29/09/13

Polpette...di carta!

Un gustoso ricordo della mia infanzia sono i mondeghili, deliziose polpettine, che la nonna ci cucinava quando aveva da riutilizzare avanzi di carne lessata che, come si sa, non è mai stata gradita ai bambini, sia quelli di ieri che quelli di oggi...

Ma...cosa c'entrano le polpette con il papercraft?!
Non c'entrano niente in verità ma questo piatto povero della tradizione lombarda mi è venuto in mente quando mi sono imbattuta in alcuni lavori di papercraft trovati in Rete che si basano sullo stesso principio: riutilizzare gli avanzi.
Che si tratti di carne o di carta la regola fondamentale è sempre la stessa: non si butta via niente! :-)
E non solo per il mero risparmio economico ma anche e soprattutto perchè impiegare materiale ritenuto "di scarto" stimola la creatività e dà una maggiore soddisfazione a lavoro ultimato.

Immagino che anche voi, come me, abbiate accumulato nel corso del tempo un bel po' di ritagli di carta di vario tipo e dimensione: quelli più grandi ci tornano utili per completare layout o realizzare cards, ma quelli più piccoli sono meno facilmente recuperabili e finiscono con l'accumularsi...
Ecco quindi qualche idea trovata girovagando su Internet alla quale potersi ispirare per dare fondo alla nostra scorta di ritagli, cliccando su ciascuna immagine potrete accedere alla relativa pagina da cui è tratta per scoprirne i dettagli.


Iniziamo con un layout di Patricia Da Silva, una scrapper francese dallo stile inconfondibile e raffinato:



Di tutt'altro genere la card creata da Jennifer McGuire, la più sponsorizzata delle crafters americane, che ha utilizzato delle puncher per sagomare i ritagli di carta:



E che ne dite di realizzare addirittura una tela da appendere alla parete? Ecco come l'ha pensata Crystal:



Ancora un quadro, prodotto da Patricia Zapata riciclando minutissime striscioline di carta:



Ma, sempre con le striscioline, si possono creare anche originali layouts:



Con un pizzico in più d'immaginazione è possibile ottenere anche lavori molto insoliti, come questo mobile messo insieme da Dottie Angel sulla struttura metallica di un vecchio lampadario:



Ma l'impiego d'elezione dei frammenti di carta resta sempre lo scrapbooking, guardate questi due layouts trovati su Two peas in a bucket, realizzati grazie ai dischetti ricavanti con una puncher a cerchio:




E poi, naturalmente, si possono impiegare i ritagli, opportunamente sagomati, come banner o bandierine decorative:





Qui invece le striscioline di carta, tenute insieme dai brads, sono trasformate in fiori:



E se pensate che per ottenere qualcosa di decente servano ritagli di dimensioni non troppo piccole, vi ricrederete vedendo questa tag, dove sono stati utilizzati addirittura i tondini di scarto della foratura con un perforatore da ufficio:



Che ne dite, non valeva la pena di conservare i nostri ritagli di carta?!
Però (forse è superfluo dirlo) se vogliamo poter riutilizzare i nostri avanzi dovremo fare in modo di poterli ritrovare facilmente al momento del bisogno: se li tenessimo tutti insieme in una scatola perderemo un sacco di tempo a cercare nel mucchio ciò che ci serve!
L'ideale è separare i ritagli piccoli da quelli più grandi e già in passato vi avevo fornito suggerimenti al proposito: in questo post vi avevo detto che tenevo due raccoglitori diversi: uno per le carte di grandi dimensioni e l'altro per quelle più piccole...beh nel frattempo ne ho aggiunto un terzo per i ritagli di dimensioni intermedie.
Il passo successivo dovrebbe essere quello di suddividere ulteriormente il contenuto di ogni raccoglitore in base al colore predominante delle carte...ma non preoccupatevi: non mi sento ancora pronta per la camicia di forza! ;-)



Leggi tutto...

