Uno dei piaceri che si hanno nel lavorare con la carta e sulla carta è quello di poter usufruire di una notevole varietà di mezzi per colorarla, visto che in pratica supporta quasi tutti i tipi di colori in commercio : pastelli, gessetti, acquerelli, colori acrilici, inchiostri...e naturalmente pennarelli.
Dico naturalmente perchè, insieme alle matite colorate, i pennarelli sono uno degli strumenti di scrittura e colorazione più comuni, sono quelli che usano i bambini fin dalla scuola materna, tutti li abbiamo avuti per le mani ed è possibile che ci sia da qualche parte per casa, reminiscenza di trascorsi scolastici, una scatola di vecchi pennarelli ormai asciutti...
E' probabile che, ritrovandoli per caso, saremmo tentati di buttarli via, ritenendoli ormai inutilizzabili...Invece anche i pennarelli secchi, così come l'evangelico Lazzaro, possono godere di una seconda chance di vita!
Se avete dei dubbi in proposito v'invito a leggere questo articolo su WIKI-How che spiega come rivitalizzare i pennarelli scarichi...nessun problema se non avete dimestichezza con l'inglese perchè è disponibile anche la versione in italiano. ;-)
Lasciando da parte i pennarelli dry, quei pennarelli cancellabili che si usano solo sui lucidi da proiezione o sulle lavagne magnetiche, occupiamoci dei pennarelli che interessano a noi, ovvero quelli che scrivono su carta: come abbiamo letto nell'articolo, possono essere rivitalizzati con l'apporto di acqua, se sono idrosolubili, oppure di alcool o acetone se sono a base di solventi.
Se i pennarelli che vorremmo resuscitare li abbiamo ritrovati ancora nella loro confezione originaria, non avremo problemi a distinguerli perchè sarà indicato sulla scatola di che tipo sono, ma se al contrario li abbiamo trovati sfusi in un vecchio astuccio?
Allora c'è un solo modo di capire di che sostanza sono imbevuti: annusarli! ;-)
Infatti, mentre i pennarelli a base acquosa sono inodori, quelli prodotti con solventi conservano il caratteristico odore (che per un naso d'artista è profumo!) anche se asciutti. ;-)
Purtroppo però c'è da riconoscere che certi miracoli, come la resurrezione permanente, possono avvenire giusto nei Vangeli, nella quotidianità, grazie a questi espedienti, dovremo accontentarci di una rinascita temporanea dei nostri pennarelli: potremo infatti utilizzarli ancora per un po' ma poi dovremo inevitabilmente rassegnarci....
Noo, cos'avete capito?! Non a buttarli ma a riciclarli! ;-)
Potremo infatti trasformarli in colori liquidi da spennellare!
Prima di tutto dovremo smontarli, separando l'anima in feltro del pennarello dalle altre parti in plastica:
Non è un lavoro difficile, potremo aiutarci con una pinza, sbriciolando la plastica del fusto per rompere l'estremità del pennarello ed estrarre il feltro centrale:
L'anima in feltro va spezzettata e messa in un contenitore pieno d'acqua e lasciata in ammollo per una decina di ore...diciamo che l'infusione può essere preparata alla sera in modo che il colore sia pronto la mattina dopo.
Avremo così ottenuto tanti colori liquidi con effetto di semitrasparenza simile all'acquerello, da poter utilizzare per i nostri lavori. :-)
Attenzione però! Tutti i suggerimenti fin qui illustrati sono rivolti al riutilizzo dei comuni ed economici pennarelli scolastici...non fatevi venire in mente di smontare uno Spectrum Noir per metterlo a bagno in un barattolino! 0_0
Per i pennarelli di un certo pregio, soprattutto quelli alcohol based che maggiormente sono soggetti al rischio dell'evaporazione, sono infatti previste apposite ricariche che permettono di farli durare indefinitamente, tutelando così il valore del nostro acquisto. ;-)
Per le istruzioni sulla ben più semplice resurrezione di un pennarello di marca, vi rimando al blog Spectrum Noir Italia, il punto di riferimento italiano per i fans di questi pennarelli...
Nel frattempo io vado a rimescolare la marinata di animelle in feltro che ho messo a bagno ieri sera, per vedere se i miei colori liquidi sono pronti da scodellare...ehem, volevo dire da spennellare! ;-)