Gli scolari d'oggi sono fortunati: hanno a disposizione libri bellissimi, di grande formato, ricchi d'illustrazioni a colori e con le pagine lisce e sottili...è quasi un peccato non avere voglia di studiare! ;-)
Quando andavo a scuola io (taaaanti anni fa) i libri erano di dimensioni più compatte, le illustrazioni, quasi sempre in bianco-e-nero, erano ridotte al minimo e le pagine erano ruvide, spesse e grigiastre...
Eppure anche questi volumi demodè, troppo recenti per avere valore antiquariale e troppo vecchi per il mercato dell'usato, possono essere recuperati in maniera creativa dagli appassionati di papercraft.
L'idea di base è quella di decorarli con lo stamping, utilizzando preferibilmente timbri che richiamino i contenuti del testo...cosa non sempre facile!
Probabilmente è questo il motivo per cui il volume che più spesso troviamo oggetto di riciclo è il vocabolario: con le tante parole che contiene (tutte in realtà!) avremo sicuramente un timbro adatto per illustrarne qualcuna!
Uno dei dizionari più ricchi, per quantità di decorazioni e per assiduità di pubblicazione, è sicuramente quello di Mathilda, dateci un occhio se siete in cerca d'ispirazione.
Qui trionfano lo stamping e le colorazioni semitrasparenti che permettono il mantenimento della funzione propria del libro, la lettura, ma vi sono altre interpretazioni dell'altered dictionary che privilegiano la decorazione coprente, come questa di Annie realizzata con il collage
Naturalmente il dizionario è solo uno dei tanti volumi che si possono alterare con lo stamping, pensate ad esempio alle vecchie antologie scolastiche, dove poesie e brani scelti potrebbero rappresentare un notevole stimolo artistico per la nostra creatività!
E poi ci sono i romanzi...Qui sì che ci sarebbe da sbizzarrirsi: gli accadimenti, le situazioni, i personaggi...basteranno i timbri della nostra collezione per descriverli tutti?!
Insomma la decorazione dei libri può aprirci le porte di un mondo ricco di pungoli e di gratificazioni, senza contare l'effetto culturale...eh sì, perchè per scegliere il disegno adatto con cui decorare le pagine dovremo essere a conoscenza del loro contenuto, quindi dovremo leggere il libro! ;-)
E' fondamentale che s'intervenga su libri usati? No, ovviamente lo stesso lavoro lo si può attuare anche con volumi di pubblicazione recente, tuttavia il recupero del libro di vecchia data (che sia nostro o passato in consegna da un genitore o dal nonno) ha sempre un fascino intrinseco che i nuovi oggetti non hanno.
E poi, come si diceva in apertura, i vecchi libri sono fatti di carta più consistente, che meglio si presta ad essere trattata con tamponi, inchiostri ed altri tipi di media...già, ma quali sono i colori più idonei per alterare un libro? Molto dipende dall'effetto finale che si desidera ottenere: volete che il libro sia ancora leggibile? Allora optate per lo stamping con tamponi ad asciugatura rapida, come il Versafine di Tsukineko, e colorate con tratti leggeri di matite e pastelli.
Non vanno bene invece gli inchiostri ad asciugatura lenta, come ad esempio i Distress, perchè bagnano troppo la carta e rischiano di far trasparire il colore anche sul retro della pagina. Per lo stesso motivo è meglio evitare anche gli acquarelli e in genere tutti i media che si allungano con acqua.
Se invece conservare la leggibilità del libro non v'interessa (proprio non vi è piaciuto, eh?!) avrete una scelta più ampia perchè, anche se il retro della pagina dovesse macchiarsi, potrete ricoprirlo con altri colori o con il collage di materiali vari.
Guardate ad esempio questo tutorial di Cynthia Shaffer e ditemi: avreste mai pensato di ricamare sulle pagine di un libro?!
Come abbiamo visto da questi pochi esempi, le possibilità di decorare un libro non mancano e, cercando in Rete, ne troveremo molte altre...quindi armiamoci di spolverino ed andiamo a rovistare in libreria...o in cantina...o in soffitta...o nel box...insomma in tutti quei posti dov'è possibile che siano finiti dei vecchi libri e riportiamoli in vita con lo stamping!