le case: qualche panno-spugna da cucina e degli elastici...
Sono riuscita ad incuriosirvi? Allora leggete oltre...

L'ispirazione mi è venuta un giorno che, gironzonzolando su Internet mi sono imbattuta in questi strani oggetti pubblicizzati come articoli didattici per l'eta prescolare:



Ho dovuto leggere la descrizione che, sul sito di lingua inglese, li classificava come brushes (pennelli) per capirne la finalità...ad una prima osservazione infatti li avevo scambiati per atrezzi da cucina, una sorta di straccetti col manico da strofinare sulle stoviglie per pulirle!
Una volta appurato che di pennelli si trattava, è stato logico domandarsi che razza di pittura fosse possibile ottenere con essi...e così ho fatto qualche esperimento. ;-)
Ho utilizzato dei panni da cucina che sicuramente avete già in casa anche voi:



Li ho divisi a metà, poi su ognuna delle due parti ottenute ho praticato dei tagli paralleli con la forbice:



Ho provato ad eseguire tagli di lunghezza e spaziatura diversa su ciascuna porzione, poi l'ho arrotolata su sè stessa fermandola con degli elastici:



Lo ammetto, non assomigliano molto ai pennelli colorati che vi ho mostrato nella prima immagine...a parte forse questo, tagliato a strisce più larghe:



Ho provato ad usarli con tutti i colori che avevo a disposizione: acrilici in tubetto, acquerelli, inchiostri e l'effetto macchiaiolo ottenuto mi è sembrato piacevole in ogni caso...ma giudicate voi, ecco il risultato del pennello a strisce larghe con due colori acrilici:



Questo è ciò che ho ottenuto usando gli acquerelli con lo straccio-pennello a strisce corte:



Con gli inchiostri liquidi (in particolare con un paio di refills dei tamponi Distress) ed il pennello a strisce lunghe e sottili si ottiene una punteggiatura più fitta:



Infine ho provato ad usare il panno-cucina arrotolato su sè stesso senza tagliarlo a strisce:



Ed ecco il risultato ottenuto:



Naturalmente i vari tipi di colore e di pennello si possono combinare a piacere per creare sfondi sempre diversi ed imprevedibili:



Con questa tecnica si possono realizzare le basi per pagine di scrapbooking o per biglietti di auguri, ad esempio io li ho utilizzati per produrre cards per la festa della mamma insieme ai fiori ottenuti seguendo un altro articolo della Guida(cliccate per il link):



Se vi piace l'idea non avete che da copiarla e, se in casa vostra ci sono bambini, fatevi aiutare da loro: sarà un momento di divertimento per tutti!



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