22/09/13

Le colle salva-progetto

Gli errori d'incollaggio sono un'evenienza molto comune quando si lavora con la carta e nemmeno le crafters più esperte ne sono immuni: basta una piccola distrazione per pregiudicare la riuscita dell'opera! Inutile arrabbiarsi, piuttosto facciamo in modo che non ci capiti più!

Quando ci succede (immagino sia già accaduto anche a voi!) d'incollare un ritaglio di carta nella posizione sbagliata non abbiamo molte probabilità di rimediare: se cerchiamo di staccarlo rischiamo di romperlo e dobbiamo rassegnarci a lasciarlo lì, cercando tuttalpiù di mascherare l'errore sotto altri strati di carte o di decorazioni.
Ma, come ci ricorda un vecchio adagio, prevenire è meglio che curare quindi cerchiamo di evitare che il problema si verifichi sfruttando le opportunità che l'industria del crafting ci mette a disposizione! ;-)

Delle colle riposizionabili vi avevo già accennato in un precedente articolo qui invece vorrei approfondire l'argomento spiegandovi cosa m'induce a definirle colle salva-progetto.
Prima di tutto vi ricordo che ne esistono di due tipi differenti: le colle a riposizionamento costante e quelle a riposizionamento temporaneo ed è bene conoscerne le caratteristiche peculiari perchè sono entrambe molto utili ma in situazioni diverse.

La colla a riposizionamento costante, generalmente confezionata in dispenser a scorrimento, potremmo paragonarla alla colla dei post-it, essa infatti mantiene immutato nel tempo il suo blando potere adesivo e, una volta applicata alla carta permette di attaccare e staccare il foglio tutte le volte che lo si desidera senza rovinarlo.



Questo tipo di colla trova il miglior impiego nella progettazione del lavoro: sia che si tratti di una card o di un layout, ci consente di tenere in posizione tutti gli elementi in modalità temporanea in maniera da poter valutare l'effetto finale con possibilità di ripensamento: se non ci piace infatti come li abbiamo disposti possiamo facilmente staccare tutti i pezzi e ricomporli in un assetto diverso.
Trovata per ciascuno di loro la collocazione che ci soddisfa non dovremo far altro che ripetere i passaggi sostituendo la colla riposizionabile con la colla permanente per rendere definitivo il risultato.

Se poi alla fine ci dovessero avanzare dei ritagli di carta sporchi di colla non ci sarà da preoccuparsene: basterà strofinarla con il polpastrello di un dito e la colla riposizionabile verrà via senza lasciare traccia! :-)

Un'utilità completamente diversa ha la colla a riposizionamento temporaneo, solitamente prodotta in forma di stick, essa infatti rimane trattabile per pochi minuti, trascorsi i quali si asciuga divenendo permanente.



Potremmo in pratica considerare la colla a riposizionamento temporaneo come se fosse una comune colla in stick che però asciuga lentamente, permettendoci di aggiustare la posizione del pezzo che dobbiamo incollare...chissà quante volte ci è successo d'incollare un ritaglio di carta ed accorgerci subito dopo di averlo messo storto! Con qualsiasi altra colla non ci sarebbe rimedio, la colla riposizionabile invece permette di staccarlo e raddrizzarlo purchè lo si faccia tempestivamente prima che la colla si asciughi e fissi il pezzo in maniera definitiva.

In conclusione: credo che vi sia ormai chiaro il perchè della definizione di colle salva-progetto, esse ci mettono al riparo dagli errori d'incollaggio garantendoci un risultato impeccabile...sì, lo so, è risaputo che qualsiasi lavoro fatto a mano possa presentare delle imperfezioni, anzi sono proprio queste piccole irregolarità di forma che lo rendono unico ed inimitabile ma, ammettiamolo, non è forse vero che quando sappiamo che nella card o nel layout che abbiamo realizzato c'è un difetto, ci sembra che gli sguardi di tutti siano attirati proprio in quel punto?!
Pensateci...e se per voi non è così allora potrete fare a meno delle colle riposizionabili! ;-)



Leggi tutto...

