Vuoi vedere che l'iris folding sta tornando di moda?!
E' quello che ho pensato nel ricevere le vostre richieste di chiarimenti su questa tecnica che, se pur datata, riscuote ancora ampio consenso in tutto il mondo...almeno a giudicare dai numerosi siti Internet ad essa dedicati e che vengono tuttora regolarmente aggiornati...
D'altra parte, come vi dicevo nel precedente articolo sull'argomento, si tratta di un'attività facile, che richiede un'attrezzatura veramente limitata, così che chiunque la può iniziare senza gravosi impegni di tempo o denaro...e una volta provata si finisce con l'amarla! ;-)
Il dubbio che più frequentemente è emerso nelle vostre e-mails riguarda la carta da utilizzare, che ho genericamente definito sottile perchè questa è la caratteristica essenziale che deve possedere...scordiamoci quindi la carta da scrapbooking!
Sì lo so, piange il cuore anche a me al pensiero di non poter usufruire di una simile risorsa, ma ho trovato in Rete lavori fatti con questo materiale e...sono proprio inguardabili! :-))
Teniamo presente infatti che l'iris folding si realizza mediante la sovrapposizione di più strati di carta, raddoppiata in spessore per via della piegatura, di conseguenza se la carta non è abbastanza sottile si rischia di ottenere un risultato grossolano e rigonfio...una specie di cuscino patchwork, che può essere apprezzabile sulla seduta di un divano ma non certo su una card!
Meglio dunque puntare su materiali più poveri...del resto agli albori di questa tecnica ci credereste che si utilizzavano per realizzarla le buste postali riciclate?
Sì proprio le buste con le quali ci arrivano fatture ed estratti conto, che spesso hanno minute fantasie a decorare il loro interno....Vi ricordate delle strisce di carta che ho usato per illustrarvi la tecnica?
Basta risvoltarle per accorgersi che sono ricavate proprio dalle buste della corrispondenza:
Se non avessimo a disposizione abbastanza buste, potremmo comunque impiegare la carta da fotocopie colorata, la carta da origami, la carta fantasia che di solito si usa per confezionare i pacchetti regalo (anche questa eventualmente riciclata!) e persino la carta di vecchie riviste...insomma le possibilità di scelta non mancano! ;-)
Un'altra variabile riguarda la colla da impiegare per fissare le strisce tra loro e alla cornice in cartoncino: personalmente preferisco la colla roller, perchè è più pratica, ma nulla vieta di utilizzare la colla in stick o anche del semplice nastro adesivo, quello che comunemente tutti chiamano lo scotch (d'obbligo l'articolo!) e in tal caso occorre munirsi di un dispenser perchè sarebbe troppo macchinoso tenere ferma la striciolina con una mano e tagliare lo scotch con l'altra.
Volendo si può usare anche del biadesivo sottile ma occorre ricordarsi di applicarlo preventivamente su ogni strisciolina e solo dopo averne tagliato via l'eventuale eccedenza.
A lavoro terminato invece, quando è necessario assicurarsi che le strisce siano ben fissate, per evitare che si spostino una volta collocate sulla posizione definitiva, il collante d'elezione è il biadesivo sottile di buona altezza (almeno 15 mm.) che, applicato in abbondanza sul retro del lavoro, avrà il duplice compito di fissare le strisce tra loro e con il supporto finale:
Perplessità mi avete espresso anche a proposito della corretta alternanza dei colori: come già detto, nello schema da seguire è indicata con i numeri la progressione nell'applicazione delle strisce e con le lettere i cambi di colore, ovvero a lettera uguale deve corrispondere uguale colore:
Però non tutti i modelli scaricabili da Internet sono provvisti di lettere...e allora come si fa? Prima di tutto occorre chiarire che l'alternanza di colori non è obbligatoria, si può ottenere l'iris folding anche con strisce tutte uguali perchè la lavorazione, produce un risultato tridimensionale che è comunque apprezzabile. ;-)
Tuttavia, se reputiamo fondamentale creare le transizioni di tonalità ed abbiamo trovato un modello che ci piace dove però non compaiono le lettere, dovremo industriarci da soli ad avvicendare i colori, tenendo presente che andrebbero distribuiti percentualmente in modo da non alterare l'armoniosità dell'insieme...
Da appassionata di scienze esatte, ho un mio metodo "matematico" per la scelta dei colori: faccio in modo che il numero di strisce per ogni tonalità sia un numero pari sottomultiplo del numero di strisce totali...ad esempio, supponendo di avere uno schema che preveda 32 passaggi, preparo 32 strisce in 8 colori diversi, ovvero 4 strisce per ogni colore:
Vi sembra un ragionamento troppo complicato? Ma sì, avete ragione, forse è più semplice ricorrere ad un sistema pratico...ovvero fotocopiare lo schema e provare a colorarlo con matite o pennarelli:
In questo modo potremo apprezzare subito l'effetto d'insieme che ci offre l'alternanza dei colori e capire a colpo d'occhio se li abbiamo equamente distribuiti. ;-)
Naturalmente, se acquisirete abbastanza esperienza con l'iris folding, vi accorgerete che, in questa come in molte altre attività creative, non ci sono regole rigide da seguire, anzi un po' d'improvvisazione personale non può che accrescere il pregio del lavoro perchè lo rende unico ed originale! ;-)