I tamponi d'inchiostro della linea Distress di Ranger Ink sono ormai conosciuti ed apprezzati da tempo da tutti gli appassionati di stamping, scrapbooking, card making, art journaling, lettering...insomma da tutti coloro che prima o poi si trovano a dover colorare i propri lavori. Portano la firma di Tim Holtz, tanto famoso da non richiedere presentazioni: art director di Ranger, mitico Maestro internazionale di stile e primo utilizzatore di questi impareggiabili prodotti.
Su Internet è possibile trovare molti video che lo vedono protagonista, i più recenti girati in qualche fiera di settore come quelle organizzate dalla Craft & Hobby Association, dove è all'opera per promuovere i nuovi prodotti della Ranger, ma i vecchi filmati dedicati ai tamponi Distress restano un classico imperdibile per chiunque si affacci al mondo del crafting! ;-)
Le caratteristiche dei Distress Ink Pads sono ben note:
- Per definizione si tratta di tamponi per timbri e come tali possono essere impiegati nello stamping.
- Poichè asciugano lentamente possono sostituire il tampone per embossing nelle tecniche di embossing a caldo.
- Sono facili da miscelare e da diluire grazie alla loro idrosolubilità.
- Sono disponibili in una vasta gamma di sfumature (se ne contano attualmente più di 60!)
- Sono applicabili sia con le spugnette che con i pennelli e possono addirittura essere strofinati direttamente sulla carta.
- Se allungati con acqua si trasformano in acquerelli, rispetto ai quali sono però più facili da usare.
- Sono acid free, come altri prodotti per scrapbooking, completamente atossici e resistenti alla luce.
- Grazie alla struttura del tampone, in feltro ad alto spessore, sono ricaricabili per mezzo di appositi refills.
I tamponi Distress sono sulla breccia da così tanto tempo e riscuotono un tale ubiquitario ed unanime consenso da far pensare di non temere rivali...eppure non è così! E la cosa buffa è che il tentativo di scalzarli dalla loro posizione di privilegio è opera proprio dell'azienda produttrice, che da un paio d'anni a questa parte ha lanciato sul mercato una nuova linea di Distress Ink Pads, in tutto simili ai loro predecessori se non fosse che per il formato, ridotto ad 1/4 dell'originale:
La messa in produzione di tamponi con lo stesso tipo d'inchiostro ma in taglie diverse non è certo una novità, molte aziende lo fanno, così che il consumatore può scegliere il formato che più si adatta alle proprie necessità e -perchè no?!- al proprio portafoglio. ;-)
Con gli inchiostri che servono esclusivamente per lo stamping, com'è il caso dei tamponi VersaFine qui sopra, il solo limite che incontreremo nell'uso del formato small sarà rappresentato dalla minor area che riusciremo ad inchiostrare con un solo passaggio...poco male: qualche tamponatura in più e il problema sarà risolto. ;-)
Ma i Distress, come abbiamo già detto, hanno potenzialità d'impiego che vanno ben oltre l'inchiostratura di un timbro e spesso vengono proposti in collaborazione con altri prodotti dei quali facilitano o espandono l'uso: tutto ciò richiede indubbiamente un formato adeguato, quindi non sono chiare le ragioni di marketing che hanno indotto Ranger a...farsi concorrenza da sola!
Probabilmente dopo tanti anni sulla breccia i tamponi Distress avevano per così dire "saturato" il mercato promuovendo l'esigenza di una qualche novità...chi può saperlo?!
Non è stata comunque una scelta felice commercializzarli in confezioni da 4 colori, in parte per l'impossibilità di scegliere la combinazione di tinte preferita, ma soprattutto perchè, se si escludono i neofiti che si sono appena affacciati al mondo del crafting e non possiedono nessun tampone d'inchiostro, per tutti gli altri il rischio di ritrovarsi con qualche doppione è elevato.
Stesso discorso a proposito del Blending Tool, l'apposito attrezzo per tamponare e sfumare i Distress, che nel classico formato rettangolare è troppo grande per pescare nel Mini Ink Pad: è stato necessario produrne una versione cilindrica su misura del tampone:
Anche questo utensile è venduto in confezione multipla di due pezzi...si ha quasi l'impressione che Ranger, con la realizzazione dei Mini Distress, abbia voluto puntare più sulla vendita di quantità che di qualità, sebbene le caratteristiche intrinsiche dei prodotti siano le stesse!
Di fatto possiamo supporre che l'iniziativa non abbia fruttato i risultati sperati visto che, non molto tempo dopo il lancio dei Mini Ink Pads, Ranger ha annunciato l'uscita di ben 12 tinte inedite dei Distress nel 2015, una al mese, risvegliando l'interesse per il prodotto...e creando una nuova dipendenza nei crafters di tutto il mondo! ;-))
In conclusione: questi mini tamponi Distress possono rappresentare una minaccia alla supremazia dei tamponi in formato standard?
Francamente non credo: gli unici veri vantaggi che mi sento di ascrivere ai Mini Ink Pads sono il minor ingombro, che facilita le operazioni di stoccaggio per chi ha poco spazio a disposizione, e il prezzo più contenuto, che a parità d'investimento permette di dotarsi di un maggior numero di colori.
Va notato però che i Distress non sono inchiostri da centellinare, anzi: quando si usano si usano in abbondanza! Ecco perchè personalmente ritengo che sarebbe meglio avere a disposizione una gamma più limitata di tinte (eventualmente "espandibili" in sfumature più chiare grazie alla diluizione) piuttosto che farsi condizionare dalla ridotta superficie utile del prodotto...
E voi cosa ne pensate? ;-)