25/01/15

In medium stat virtus!

Perdonate il gioco di parole ma non ho resistito! ;-) Gli antichi filosofi sostenevano che in medio stat virtus (la virtù sta nel mezzo) con la convinzione che si dovesse auspicare il raggiungimento di un giusto equilibrio tra due estremi opposti. Nell'art journal invece possiamo davvero affermare che la virtù sta nel medium, ovvero che la qualità e la riuscita del lavoro, dipendono in gran parte dal medium utilizzato sulle proprie pagine...

Ve lo posso confermare con cognizione di causa per la lunga sperimentazione che ho alle spalle: ho infatti iniziato a mettere insieme i miei primi art journal nel lontano....No, non ve lo dico perchè poi fate i conti e salta fuori che sono troppo vecchia per divertirmi ancora a pasticciare con certe cose! ;-)



Non c'era un nome allora per definire questi lavori, le tecniche impiegate erano tante: collage, pittura, disegno, scarabocchio, forbicicchio...insomma si trattava di mixed-media ma nessuno lo sapeva...tantomeno la sottoscritta! :-)
Così come non sapevo come fare per evitare alcuni inconvenienti dovuti all'impiego di carta inadatta, di solito quella di agende e quaderni se non addirittura di riciclo, come nell'esempio qui sotto, dove la base di partenza era un catalogo in carta patinata:



Avete notato come sono deformate le pagine? D'altra parte la carta era sottile e per incollare i ritagli usavo colla vinilica allungata con acqua...insomma art journal in era preistorica! ;-)
Oggi per fortuna esistono prodotti adatti a preparare la carta in modo da renderla più resistente e ricettiva, così come sono disponibili collanti più delicati ma non per questo meno tenaci, che permettono di fissare le decorazioni (anche quelle tridimensionali!) senza bagnare inutilmente il supporto...Sì, sono proprio questi i mediums per art journling! Vogliamo conoscerli insieme?

Uno dei prodotti più noti è sicuramente il gesso, un composto che solitamente è bianco in origine ma che può essere colorato per adattarlo alle proprie esigenze. Lo si trova in commercio in più varietà che si contraddistinguono per la diversa consistenza e il diverso impiego:


GESSO LIQUIDO
E' quello che i pittori stendono preventivamente sulla tela per far aderire meglio i colori. Si presenta come un liquido bianco piuttosto denso ed è confezionato in flaconi con tappo erogatore, così da poterlo versare direttamente sul supporto per poi stenderlo con un pennello.
Asciuga abbastanza rapidamente ed ha un blando effetto coprente che può essere accentuato con la stesura in più mani.
Nell'art journal serve a preparare la superficie della carta all'ottimale ricezione del colore e a renderla più resistente alla bagnatura.
Può anche essere applicato sopra il colore, dopo che è asciugato, per smorzarne i toni e conferire alla pagina un effetto più delicato



GESSO SOLIDO
Si chiama così per distinguerlo dal gesso liquido ma in realtà ha consisteza cremosa ed un maggiore effetto coprente.
E' confezionato in barattoli con tappo a vite, dai quali può essere prelevato e successivamente applicato sia con il pennello che con una spatolina.
Sulla carta ha gli stessi effetti del gesso liquido ma una minore resa così che usarlo in sua alternativa comporterebbe un maggior consumo.
Il gesso solido trova il suo impiego ideale nella realizzazione di effetti tridimensionali, sia stendendolo sulla carta direttamente con la spatola sia applicandolo con l'interposizione di uno stencil



PASTA DA RILIEVO
E' chiamata anche modeling paste o texture paste ed è impiegata per ottenere decorazioni in rilievo di spessore maggiore rispetto a quelle ottenibili con il gesso solido.
E' commercializzata in barattoli dai quali può essere prelevata per mezzo di una spatola e la sua consistenza è molto simile al comune stucco per imbianchini venduto nei colorifici, attenzione però a non fare confusione: lo stucco asciugandosi si screpola e si sfalda mentre la pasta da rilievo, grazie alla sua composizione chimica, rimane elastica anche dopo l'asciugatura.


Ma per capire veramente come possa essere sfruttato il gesso sulla carta occorre vederlo all'opera, vi propongo quindi questo video di Marieke Blokland che ne illustra, meglio di qualsiasi descrizione, le caratteristiche:



Avete notato che differenza tra le pagine trattate con il gesso e quelle non trattate?! Questo video è davvero molto utile!

Ve ne propongo un altro dove invece possiamo vedere l'impiego pratico del gesso in un Brag Book che Celine Navarro ha realizzato per Fancy Pants:



Avete visto come può cambiare aspetto una pagina con poche pennellate di gesso e qualche doodles a pennarello?! E, come già anticipato, il gesso è solo uno dei molti mediums che ci possono aiutare nell'art journaling...restate sintonizzati sulla Guida e conosceremo insieme anche tutti gli altri! ;-)