19/04/15

Art o scrap?

E' risaputo: quando un argomento diventa di moda, tutti, consapevolmente o meno, ne subiamo il fascino! Ciò è tanto più vero nell'ambito delle attività creative, dove le novità sono all'ordine del giorno, e contribuiscono a mantenere vivo il nostro interesse e a stimolare la nostra fantasia...non abbiate quindi timore ad ammetterlo se anche voi siete stati contagiati dalla moda dell'art journal! ;-)

E soprattutto non abbiate esitazioni a lanciarvi in questa nuova avventura adducendo motivazioni poco convincenti del tipo non so disegnare, non so dipingere...
Siete in grado di creare una pagina di scrapbooking? Allora potete realizzare anche l'art journal perchè la spinta di partenza è stessa voglia di raccontare qualcosa di sè attraverso le immagini.

E se non siete ancora convinti v'invito ad osservare i lavori degli artisti attualmente più noti...vi accorgerete che fra loro e noi ci sono molti punti in comune!
Prendete ad esempio Dina Wakley: è una delle testimonial di Ranger Ink, che ha commercializzato un'intera linea di prodotti che portano la sua firma, eppure mi sembra evidente che Dina non sappia assolutamente disegnare! I suoi ritratti sembrano infatti abbozzati sul foglio per mezzo di una scure invece che con la matita:



Foglie e fiori potrebbero essere stati delineati dalla mano incerta di un bambino:



Ma quanto sono espressive le sue pagine! Lavorando di spatola, pennello e talvolta anche con le dita, Dina crea numerosi layers sovrapposti, che danno profondità senza appesantire, e persino il testo diventa un elemento decorativo caratterizzando il suo stile inconfondibile.



E che dire di Dyan Reaveley? Di lei vi ho già parlato a proposito degli inchiostri spray Dylusion, dei quali si serve in abbondanza nelle sue aggressive pagine di art journal:



Anche Dyan però ha delle limitazioni, infatti se la cava bene con il doodling, le sue pagine sono suggestive e spesso molto dettagliate:



Così finiamo per non accorgerci che probabilmente non sa dipingere...almeno non a pennello, secondo il significato tradizionale del termine! ;-)

Due personaggi noti, due artiste riconosciute come esponenti di spicco nell'attività dell'art journal, eppure una non sa disegnare e l'altra non sa dipingere...avevo o no ragione quando vi dicevo che hanno qualcosa in comune con noi?! ;-)

Ecco, mi sembra già di sentire l'obiezione dei soliti irriducibili disfattisti: - E quelli che non sanno nè dipingere nè disegnare? Per loro non c'è speranza, devono rinunciare all'art journal?-
Niente affatto! Se vi sentite negati per matite e pennelli potete sempre ricorrere a forbici, colla e ritagli di carta, strumenti più congeniali ai papercrafters, e dedicarvi allo scrap-journal, una via di mezzo tra scrapbooking e art-journal, che potremmo considerare come una forma semplificata di art-journal...oppure una forma più elaborata di scrapbooking. ;-)

In Rete si trovano molti esempi di questa tecnica ma se volete un punto di riferimento in quanto ad abbondaza di materiale (anche due video-tutorials a settimana!) e facilità di realizzazione visitate il canale YouTube di Vicky Papaioannu, una dimostratrice di Faber Castell: con la stessa meticolosa precisione di un ragioniere che debba far quadrare il bilancio di un'azienda, Vicky ci guida passo passo alla costruzione delle sue pagine di scrap-journal:



Certo, niente a che vedere con la spontaneità di un vero art journal ma il risultato in fondo, nonostante la povertà dei contenuti, è carino e, se serve a prender confidenza con i mediums di base (gli stessi che si usano nell'art journal) in vista di lavori più impegnativi, direi che può valer la pena di provare!

Ma se invece siete di quelli che non si accontentano, se aspirate a realizzare pagine di art journaling vero e puro, senza le limitazioni dei modelli imposti dalle sponsorizzazioni, allora la musa ispiratrice non può che essere Teesha Moore:



Probabilmente molti di voi non l'hanno mai sentita nominare (se non sulle pagine della mia Guida!) perchè non ha alle spalle una famosa azienda a sostenerla, del resto è comprensibile perchè utilizza per i suoi lavori prevalentemente materiali di recupero o di semplice reperibilità, tutti difficilmente sponsorizzabili:



Queste splendide pagine sono state realizzate da Teesha con ritagli di riviste e giornali, comune cartoncino da disegno, tempere di uso scolastico, pennarelli e markers di cartoleria...confermandoci così che per fare art journal quel che conta è avere qualcosa da esprimere e un po' fantasia. Sono requisiti che sicuramente abbiamo anche noi, non siete d'accordo? ;-)