27/08/11

Big Shot e Nestabilities

Le mascherine Nestabilities della Spelbinders possono produrre contemporaneamente un duplice effetto di taglio ed embossatura su carta e su altri materiali a basso spessore, vediamo come usarle con la Big Shot

L'azienda americana Spellbinders produce per la sua macchina fustellatrice Gran Calibur una notevole varietà di accessori, i più noti ed usati. a giudicare dai lavori che s'incontrano su Internet, sono le mascherine Nestabilities. Si tratta di fustelle in metallo di colore bronzeo all'apparenza così sottili e delicate, in confronto alle fustelle Sizzix, che sembra impossibile riescano a tagliare carta e cartoncino! Eppure non solo ci riescono ma, come già detto, realizzano al contempo anche l'embossatura del contorno.

Esse sono vendute in set di più pezzi di uguale forma ma con dimensioni differenti così che è possibile ottenere sagome a scalare da usarsi singolarmente o sovrapposte per realizzare motivi decorativi molto gradevoli:





Vediamo ora come sfruttare queste mascherine anche nella la Big Shot, il principio è sempre lo stesso: dobbiamo fare in modo di adattare lo spessore dei vari accessori alla distanza tra il piano di taglio ed il rullo della macchina, che è una misura fissa. In questo caso per tagliare con le Nestabilities dovremo mettere nell'ordine:


- Piattaforma multifunzione con entrambi i Tabs chiusi

- Primo tappetino di taglio trasparente

- Carta o cartoncino con il fronte verso l'alto

- Mascherina Nestabilities con la cordonatura in rilievo rivolta verso la carta (quindi rivolta in basso)

- Secondo tappetino di taglio


Passando questo sandwich nella Big Shot realizzaremo il taglio della sagoma con un'embossatura appena accennata sul fronte e praticamente invisibile sul retro:





Per ottenere un'embossatura più evidente del contorno dovremo, appena dopo aver eseguito il taglio e senza staccarla dalla Nestabilities, capovolgere la sagoma di carta ed appoggiarla sul tappetino di taglio trasparente in modo che la cordonatura della mascherina sia rivolta in alto, quindi metteremo nell'ordine:


- Piattaforma multifunzione con il solo Tab 1 chiuso

- Il tappetino di taglio trasparente con la Nestabilities e la sagoma di carta disposte come già spiegato

- Il tappetino morbido Silicon Rubber

- Il tappetino rigido Impression Pad


Passiamo quindi il sandwich nella Big Shot per ottenere l'embossatura della sagoma, ben visibile sia sul fronte che sul retro:





Il risultato è davvero particolare e le sagome così ottenute possono essere impiegate per personalizzare in maniera elegante qualsiasi card o per realizzare la cornice di fotografie (che saranno allora tagliate con una misura più piccola di Nestabilities).



Per quanto riguarda la forma delle mascherine c'è davvero l'imbarazzo della scelta, eccovi un esempio di ciò che è possibile ottenere con alcuni dei set disponibili:





Come ho avuto modo di rilevare in precedenti occasioni, gli accessori della Spellbinders non sono facili da reperire nei negozi italiani -da settembre però saranno in vendita anche da Think Pastel!- ;-) quindi è giocoforza acquistarli online senza avere la possibilità di verificare la qualità della merce.
Si rischia così, come è capitato alla sottoscritta, di ritrovarsi con una mascherina difettosa senza avere la possibilità di sostituirla,in parte perchè i costi di rispedizione all'estero supererebbero il valore del prodotto stesso, ma soprattutto -e questo è davvero grave!- perchè il Servizio Clienti di Spellbinders non si degna di rispondere alle e-mail inviategli per segnalare il problema!
E se può essere accettabile l'evenienza di un articolo difettoso in una produzione tanto vasta non è assolutamente accettabile una condotta più che scortese indifferente verso i clienti, ovvero coloro che permettono ad un'azienda di continuare a restare in piedi anche in questo periodo di crisi generalizzata!




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21/08/11

Le colle solide per il papercraft

Iniziamo la nostra esplorazione nel mondo delle colle partendo da quelle più comuni ed utilizzate da tempo, che si sono evolute nel corso degli anni mutando forma più che sostanza.

Chi non ricorda la famosa Coccoina, che moltitudini di bambini a scuola e di impiegati in ufficio hanno usato per incollare la carta prima dell'avvento degli stick?

Era venduta in un barattolo d'alluminio che aveva al centro l'alloggiamento per il pennellino, era bianca e pastosa, facile da stendere e con un delizioso profumo di mandorle. La si usava per incollare carta, stoffa e fotografie, era facile da applicare, benchè il corto manico del pennello si impiastricciasse subito di colla -e con esso le dita!- e asciugava abbastanza rapidamente.
La tenuta non era il massimo: dopo qualche tempo la colla, che seccandosi tendeva a cristallizzare, si sfaldava ed i materiali incollati si staccavano costringendoci ad una nuova applicazione.

Oggi il baratto d'alluminio è stato sostituito da quello in plastica ma il pennellino e la colla -con il suo profumo!- sono rimasti inalterati, anche se accanto alla confezione classica è ora disponibile la versione in stick:





E sono proprio le colle in stick ormai a farla da padrone nel settore degli adesivi solidi perchè la maneggevolezza e la praticità d'uso le fanno preferire, sia in ambito aziendale che scolastico, alle colle in barattolo.
La scelta, per quanto riguarda marca e formato, è davvero ampia:





Preferire l'una all'altra è prevalentemente questione di gusti perchè alcune colle sono piuttosto dure e altre sono più pastose ma la qualità e la resa sono molto simili.
Anche il formato dipende dall'uso che se ne fa, ovviamente il tubo grande è economicamente vantaggioso di contro però le confezioni piccole, che si esauriscono in fretta, permettono di avere la colla sempre fresca.


Negli ultimi anni, accanto alle tradizionali colle in stick per scuola ed ufficio, sono comparse le colle acid free per lo scrapbooking che possono essere usate anche sul materiale fotografico senza rovinarlo. Il costo è solo di poco superiore a quello delle colle normali così che esse rappresentano una buona soluzione tutto-in-uno per chi lavora spesso sia con la carta che con le fotografie.





Quali sono i materiali che più si prestano ad essere incollati con le colle solide? Sicuramente la carta ed il cartoncino leggero, poi la stoffa non pelosa, il sughero sottile, il legno di balsa ed in generale tutti i materiali di poco spessore con superficie porosa.
Potremo quindi usare le colle solide per l'incollaggio su carta e cartone di nastri, pizzi, sagome fustellate ed altri simili abbellimenti, tenendo presente tuttavia che la tenuta delle colle solide non è elevata e quindi sarà meglio riservarne l'uso a quei lavori che non saranno soggetti ad eccessivo maneggiamento.


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