15/09/13

Scrap-in-a-bag

Avete presente quei sacchetti di carta variamente colorata che si usano per impacchetare i doni, soprattutto quando questi ultimi hanno una forma che non si presta ad essere avvolta con i soliti fogli di carta da regalo? Di sicuro vi è capitato di usarli in varie occasioni...

...E se non conosco male la vostra anima di crafter, sono abbastanza certa che qualche volta li avete anche decorati per renderli meno anonimi e dar loro quel tocco di handmade che caratterizza tutto ciò che esce da casa vostra...Ditemi che non mi sbaglio! ;-)

Questo scrap-in-a-bag che ho realizzato per Think Pastel si presenta proprio come uno shopping bag decorato:




E' solo aprendolo che si scopre la sua intrinseca natura: si tratta infatti di un mini album, da sfogliare come un qualsiasi altro album di scrapbooking ma che ha quel quid in più, i manici, che permettono di portarselo in giro, come se fosse una borsettina, e,volendo, persino di appenderlo!



Ho scelto, come base, la carta craft perchè si adatta facilmente a diversi abbinamenti di colore: in questo caso ho optato per le tonalità del rosa e del marrone perchè sono convinta si completino e si esaltino a vicenda, in più si prestano all'accostamento con immagini di diversa natura permettendo di usare il mini album per raccogliere fotografie di situazioni e di epoche anche molto diverse tra loro.




Come in tutti i miei progetti ho cercato di utilizzare anche materiali di recupero, nello specifico avanzi di carte da scrapbooking di dimensioni molto piccole, quelle che chi è meno fissato di me per il riciclo butterebbe via! ;-)





Ma la cosa a mio avviso più interessante di questo scrap-in-a-bag è che la sua struttura, molto semplice da realizzare, può facilmente essere scalata di misura per potersi adattare a qualsiasi formato di shopper in commercio, così che si potranno realizzare album sia più piccoli che più grandi, per adattarli di volta in volta alle proprie esigenze.




Vi piace l'idea di questo mini album da passeggio? Se volete possiamo realizzarlo insieme durante il corso del prossimo 28 Settembre da Think Pastel! ;-) Per informazioni e prenotazioni potrete rivolgervi direttamente al negozio ma vi consiglio di affrettarvi perchè i posti sono, come sempre, limitati!



Leggi tutto...

08/09/13

Card o mini album?

Ha le dimensioni di una card ma aprendosi rivela più pagine come un mini album: ecco una struttura che si realizza facilmente e che si presta a molte interpretazioni!

A volte capita di trovarsi nell'imbarazzo di scegliere il modo migliore per accompagnare un regalo, soprattutto se è destinato ad una persona che ci sta particolarmente a cuore, perchè una semplice card ci sembra troppo riduttiva ma un mini album ci appare come un elaborato troppo ampio, che finirebbe con l'assumere più importanza del dono stesso!
Ecco allora che ci vengono in aiuto i progetti come quello che vi propongo oggi: si tratta di una card a più pagine...o se preferite di un mini album con poche pagine ;-) che è semplice da ottenere nonostante il risultato scenografico, state a vedere:



Se non disponete di una mascherina per ritagliare cerchi od ovali potrete comunque disegnarli al computer, in due misure concentriche, e poi usare la stampata come modello di ricalco sulla carta da scrapbooking.

Altre difficoltà non ne vedo in questa realizzazione...direi che vale proprio la pena di provare a metterla in pratica!


Leggi tutto...

01/09/13

Un posto per la Big Shot

E' abbastanza voluminosa e piuttosto pesante, per funzionare richiede tutta una serie di accessori che necessitano di spazio per lo stoccaggio; se vogliamo lavorarci spesso e comodamente dobbiamo averla a portata di mano...sì, oggi parliamo ancora della Big Shot, la macchina fustellatrice di Sizzix, croce e delizia di tutte le crafters che la possiedono.

