18/01/15

Un diario senza segreti...

E' così che potremmo definire l'art journal! Infatti, in opposizione al tradizionale diario di adolescenziale memoria (non ditemi che non ne avete mai avuto uno!) accuratamente serrato, a volte addirittura con un lucchetto, e pensato per conservare i più intimi pensieri, l'art journal è quasi sempre un diario di pubblica divulgazione, creato per trasmettere e condividere con altri le proprie emozioni.

Ma come si realizza un art journal? Inutile dilungarsi sui contenuti: ciascuno di noi ha il proprio vissuto a cui attingere e, se anche dovessero mancarci le parole, per esprimere uno stato d'animo ci potrebbero venire in aiuto aforismi, poesie e canzoni! ;-)



Esaminiamo piuttosto la questione dal punto di vista pratico e diciamo che la prima cosa da procurarsi per iniziare un art journal è la carta sulla quale scrivere e disegnare.
A tal proposito meglio non restringere il campo delle possibilità: album da disegno, agende, taccuini, vecchi libri, schetch books...tutto può andar bene per iniziare il proprio art journal, persino dei semplici quaderni a righe o a quadretti come fa la pittrice e calligrafa Martha Lever (notate le righe che traspaiono sotto il disegno!):



Volendo potreste anche realizzare le vostre pagine singolarmente per poi rilegare insieme solo quelle che vi soddisfano di più...e ciò, badate bene, non significa che dovrete salvare solo le pagine venute meglio esteticamente ma quelle che rispecchiano quanto più possibile le sensazioni che volevate trasmettere!



In commercio troverete comunque molti articoli già pronti per lo scopo e la scelta dipenderà in parte dal tipo di art journal che avete in mente di creare e in parte da quanto siete disposti ad investire per l'acquisto.
Un buon compromesso, per chi non ha ancora le idee chiare in proposito, è rappresentato dagli scrap-journal book, i cui esempi più noti si trovano nelle collezioni Smash Book di K&Company e La De Dah di Grant Studios:



Essi infatti possono costituire l'ideale via di passaggio tra il classico layout di scrapbooking, fine a sè stesso, e l'art journal dal respiro più ampio e con un filo conduttore che solitamente lega una pagina alla successiva.
E' infatti consigliabile, quando si passa da un'attività creativa ad un'altra, di operare in maniera graduale la transizione in modo da sfruttare la propria pregressa esperienza anche sul nuovo terreno: stamping, distressing, collage...sono tutte tecniche che chi fa scrapbooking conosce molto bene e che sicuramente l'aiuteranno a muovere i primi passi anche nell'art journaling!


Chi invece ha maggior predisposizione per i materiali delle tecniche pittoriche tradizionali preferirà sicuramente come base di partenza il classico foglio bianco così che le possibilità di elaborarlo diverranno più ampie.
Anche in tal caso si trovano in commercio i supporti adatti, album e quaderni con le pagine con limitata o assente rigatura, pensati appositamente per l'art journal, anche se non sempre la loro qualità è all'altezza delle aspettative...il caso più eclatante è quello dei taccuini Moleskine, oggi tornati di gran moda:



Se prediligete lavorare di doodling a penna essi potrebbero anche andare bene ma già con le matite da disegno ed i gessi potreste avere degli inconvenienti perchè le loro pagine sono piuttosto lisce e trattengo male grafite e fusaggine. E' invece sicuramente meglio lasciar perdere acquerelli, inchiostri, pennarelli e markers: le pagine dei comuni taccuini Moleskine sono infatti troppo sottili e si deformano facilmente con i media liquidi così come lasciano passare il colore sul retro se ci si scrive sopra con dei markers.
Naturalmente sono tutti problemi rimediabili: le matite si possono fermare sulla carta con un fissativo e, per evitare che inchiostri e pennarelli traspaiano sul retro della pagina, si possono incollare le pagine tra loro a due a due...ma ne vale la pena? Tenuto conto soprattutto che i taccuini Moleskine costano mediamente più degli altri!


Come principio di base è sempre meglio quindi preferire i prodotti di aziende che siano specializzate nel settore...e occorre dire che la scelta non manca! Dal Brag Book di Fancy Pants, le cui pagine in carta craft alternate a taschine sono pensate per chi ama raccogliere memorabilia, al Creative Journal di Ranger, che è invece più indicato per chi privilegia la fase pittorica con l'uso abbondante di inchiostri liquidi:



Se però non siamo ancora convinti che l'art journal faccia al caso nostro, direi che non è opportuno fare grossi investimenti e, per risparmiare ed ottenere al contempo un supporto di carta idoneo ad essere trattato con le tecniche mixed media, potremo seguire i consigli di Teesha Moore, una grande artista dell'art journaling, che ci spiega come fabbricarci da soli il nostro diario partendo da un cartoncino da disegno di grande formato:



Teesha utilizza un foglio di 22x30 pollici che è praticamente impossibile da trovare nelle nostre cartolerie...però potremo rimediare con un cartoncino 50x70 centimetri adattando leggermente le misure. Ecco come fare:
- Dividiamo il cartoncino in tre strisce di cm. 23x50 (ci avanzerà una striscia sottile alta 1 cm. e lunga 70 cm che elimineremo)
- Sulle prime due strisce eseguiamo una piegatura a 18 e a 36 cm dal bordo esterno (si formano le tre sezioni larghe rispettivamente 18, 18 e 14 cm.)
- Pieghiamo a metà la terza striscia che fa da copertina e formiamo i risvolti che saranno larghi ciascuno 7 cm.


Per rilegare le pagine basterà ricorrere ad una semplice cucitura, come ci mostra Teesha Moore nella seconda parte del video:



Visto com'è semplice? Abbiamo ottenuto un journal con carta di buona grammatura spendendo solo pochi centesimi!
E c'è anche un altro vantaggio: sapendo di poterlo realizzare in proprio, in qualsiasi momento e con minima spesa, non saremo frenati dalla paura di rovinarlo e potremo dar libero corso alle sperimentazioni...
Continuate a seguire la Guida e vedremo insieme tutte le tecniche che è possibile provare! ;-)