15/07/12

Gli inchiostri per i timbri

Se nella pagina della ricerca di Google provassimo ad usare come parole chiave tamponi per timbri o, meglio ancora, la loro versione in inglese ink pads ci accorgeremmo con sorpresa di quali e quante varietà di cuscinetti inchiostrati è possibile trovare in commercio.

Ai classici tamponi che si usano negli uffici, disponibili nei canonici quattro colori nero-blu-rosso-verde, si sono infatti aggiunti negli ultimi anni molti altri prodotti studiati specificatamente per l'hobby dello stamping e diversi tra loro, oltre che per colore, anche per forma, consistenza e sostanza.
E' sicuramente un vantaggio avere una così ampia possibilità di alternative...se abbiamo le idee chiare su ciò che ci occorre ;-) perchè, in caso contrario, potremmo trovarci nell'imbarazzo di non sapere su cosa puntare!
La tinta dell'inchiostro è l'unico elemento per il quale possiamo affidarci al gusto personale, per il resto meglio razionalizzare la scelta in relazione all'impiego che prevediamo di farne.

Direi che una prima caratteristica da cosiderare è la resistenza all'acqua del tampone: esistono infatti inchiostri idrosolubili, come i Distress di Ranger, che sono diluibili in acqua, ed inchiostri impermeabili all'acqua come i Pigment Ink di Dovecraft:



Nell'immagine sottostante potete vedere i diversi risultati che si ottengono utilizzando questi due tamponi con lo stesso timbro: i Pigment Ink hanno un effetto molto coprente (step 1) e rimangono inalterati anche se bagnati con acqua (step 2), permettendoci di aggiungere successivamente finiture ad acquerello (step 3).
I Distress invece hanno effetto meno coprente (step 1) e se bagnati con acqua "rinvengono" e producono sbavature (step 2) o addirittura imitano la pittura ad acquerello se si spruzza con acqua il timbro inchiostrato prima di premerlo sulla carta (step 3):



Sta a noi sfruttare queste qualità distintive dei due tipi d'inchiostro per ottenere con i Pigment Ink stampate ben definite da poter eventualmente colorare in secondo tempo e con i Distress stampate più sfumate e con resa simile all'acquerello.

Un'altro tipo d'inchiostro per timbri è quello a base di solventi volatili, ovvero che asciugano per evaporazione e non attraverso l'assorbimento da parte della superficie di stamping. Il prodotto più conosciuto della categoria è sicuramente lo StazOn di Tsukineko:



Esso è impermeabile all'acqua ed indelebile.....persino dal timbro se non siamo veloci a ripulirlo dopo l'uso! Quindi il suo impiego è da riservare a quelle occasioni in cui dobbiamo stampare su plastica, metallo, vetro e acetato perchè, non avendo bisogno di essere assorbito per asciugare, questo inchiostro funziona bene anche su simili materiali non porosi.

E a proposito dell'asciugatura possiamo dire che il tempo che essa impiega a realizzarsi potrebbe essere un altro fattore discriminante per la scelta del tampone perchè ne condiziona le possibilità d'impiego.
Gli inchiostri considerati prima, Distress e Pigment Ink, hanno ad esempio asciugatura lenta che, oltre a permetterci di lavorare con calma, può essere sfruttata anche nell'impiego con le polveri da embossing a caldo: in pratica usando i tamponi colorati al posto dell'apposito tampone per embossing, potremo fare a meno di acquistare la polverina in diversi colori, ci basterà solo quella trasparente per ottenere gli stessi risultati.

Per contro gli inchiostri ad asciugatura lenta, che bagnano abbondantemente il timbro, sono poco adatti alla stampa di disegni ricchi di dettagli e di particolari minuti, in questi casi meglio utilizzare un tampone per timbri ad asciugatura rapida come il Versafine di Tsukineko:



Se osservate gli esempi nelle immagini sottostanti, dove sono state messe a cofronto le stampate ottenute con Distress, Pigment Ink e Versafine, potete notare le differenze: il timbro è sempre lo stesso, un clear stamp di Dovecraft, ma il tratto della stampata cambia nettamente da un inchiostro all'altro.
Con i Distress, che sono più adatti a lavori rustici e alle colorazioni sfumate, il tratto appare disomogeneo e, in alcuni punti, sbavato:



Con i Pigment Ink il risultato è sicuramente migliore, il tratto è ben definito anche nei particolari sebbene un po' grossolano:



Con il Versafine invece il tratto appare sottile e ben delineato, rendendo al meglio i dettagli più piccoli come le setole della giraffa:



A questo punto credo risulti chiaro che non esiste un tampone per timbri universale che possa andar bene per tutte le occasioni ma, di volta in volta, dovremo scegliere quello più adatto al progetto che abbiamo in mente...e se vi preoccupa l'investimento economico da dover affrontare per dotarsi di un corredo di tamponi adeguato, non posso darvi torto: gli inchiostri per timbri sono relativamente costosi (si va dai 3-4 € dei Pigment Ink ai circa 7 € dei Distress fino ai quasi 10 € dei Versafine). Tuttavia tenete presente che essi sono molto longevi e, se trattati con cura -ovvero picchiettandoli con delicatezza sulla superficie del timbro e richiudendoli sempre dopo l'uso- vi consentiranno almeno un paio d'anni di timbrate intensive, quindi direi che vale la pena di gratificarci ogni tanto con un nuovo tampone! ;-)
E fatta questa considerazione vi lascio con l'impegno di ritornare ancora sull'argomento perchè, come detto in premessa, di tamponi per timbri ne esistono ancora molti altri da provare...