Sulla delizia non sto a dilungarmi, ne abbiamo visto in più occasioni le possibilità d'impiego e il grande aiuto che ci può dare nei nostri lavori, oggi vorrei piuttosto puntare il dito sulla croce, ovvero su quello che, a mio giudizio, è il principale difetto di questa macchina: il suo ingombro, sia diretto che indiretto.
Un attrezzo grande più o meno come una grossa scatola di scarpe e che pesa oltre 3 Kg non è facile da collocare, tenendo conto che deve essere anche in una posizione nella quale sia agevolmente fruibile per poterlo usare in qualsiasi momento senza essere costretti ogni volta a fare un trasloco.

Ma anche l'ingombro indiretto, rappresentato dai suoi accessori, non è trascurabile: fustelle Bigz, tappetini di taglio o di spessoramento, taschine da embossing, fustelle Sizzlits, embossing diffuser, fustelle Movers&Shapers, dimensional pad, fustelle Framelits, tappetino Silicon Rubber...ho dimenticato qualcosa? E' molto probabile, ma già da questo sommario elenco è intuibile che la gestione dello spazio potrebbe essere un problema....come possiamo risolverlo?

Cercando su Internet si trovano sicuramente molti suggerimenti al proposito, non sempre però queste soluzioni si adattano al nostro spazio domestico e ciascuno di noi dovrà cercare degli accorgimenti personali per adeguarle alle proprie necessità.

In quasi tutte le craft rooms presentate in Rete (sogno proibito per molte di noi!) la Big Shot fa bella mostra di sè sul tavolo o sul ripiano di uno scaffale. Io scarterei a priori quest'ultima collocazione perchè non è funzionale: per poter usare la macchina dovremo ogni volta prenderla e spostarla sul piano di lavoro...finiremmo, un po' per mancanza di tempo e un po' per pigrizia, con l'utilizzarla sempre meno!

D'altra parte per tenerla costantemente posizionata accanto a sè occorre disporre di un tavolo o di una scrivania piuttosto ampi, considerato il fatto che, sempre per ragioni di praticità, dovrebbe esserci posto anche per gli accessori...insomma a parte poche persone fortunate, la maggior parte di noi dovrà fare i conti con lo scarso spazio a disposizione ed industriarsi per poter essere sempre facilmente operativa con questa impareggiabile macchina.

Io il problema l'ho risolto con un mobiletto fai-da-te (o meglio da me!) dedicato esclusivamente alla Big Shot, niente di ingombrante o costoso o di difficile realizzazione: si tratta infatti di un paio di cassettiere in legno dell'Ikea (ma se ne trovano di molto simili anche nei centri di bricolage) sovrapposte e poi dotate di rotelle:



Essendo fatte di legno le cassettiere sono pesanti e robuste così da sostenere senza difficoltà il peso della macchina, però il mobiletto si sposta facilmente grazie alle rotelle. In più le misure sembrano pensate apposta per la Big Shot, perchè si colloca perfettamente sulla sommità della cassettiera che, grazie al piano in legno grezzo, le impedisce di scivolare durante l'uso:



L'altezza delle due cassiettere impilate è l'ideale per tenerle al di sotto del piano del tavolo o della scrivania (ovviamente se non ci avete già messo qualcos'altro!) perchè quando la macchina ci serve basta allungare la mano e tirare un poco verso di sè il mobiletto...non occorre nemmeno spostarsi dal proprio posto!

Nei cassetti poi si possono tenere se non tutti gli accessori almeno quelli che usiamo più spesso, per non doverci alzare e andarli a cercare ogni volta, con una conseguente perdita di tempo.



In conclusione: la soluzione che vi propongo è pratica ed economica e si adatta a tutti gli ambienti domestici perchè ha un ingombro davvero ridotto e le cassettiere si possono anche dipingere o decorare a piacere. Se non avete ancora trovato il posto giusto per la vostra Big Shot, fateci un pensierino, io posso dirvi ho adottato questo sistema ormai da un paio d'anni e mi dispiace solo di non averci pensato prima! ;-)



Leggi tutto...