Lo sanno già tutti i possessori di una macchina fustellatrice: l'impegno economico per il suo acquisto è niente in confronto all'esborso costante e continuativo che si dovrà sostenere per il suo mantenimento! Che siano di marche diverse o di formati e di tipi differenti, le fustelle hanno una caratteristica in comune: non sono affatto economiche.
D'altra parte la notevole sollecitazione meccanica a cui sono sottoposte per produrre il loro lavoro di taglio, richiede che esse vengano prodotte con materiali di buona qualità...altrimenti si romperebbero dopo poche fustellate!
Rassegnandoci quindi all'inevitabile costo, vediamo piuttosto di capire se è possibile sfruttarle anche per attività che esulino dalla mera operazione di fustellatura...
Una bella idea ce la illustra qui Tammy Tutterow, che utilizza le fustelle metalliche a basso spessore...come se fossero timbri!
Come abbiamo visto nel foto-tutorial, Tammy inchiostra con il tampone il rilievo della fustella e lo applica alla carta per ottenere il contorno del disegno, che ripasserà a china per completare il suo lavoro di lettering.
Ma potremmo provare anche con altri tipi di colore, eventualmente stesi a pennello, e magari usando la fustella dalla parte piatta...Insomma, una volta accettato il suggerimento, via libera alla sperimentazione personale!
Io ho provato con le tempere: il risultato è alquanto rustico...ma devo dire che non mi dispiace! ;-)
Anche la Sizzix, per stare al passo con i tempi, che hanno decretato il successo di tecniche come l'art journal ed il doodling, e -diciamolo pure!- con la concorrenza, sempre più propositiva e variegata, ha pensato di proporre una serie di video volti a dimostrare come l'utilità delle fustelle non si limiti alla loro azione di taglio.
Ecco, ad esempio, come Stephanie Ackerman ricava coloratissimi disegni da un cartoncino fustellato:
Che i resti di carta avanzati dalla fustellatura possano essere sfruttati come stencils è abbastanza intuitivo, peccato che nelle fustelle ad alto spessore, come quelle impiegate da Stephanie, le sagome non siano disposte in un disegno armonioso! Usandole però a guisa di template da ricalco, come si vede nel video, questo limite viene superato. ;-)
E che dire delle fustellate vere e proprie? A parte il loro utilizzo principale, come sagome decorative, c'è anche la possibilità di usarle come maschere:
E se ci piace colorare il contorno delle sagome fustellate con sfumature d'inchiostro o di gessetto, abbiamo un'altra potenzialità da sfruttare...
Immagino infatti che, anche voi come me, quando sfumate il contorno con il blending tool e i Distress Ink Pad siate soliti proteggere il piano di lavoro con un foglio di carta di riciclo o con l'apposito tappetino...se però prenderemo l'abitudine di appoggiare la fustellata su un quaderno tenuto apposta per questo scopo, ci ritroveremo ben presto per le mani un notes per gli appunti assolutamente unico o, eventualmente, un nuovo art journals con lo sfondo delle pagine già decorato: ;-)
E con questo la nostra mania del riciclo sconfina decisamente nel patologico: non è più circoscritta al recupero degli avanzi ma si spinge addirittura al recupero degli scarti!
Conoscete l'espressione che si usa per indicare di essere giunti al limite di qualcosa...si dice siamo arrivati alla frutta. Beh, per noi si potrebbe dire che siamo arrivati alle bucce! :-)